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Lapadula Bruno Ernesto

Pisticci (Matera) 1902 ago. 6 - Roma 1968 gen. 24

architetto, 1931 - 1963

Intestazioni:
Lapadula, Bruno Ernesto, architetto, (Pisticci 1902 - Roma 1968), SIUSA

Bruno Ernesto Lapadula nasce a Pisticci (Matera) il 6 Agosto 1902. Trasferitosi a Roma, nel 1931 si laurea in architettura con un progetto di Casa del fascio a Taranto. Già nel 1928 aveva aderito al MIAR (Movimento Italiano di Architettura Razionale), costituitosi a seguito della I^ Esposizione di Architettura Razionale organizzata a Roma da A. Libera e G. Minnucci.
Gli anni dal 1931 al 1942 sono i più brillanti nella carriera professionale dell'architetto. Si riscontra infatti in Archivio una presenza cospicua di documenti relativi alla partecipazione a numerosi concorsi come quello per la Palazzata di Messina (1931), per la costruzione delle Preture e Vice-Questure di Roma, dei Palazzi Postali di Roma (1933) e del Palazzo del Littorio, concorso svoltosi in due fasi successive (1933 e 1937), per il quale Lapadula collabora con Cafiero, Ridolfi e Rossi.
Nel 1932 è assistente del corso di Urbanistica presso la Scuola Superiore di Architettura di Roma e nel 1933 è membro effettivo dell'I.N.U. (Istituto Nazionale di Urbanistica).
Tra le opere realizzate a Roma spicca la Casina nautica della Fondazione Cavalieri di Colombo sul Lungotevere Flaminio, realizzata nel 1934 in forme razionaliste e, soprattutto, il notissimo Palazzo della Civiltà Italiana progettato da Lapadula insieme a Giovanni Guerrini e Mario Romano per l'E42 (vincitore di concorso nel 1937). Il progetto originario fu pesantemente modificato da Marcello Piacentini tanto che lo stesso Lapadula sembra ne abbia in seguito rinnegato la paternità. Dal 1941, sempre Lapadula, Guerrini e Romano, si occupano della progettazione della Mostra della Civiltà Italiana che doveva essere allestita permanentemente all'interno dell'omonimo Palazzo. Purtroppo l'allestimento non fu mai realizzato a causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale.
Fuori Roma si segnalano altre importanti realizzazioni: la Chiesa di S. Rocco a Pisticci (1930-34), la Casa Balilla a Ragusa (1933-37), il Palazzo dell'Economia Corporativa a Matera (1935), i Padiglioni della Banca d'Italia e del Credito e del Commercio alla Prima Mostra Triennale delle Terre Italiane d'Oltremare a Napoli (1937-40) e infine gli Stabilimenti balneari Duilio, Lido, Marechiaro e La Pineta al Lido di Ostia (1946-47).
Intanto, nel 1937, Lapadula è nominato assistente straordinario presso la cattedra di Disegno architettonico e rilievo dei monumenti (prof. E. Del Debbio) dell'Università di Roma e poi assistente incaricato dal 1939 fino al 1942.
Nel 1942 con il fratello Attilio vince i Concorsi per la sistemazione urbanistica e architettonica della città Universitaria e per la piazza dei Ministeri di Bratislava.
Nel 1949 si reca in Argentina alla Facoltà di Architettura dell'Università di Cordova, presso la quale è invitato a tenere il corso di Composizione architettonica e, successivamente, quello di Urbanistica. In questo periodo (1950-63) riveste anche il ruolo di consulente del Governo delle province di Cordoba, Catamarca e Salta per lo studio di vari piani urbanistici e collabora alla rivista 2Historia del Urbanismo2.
Terminata l'attività professionale, nel 1963 si ritira a Roma dove muore il 24 Gennaio 1968.


Complessi archivistici prodotti:
Lapadula Bruno Ernesto (fondo)


Bibliografia:
Bruno Filippo Lapadula, Ernesto Lapadula in America Latina, Roma Ginevra Bentivoglio EditoriA 2023
E. GARIN, La Civiltà italiana nell'esposizione del 1942, in E42. Utopia e scenario del Regime, 3-16
S. POLANO, Guida all'architettura italiana del Novecento, Milano 1991, 586
V. CASTRONOVO, La città italiana dell'economia corporativa, in E42. Utopia e scenario del Regime. Ideologia e programma dell'Olimpiade della Civiltà, a cura di T. GREGORY-A. TARTARO, I, Venezia 1987, pp. 17-25
A. M., Il palazzo della Civiltà italiana. Il progetto, ibidem. Urbanistica, architettura, arte e decorazione, a cura di M. CALVESI-E. GUIDONI-S. LUX, II, Venezia 1987, 353 - 356
Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma dal Rinascimento ai nostri giorni, a cura di V. SGARBI, Milano 1991, 140
I. DE GUTTRY, Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi, Roma 1989, 129
M. CASAVECCHIA (a cura di), E.B. Lapadula. Opere e scritti, 1930-49, con scritti di P. PORTOGHESI, G. BILANCIONI, Venezia 1986
P. O. ROSSI, Roma. Guida all'architettura moderna (1909-1984), Bari 1984, 84, 105, 123, 142
G. STRAPPA-G. MERCURIO, Architettura moderna a Roma e nel Lazio (1920-1945). Atlante, Roma 1996, 216

Redazione e revisione:
Mirante Raffaella, 205/11/22, prima redazione


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