Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Persone » Soggetto produttore - Persona

Corsi Tommaso

Livorno 1814 mar. 6 - Firenze 1891 mar. 4

Deputato e poi senatore del Parlamento italiano

Intestazioni:
Corsi, Tommaso, uomo politico, (Livorno 1814 - Firenze 1891), SIUSA

Tommaso Corsi conseguì la laurea in Giurisprudenza alla facoltà di Pisa e fu praticante nello studio dell'avvocato Vincenzo Salvagnoli dove acquisì una buona professionalità, in particolare nel campo delle vertenze commerciali per le quali diventò uno dei maggiori esperti toscani.
Legato da vincoli di amicizia con Francesco Domenico Guerrazzi, egli ne condivise le idee liberal-democratiche, rimanendo politicamente vicino all'amico durante la formazione del governo Montanelli-Guerrazzi. Il 12 marzo 1849 fu eletto alla Costituente toscana da cui si dimise già il 29 marzo, all'indomani dell'attribuzione al Guerrazzi dei poteri dittatoriali. Pur continuando a rimanere saldo il rapporto di amicizia (Corsi difenderà l'amico nel processo di lesa maestà intentato contro l'ex-dittatore), il distacco politico da Guerrazzi si accentuò nel decennio successivo al 1849, quando Corsi si legò ai rappresentanti del moderatismo toscano. Nel 1857, egli fu tra i promotori della "Biblioteca civile dell'Italiano" insieme a Ridolfi, Ricasoli, Peruzzi, Cempini, Bianchi. Con il gruppo dei moderati e degli unitari della Società nazionale contribuì al moto insurrezionale del 27 aprile.
Prefetto di Firenze durante il governo provvisorio formatosi dopo la partenza del granduca, Corsi fu inoltre membro della Consulta di Stato. Dopo l'unione della Toscana al Piemonte egli fu eletto deputato al parlamento subalpino nella VII e VIII legislatura. Fu ministro senza portafoglio nel ministero Cavour, poi ministro dell'Agricoltura e commercio fino al 27 marzo 1861. Durante questo ministero preparò il progetto di legge per l'istituzione in tutto il Regno delle Camere di commercio. Nel 1864, in qualità di membro del Consiglio d'amministrazione della Società italiana per le strade ferrate meridionali, fu coinvolto nella scandalo Bastogi. Dimessosi da deputato, egli fu comunque rieletto nelle successive elezioni dell'agosto 1864. Fu rieletto ancora nella IX e X legislatura e nominato senatore nel 1873. Fu promotore e poi uno dei vicepresidenti della Società Adamo Smith, nata con lo scopo di difendere gli interessi dei ceti finanziari e imprenditoriali toscani. Molti ancora furono i suoi impegni pubblici e professionali: consigliere comunale a Firenze, deputato al Consiglio provinciale, presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati, presidente della sezione di economia pubblica dell'Accademia dei georgofili. Dette il suo contributo alla preparazione del nuovo Codice di commercio entrato in vigore il 1° gennaio 1883.


Complessi archivistici prodotti:
Corsi Tommaso (fondo)


Bibliografia:
"Dizionario Biografico degli Italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1960-, 581-586 (vol. 29) 1983
Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, a cura di E. CAPANNELLI - E. INSABATO, Firenze, Olschki, 1996, 202-203 (P. Panedigrano)

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Panedigrano Palmira, 1996, prima redazione
Romanelli Rita, rielaborazione


icona top