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Fasolo Vincenzo

Spalato 1885 lug. 5 - Roma 1969 nov. 6

ingegnere, 1909 - 1969
docente

Intestazioni:
Fasolo, Vincenzo, ingegnere, (Spalato 1885 - Roma 1969), SIUSA

Nato a Spalato in Dalmazia nel 1885 da Michelangelo e Andreina Allujevich, lasciò ben presto la città natale per seguire il padre, docente di chimica, prima a Cagliari e poi a Foggia, pur mantenendo sempre uno stretto rapporto con la sua terra d'origine; laureatosi in ingegneria civile a Roma nel 1909, ottenne il titolo di professore di disegno, ed iniziò un'intensa attività professionale ed accademica assieme a Gustavo Giovannoni, Arnaldo Foschini, Manfredo Manfredi e Marcello Piacentini, con i quali fu promotore della Scuola di Architettura di Roma, divenuta in seguito la prima facoltà di architettura in Italia. E stato docente presso la Scuola artistico industriale e professore di Storia e stili dell'architettura dal 1925 per circa 40 anni e preside della facoltà di Architettura dell'Università Sapienza dal 1961, nonché direttore della Scuola di Disegno della facoltà di ingegneria.
A lui si deve l'istituzione della Scuola di perfezionamento per il restauro dei monumenti
Vincenzo Fasolo è stato uno dei più insigni storici dell'architettura del suo tempo, autore di svariati studi e monografie (tra cui una Storia dell'architettura in più volumi, portata a termine dal figlio architetto Furio) e curatore del periodico "Quaderni dell'Istituto di Storia dell'Architettura"; ha svolto anche attività di carattere artistico, producendo una serie di opere di grafica artistica tra cui vedute di Roma e Venezia. In qualità di architetto, ha progettato una serie di edifici pubblici e privati di notevole importanza in tutta Italia, , fra i quali il Villino Mandolesi a Grottammare, lo Stadio della Vittoria a Bari, il Palazzo del Comune a Zara; tra le opere romane: l'ara della Breccia di Porta Pia, i, la scuola elementare Cesare Battisti alla Garbatella, la Casina delle Civette a Villa Torlonia (1916-20), il Liceo T. Mamiani (1921-24), l'ex Palazzo del Governatorato ad Ostia (1924-26), la Caserma dei Vigili del Fuoco a via Marmorata (1926-28), la Colonia Marina Vittorio Emanuele III ad Ostia (1930-32), la ristrutturazione del Convento di San Martino ai Monti (1936-38), il Ponte Duca d'Aosta al Foro Italico (1936-39), il Palazzo dell'Anagrafe (1938-39).
Tra le varie e prestigiose cariche ricoperte, è stato presidente dell'Accademia nazionale di San Luca, architetto della Fabbrica di San Pietro, socio onorario della Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone di Venezia, nonché socio e presidente della Società Dalmata di Storia Patria di Roma. Morì a Roma il 6 novembre 1969, lasciando dietro di sé una feconda scuola di storici dell'architettura.


Complessi archivistici prodotti:
Fasolo Vincenzo (fondo)
Fasolo Vincenzo (fondo)


Bibliografia:
Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica, a cura di P. PORTOGHESI, Roma 1968-1969, II, p. 316
V. BACIGALUPI, G. BOAGA, B. BONI, Guida dell'architettura contemporanea in Roma, Associazione Nazionale Ingegneri ed Architetti, Roma 1965, scheda C5
A. TERRANOVA, Vincenzo Fasolo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 45, 1995, 272-275
I. DE GUTTRY, Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi, Roma 1989, 126
P. O. ROSSI, Roma. Guida all'architettura moderna (1909-1984), Bari 1984, 59, 99, 105-107
Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma dal Rinascimento ai nostri giorni, a cura di V. SGARBI, Milano 1991, 106-107
G. STRAPPA-G. MERCURIO, Architettura moderna a Roma e nel Lazio (1920-1945). Atlante, Roma 1996, 124, 127, 158
FRANCESCO GIOVANETTI, FRANCESCA ROMANA STABILE, Vincenzo Fasolo. Primato del disegno e dell'ambientismo, estratto da "Bollettino dei musei comunali di Roma", XVIII 2004

Redazione e revisione:
Mirante Raffaella, 2006/02/16, prima redazione
Reale Elisabetta, 2012/05/20, revisione


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