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De Gamerra Giovanni

Livorno 1743 - Vicenza 1803

Intestazioni:
De Gamerra, Giovanni, (Livorno 1743 - Vicenza 1803), SIUSA

Altre denominazioni:
Giovanni De Gamera

Autore italiano di drammi, nel 1767 entrò nell'esercito asburgico ma dette seguito ai suoi interessi letterari per la letteratura e si perfezionò nelle genere delle "pièces larmoyantes" con l'invenzione della "tragedia domestica pantomima". Abbadonò poi l'esercito, ma rimase in contatto con la corte viennese frequentata allora dal Metastasio. Più tardi, nel 1775, dopo aver pubblicato il suo dramma più noto "I solitari" (1770), diventò poeta dei teatri cesarei di Vienna, sotto la protezione dello stesso Metastasio. Nel 1772, il suo "Lucio Silla" era stato musicato da Mozart e fu rappresentato a Vienna e a Monaco. Nel 1773 fu stampato il primo volume della "Corneide". Rientrato in Italia nel 1777 si innamorò della livornese Teresa Calamai (+ 1781), cui dedicò alcuni drammi rappresentati in città. Nel 1782 sposò la piasana Anna Veraci e infittì i suoi contatti con la corte napoletana, dove fu chiamato da Ferdinando IV, nel 1786. Per lui progettò l'apertura di un teatro stabile, poi mai aperto. A Napoli fu rappresentato anche "Il Pirro", musicato da Paisiello. La fedeltà alla casa d'Austria gli valse, dopo la rivoluzione, la chiamata a Vienna verso la fine del 1793, come poeta del teatro imperiale. In quell'anno scrisse il poema eroico "Batavia e la Belgia liberate" in cui espresse le sue convinzioni antirivoluzionarie, primo di una lunga serie di opere dello stesso tenore.

Complessi archivistici prodotti:
De Gamerra Giovanni (fondo)


Bibliografia:
Romani G., voce Giovanni De Gamerra, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XXXVI, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da Giuseppe Treccani, 1990, pp. 70-75

Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2006/03/19, prima redazione


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