1807 ott. 5 - 1877 ago. 7
Storico dell'arte
Intestazioni:
Saracini, Alessandro, critico d'arte, ( 1807- 1877), SIUSA
Alessandro Saracini nacque il 5 ottobre 1807 da Galgano - dell'antica aristocratica famiglia senese dei Saracini Lucarini - e da Orsola Bisdomini Cortigiani, discendente da una famiglia nobile aretina. Il padre, personaggio di assoluto rilievo nella vita pubblica senese tra Sette e Ottocento, fu un grandissimo raccoglitore di opere d'arte, che concentrò e dispose secondo un vero e proprio percorso museale nell'imponente palazzo in Via di Città - già Marescotti e Piccolomini -, ingrandito progressivamente con il collegamento ad alcuni fabbricati vicini. Morto Galgano nel 1824, l'ingente patrimonio familiare, nonché la gestione delle cospicue rendite materne, passarono ai figli Marco Antonio e Alessandro. Deceduto il fratello maggiore nel 1848, Alessandro divenne l'unico ed ultimo discendente dell'antico lignaggio, non avendo figli dal matrimonio, celebrato il 4 ottobre 1835, con la nobile senese Anna Camaiori. Ottenute varie onoreficenze dal granduca Leopoldo II (cavaliere di Santo Stefano, di San Giuseppe, e ciambellano del granduca), ricoprì numerose cariche civiche tra cui quella di colonnello della Guardia civica e in epoca postunitaria quelle di membro del Consiglio provinciale eletto nel mandamento di Siena II dal 1866 al 1877, del consiglio comunale di Siena e di Castelnuovo Berardenga. Partecipò alla I guerra d'Indipendenza combattendo nel maggio 1848 a Curtatone e Montanara; catturato dagli Austriaci, fu per un breve periodo imprigionato a Theresienstadt in Boemia, rientrando a Siena nell'ottobre. Apprezzato pittore paesaggista ed appassionatissimo cultore delle lettere, della musica e delle arti, fu presidente della Società orchestrale e dal 1841 fino alla morte soprintendente dell'Accademia di belle arti. La sua non comune cultura artistica lo portò a sostenere, con spirito da mecenate, gli artisti suoi contemporanei (Giovanni Duprè, Luigi Mussini, Tito Sarrocchi, Amos Cassioli, Pietro Giusti, Antonio Rossi, Cesare Maccari, Pietro Aldi), nonché ad aggiungere alla ricchissima collezione paterna arredi, apparati decorativi e prodotti della manifattura locale, essendo attento più alle arti industriali che alla tradizione accademica. Morì il 7 agosto 1877, lasciando erede il nipote Fabio Chigi, figlio di Carlo Corradino e della cognata Violante Camaiori con l'obbligo di aggiungere il cognome Saracini al proprio.
Complessi archivistici prodotti:
Saracini Alessandro (fondo)
Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2009/12, rielaborazione
Moscadelli Stefano, 2009/06, prima redazione