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Chiesi Gustavo

Modena 1855 - Addis Abeba 1909

Giornalista
Politico
Scrittore

Intestazioni:
Chiesi Gustavo, giornalista, politico, scrittore, (Modena 1855 - Addis Abeba 1909), SIUSA

Gustavo Chiesi nacque a Modena nel 1855. Trasferitosi con la famiglia a Genova intorno al 1870, iniziò a collaborare con numerose testate settimanali tra cui «L'Italia irredenta», «Pensiero e azione», «La Terra», organo delle leghe contadine di Forlì, e «Il Pensiero Italiano»; divenne redattore capo del quotidiano repubblicano federalista «l Popolo», pubblicato a Genova dal 1874. Fondò e diresse dal 1878 al 1881, sempre a Genova, «Il Crepuscolo» e «L'Epoca democratica» e nel 1890 «L'Italia del popolo». Gli scritti su queste testate erano ispirati da un atteggiamento politico molto vicino al Partito repubblicano e alle frange federaliste del repubblicanesimo italiano che combattevano l'intransigenza dei repubblicani mazziniani e di quelli collettivisti; tali posizioni portarono Gustavo Chiesi ad essere tra i fondatori dell'Associazione repubblicana lombarda nel 1892, premessa per la costituzione del Partito Repubblicano (1895).
Dopo il 1887, fu in Eritrea come corrispondente del quotidiano milanese «Il Secolo», divenendo esperto di questioni coloniali ed africane. Tra i suoi scritti di questi anni si ricorda l'opuscolo "La democrazia fossile ed il partito repubblicano" (1878), "La tradizione federale in Italia" (1881), la biografia "R. Rubattino" (1881), il romanzo storico "Giovanni da Ravenna. Storia del secolo X" (1886), l'anticolonialista "Otto mesi d'Africa" (1888), composto in collaborazione con Giulio Norsa, suo collega che lo sostituì come corrispondente del giornale in Africa, e «Italia irredenta» (1889).
L'attività giornalistica gli costò due condanne: una per un articolo molto duro nei confronti del governo per i fatti milanesi del 1898, l'altra per una querela avanzata da Ferdinando Perrone, accusato da Chiesi di comportamenti poco trasparenti dalle colonne de "L'Italia del popolo". Venne eletto deputato nella XX legislatura ed entrò nel 1900 nel comitato centrale del Partito repubblicano dirigendone l'organo politico «Il Tempo». Rieletto nel 1904, si dimise da deputato e dal Partito repubblicano per divergenze sulla questione coloniale e si occupò, tra l'altro, di un'inchiesta sull'attività della Società anonima commerciale per il Benadir, sospettata di essere coinvolta nel commercio di schiavi.
Negli anni successivi divenne tuttavia un ardente sostenitore della colonizzazione italiana in Africa e si occupò anche dell'emigrazione italiana negli Stati Uniti. Tra gli scritti di questo periodo si ricorda "Militarismo, Triplice e Monarchia", in collaborazione con R. Mirabelli, (1901), "La questione del Benadir" (atti dell'inchiesta, 1904), "Note per lo sfruttamento agricolo, commerciale, industriale del Benadir" (1905), "La potenzialità economica della Somalia" (1908) ed in particolare "La colonizzazione europea nell'est-Africa" (1909) ove prevedeva lo sviluppo dell'espansione europea nel XX secolo.
Gustavo Chiesi morì nel 1909 proprio in Africa, ad Addis Abeba, nel corso di un'indagine sulle possibilità di sfruttamento economico della stazione di Dolo, commissionatagli dall'Istituto coloniale italiano. Tra i suoi familiari si ricordano i fratelli Gastone, giornalista e pubblicista repubblicano, e Giovanni, funzionario delle ferrovie e anch'egli giornalista.


Complessi archivistici prodotti:
Chiesi Gustavo (fondo)


Bibliografia:
L. LOTTI, "I repubblicani in Romagna dal 1894 al 1905", prefazione di G. SPADOLINI, Faenza, F.lli Lega, 1957
G. SPADALINI, "I repubblicani dopo l'Unità", Firenze, Le Monnier, 1960
B. DI PORTO, "Gustavo Chiesi scrittore repubblicano", in "La voce repubblicana", 16 febbraio 1977
B. DI PORTO, "Tra riformismo e intransigenza: la posizione di Gustavo Chiesi", in "Archivio trimestrale", 4 (1978)
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, vol. 24 (da "Cerreto" a "Chini", 1980), sub voce (Dizionario biografico degli italiani)
"Guida agli archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area pisana", a cura di E. Capannelli e E. Insabato, Firenze, Olschki, 2000, pp. 93-95

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Lenzi Marco, revisione
Morotti Laura, 2011/11, rielaborazione
Nesti Angelo, prima redazione


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