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Siviero Rodolfo

Guardistallo (Pisa) 1911 dic. 24 - Firenze 1983 ott. 26

Storico dell'arte

Intestazioni:
Siviero, Rodolfo, critico d'arte, dirigente, ministro plenipotenziario, (Guardistallo, 1911-Firenze, 1983), SIUSA

Nato a Guardistallo (Pisa) il 24 dicembre 1911, studiò Storia dell'arte alla facoltà di lettere di Firenze; nel 1937 vinse una borsa di studio a Berlino svolgendo anche compiti di controllo nella Germania nazista per il SIM (Servizio Informazioni Militari. Durante l'occupazione tedesca in Italia, egli mise a frutto la sua esperienza in un settore particolarmente delicato, quello della salvaguardia delle opere d'arte. Come è noto, durante l'occupazione tedesca in Italia, operava una vera e propria organizzazione che faceva capo al principe Filippo d'Assia, il quale, forte della parentela con la casa regnante italiana, imponeva la vendita di importanti opere d'arte; egli era coadiuvato da uno storico dell'arte, Hans Posse, che agiva in qualità di esperto e di ricercatore di opere d'arte da esportare. Tali esportazioni avvenivano o per le vie diplomatiche o mediante convogli militari, grazie all'azione di organizzazioni come la Gestapo, la Feldgendarmerie, il Kunstschutz che operavano in territorio occupato.
Il lavoro iniziato in periodo prebellico dalla "Delegazione Italiana per le restituzioni", a capo della quale fu posto Rodolfo Siviero, proseguì in tempo di guerra e dopo il settembre 1943, in collaborazione con il Comando alleato del Mediterraneo, sotto forma di organizzazione clandestina costituita e diretta dallo stesso S. Tra le operazioni più riuscite si ricordano il recupero della collezione degli Uffizi rintracciata in una fortezza del Tirolo, il recupero del piccolo Masaccio e il ritrattino del Memling Corsini portati via da Firenze per ben due volte.
Dopo la Liberazione la "sezione per la difesa del patrimonio artistico e culturale" contro le asportazioni delle truppe tedesche in Italia, fu trasformato dal nuovo governo italiano in "Ufficio per il recupero delle opere d'arte" e del materiale librario e archivistico, e affidato con decreto del 12 aprile 1946 a Rodolfo Siviero. Esso permise il recupero di gran parte del patrimonio artistico italiano trafugato o illecitamente esportato in periodo bellico. Dalla fusione di tale ufficio con la Missione per le restituzioni, accreditata presso il governo militare alleato, nacque la "Delegazione per le restituzioni" presso il Ministero degli affari esteri. A capo della delegazione fu posto Rodolfo Siviero cui fu attribuito il rango di ministro plenipotenziario.
L'opera di Rodolfo Siviero è pertanto proseguita negli anni successivi e è stata accompagnata da una attività di sensibilizzazione a livello internazionale. Degli anni settanta sono i due convegni internazionali tenuti a Firenze, il primo "per la difesa e il recupero delle opere d'arte" del novembre 1971 e il secondo "per la conservazione delle opere d'arte e dei beni culturali appartenenti alle Religioni", dell'ottobre 1975.
Già Accademico onorario della Accademia delle arti del disegno fin dal 1962, ne divenne Presidente nel 1971, carica che ricoprì fino alla morte; nel frattempo ne percorse tutti i gradi accademici, da quello di accademico emerito (1972) a quello di presidente della Classe di storia dell'arte (1978).
Si ricordano infine il lascito della sua casa sull'Arno, con una collezione di arte antica e moderna, alla Regione Toscana che ne ha fatto il Museo "Casa Siviero", e le disposizioni per la sistemazione a Palazzo Vecchio di un museo delle opere da lui recuperate. Moriva il 26 ottobre 1983.


Complessi archivistici prodotti:
Siviero Rodolfo (fondo)


Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2011/12, rielaborazione
Morozzi Rosanna, 1996, prima redazione


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