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Capponi Gino

Firenze 1792 set. 13 - Firenze 1876 feb. 3

Marchese di Varramista
Politico
Economista
Storico

Intestazioni:
Capponi, Gino, politico, economista, storico, (Firenze 1792-Firenze 1876), SIUSA

Gino Capponi era figlio del marchese Pier Roberto e di Maddalena Frescobaldi; discendeva quindi da due dei più nobili casati fiorentini. Dopo aver compiuto in famiglia i primi studi, servendosi però di buoni precettori, seguì il padre, fervente legittimista, in esilio a Vienna nella primavera del 1800, ove rimase per tre anni. Nel maggio 1803 la famiglia rientrò in Italia e Gino riprese a Firenze i suoi studi, in particolare di tipo umanistico, stringendo amicizia anche con Giovan Battista Niccolini.
Restò sostanzialmente estraneo alla vita politica degli anni francesi. Alla fine del 1813 compì un viaggio in Francia, tornando agli inizi dell'anno seguente a Firenze. Negli anni della Restaurazione fece alcuni viaggi in Italia (a Roma, Napoli, in Campania e Sicilia); entrò in rapporto con numerose personalità di rilievo di quegli anni, tra i quali Carlo Alberto (che conobbe a Firenze) e Federico Confalonieri, alle cui cospirazioni però non aderì.
Nel 1818 iniziò un lungo viaggio in Europa con l'amico Leopoldo Cicognara, fermandosi per alcuni mesi a Parigi, poi da aprile fu in Inghilterra, ove trovò un ambiente congeniale, sia per la presenza di illustri italiani (tra i quali Ugo Foscolo, i cui manoscritti in seguito recuperò, insieme al Bastogi e a Enrico Mayer) sia per i contatti che riuscì a stabilire con letterati ed editori.
Nel dicembre del 1819 lasciò Londra e tornò a Parigi, da cui nell'aprile 1820 proseguì per il Belgio, l'Olanda, la Germania e la Svizzera.
Rientrò quindi a Firenze ove iniziò un'attività pluriennale come animatore dell'"Antologia" in collaborazione con l'amico G.P. Vieusseux; dopo la soppressione della rivista, dal 1842 la collaborazione continuò con l'"Archivio Storico Italiano". Su questi periodici furono editi molti degli studi di Capponi. Rilevanti furono anche i suoi contatti con Leopardi e Manzoni, i rapporti con esuli come Colletta, Poerio e Giordani, l'amicizia con Giuseppe Giusti, Raffaello Lambruschini e Niccolò Tommaseo (col quale intrattenne un fitto carteggio).
Nei primi anni Quaranta la sua vista iniziò a peggiorare rapidamente, portandolo in breve tempo alla totale cecità; questa sventura non gli impedì di continuare a vivere una vita attiva e piena di interessi: si occupò tra l'altro di problemi educativi (scrisse un importante "Frammento sull'educazione") e di ricerca storica, pubblicando numerosi saggi, in particolare, ma non solo, su Firenze e sulla Toscana. Tra i saggi storici l'opera più importante è la "Storia della Repubblica di Firenze" (1875). Capponi fu anche un cultore di scienze economiche. Ma soprattutto divenne il punto di riferimento fondamentale per tutta la vita culturale toscana di quegli anni e, più in generale, un referente importantissimo per tutte le più rilevanti personalità del Risorgimento italiano, con le quali intrattenne un vasto carteggio, parzialmente pubblicato dall'amico e collaboratore Alessandro Carraresi.
Entrato a far parte della nuova Consulta di Stato toscana nel 1847, l'anno successivo ottenne la nomina a senatore (26 giugno). Il 17 agosto 1848, nella delicata situazione successiva all'armistizio Salasco (9 agosto), ricevette l'incarico di formare il governo toscano che durò solo fino al 26 ottobre, anche per i non facili rapporti con i democratici toscani guidati da Guerrazzi.
Negli anni seguenti, come molti moderati toscani, si avvicinò al Piemonte, pur restando a lungo legato al mito dell'autonomia della Toscana. Dopo l'Unità fu tra i primi a essere nominato senatore (1860). Morì a Firenze il 3 febbraio 1876.


Complessi archivistici prodotti:
Capponi Gino (collezione / raccolta)
Capponi Gino (fondo)
Capponi Gino (fondo)


Bibliografia:
G. Gentile, "Gino Capponi e la cultura toscana nel secolo decimonono", Firenze, Vallecchi, 1922 (e nuova ediz. con aggiunte, Firenze, Sansoni, 1942)
G. Casati, "Dizionario degli scrittori d'Italia, dalle origini fino ai viventi", Milano, Ghirlanda, 1925-1934, voll. 3, vol. 2 (1929), pp. 55 ss.
Sarti T., "Il Parlamento subalpino e nazionale. Profili e cenni biografici di tutti i deputati e senatori eletti e creati dal 1848 al 1890 (Legislature 16)", Terni, Tipografia dell'Industria, 1890, pp. 253 ss.
"Enciclopedia italiana di Scienze, Lettere ed Arti", Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 1929-, vol. 8 "Buc-Card" (1930, rist. fotol. 1949), sub voce
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, vol. 11 (da "Boccadibue" a "Bonetti", 1969), sub voce (Dizionario biografico degli italiani)
A. De Gubernatis, "Dizionario biografico degli scrittori contemporanei", Firenze, Le Monnier, 1879-1880, voll. 2, pp. 86 ss.
A. De Gubernatis, "Ricordi biografici: pagine estratte dalla storia contemporanea letteraria italiana in servigio della gioventù", Firenze, Tip. Ed. dell'Associazione, 1872, pp. 86 ss.

Redazione e revisione:
Borgia Claudia, 2020/06/01, revisione
Capannelli Emilio, revisione
Capannelli Emilio, prima redazione
Lenzi Marco, prima redazione
Morotti Laura, 2011/11, rielaborazione


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