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Donini Ambrogio

Lanzo Torinese 1903 ago. 8 - Roma 1991 giu. 10

Presidente dell'Istituto Gramsci, 1949 -
Consigliere comunale di Roma, 1946 -
Professore di storia delle religioni alla Jefferson School di New York
Militante e dirigente del Partito Comunista Italiano (Comitato Centrale dal 1948, nella Commissione Centrale di Controllo dal 1956), 1925 -
Ambasciatore italiano a Varsavia, 1947 - 1948
Senatore della Repubblica, 1953 - 1963
Storico, politico e diplomatico
Membro del Consiglio Mondiale della Pace, 1950 -
Docente di Storia del Cristianesimo presso l'Università di Roma, 1926 - 1928
Vice direttore di «Rinascita», 1949 -
Professore di Storia del Cristianesimo all'Università di Bari, 1960 -
Redattore capo del quotidiano «La Voce degli italiani», 1932 - 1939

Intestazioni:
Donini, Ambrogio, storico, politico, diplomatico, (Lanzo Torinese, 1903-Roma, 1991), SIUSA

Ambrogio Donini, storico, politico e diplomatico, nacque a Lanzo Torinese l'8 agosto 1903. Si laureò nel 1925 con Ernesto Bonaiuti, massimo rappresentante del modernismo italiano, con una tesi di Storia del Cristianesimo che venne subito pubblicata. Già nel 1926 Ambrogio Donini prese all'Università di Roma il posto del maestro Bonaiuti allontanato dall'insegnamento per volontà del governo fascista. L'esperienza all'ateneo romano fu di breve durata, i suoi corsi liberi di Storia del Cristianesimo coprirono il biennio dal 1926 al 1928, anno in cui, ormai braccato dall'Ovra, per la sua attività antifascista e come militante del Partito Comunista, fu costretto a rifugiarsi all'estero. Trasferitosi negli Stati Uniti approfondì le sue ricerche di storia del cristianesimo all'Università di Harvard ed insegnò in varie università americane. Richiamato in Europa dal partito, nel periodo 1932-39 fu redattore capo del quotidiano «La Voce degli italiani» e diresse le "Edizioni di Cultura Sociale". Ritornato negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale diresse il settimanale «L'Unità del Popolo» e fu professore di Storia delle Religioni alla Jefferson School di New York. Ambrogio Donini rientrò in Italia, ormai liberata, dopo 17 anni di esilio, riprese i suoi corsi all'Università di Roma, fu consigliere comunale della capitale (1946), ambasciatore a Varsavia (1947-48), presidente dell'Istituto Gramsci (1949), vice direttore di «Rinascita» (1949), membro del Consiglio Mondiale della Pace (1950), senatore (1953-63). Lunga la sua militanza nel Partito Comunista, nel Comitato Centrale dal 1948, nella Commissione Centrale di Controllo dal 1956; lo stesso Ambrogio Donini raccontò la sua esperienza di dirigente del partito nel volume autobiografico "Sessant'anni di militanza comunista" (Milano, ed. Teti, 1988). Dal 1960 Ambrogio Donini fu professore di Storia del Cristianesimo all'Università di Bari. Come studioso di storia delle religioni dobbiamo a Ambrogio Donini alcune opere importanti come "Lineamenti di storia delle religioni" (Roma, Editori Riuniti, 1959), "Storia del cristianesimo dalle origini a Giustiniano" (Milano, ed. Teti, 1975), "Enciclopedia delle religioni" (Milano, ed. Teti, 1977). Nel 1973, in occasione del suo settantesimo compleanno, fu insignito dal Soviet Supremo dell'URSS dell'Ordine dell'amicizia tra i popoli. Ambrogio Donini, semicieco, visse l'ultima fase della sua vita a Rignano Flaminio, 40 Km da Roma, insieme alla moglie, Olga Jahr, una russa di origine tedesca conosciuta ad Harvard.


Bibliografia:
DONINI A., Sessant'anni di militanza comunista, Milano, ed. Teti, 1988

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, 2007/06/23, revisione
Porciatti Gianna, prima redazione


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