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Berlam Ruggero

Trieste 1854 - Trieste 1920

architetto

Intestazioni:
Berlam, Ruggero, architetto, (Trieste 1854 - Trieste 1920), SIUSA

Figlio di Giovanni Andrea Berlam (1823-92), architetto formatosi a Trieste nella seconda metà dell'Ottocento, viene indirizzato dal padre allo studio dell'architettura, che inizia all'Accademia di Belle arti a Venezia e porta a compimento nel 1887 alla Regia Accademia di Belle arti di Brera a Milano con il conferimento del gran premio per l'architettura. Qui apprende la lezione di Camillo Boito, dalla quale trarrà l'ispirazione per tutte le successive opere. Ruggero unisce la ricerca di uno stile nazionale per l'architettura al suo credo irredentista e adotta nei suoi edifici, in diverse occasioni, lo stile gotico piuttosto che il rinascimentale toscano o cinquecentesco.
Partecipa attivamente alla vita culturale e politica della città come uno dei fondatori del circolo artistico di Trieste, nel 1883, successivamente come membro del curatorio del museo Revoltella al posto del padre, dal 1892 al 1920, e infine ricoprendo la carica di consigliere comunale (1894-1904).
Dopo un periodo di apprendistato nello studio di Giovanni Andrea, con il quale realizza la casa Herrmannstorfer con il teatro Mauroner (1878), dal 1882 inizia ad operare da solo. Tra le prime opere è significativa la costruzione del castello di Spessa di Capriva, vicino a Gorizia (1880-1898), in cui la presenza di più stili nello stesso edificio, con forme medievali e dettagli rinascimentali toscani, denuncia fin dall'inizio la sua propensione a seguire le teorie boitiane. L'interesse per il Trecento italiano è sviluppato a Trieste nella villa Mossauer in via Commerciale 72 (1886), con l'aggiunta di ricercati nuovi cromatismi, e nella villa Haggincosta in via Romolo Gessi (1889), sebbene durante la successiva progettazione ed esecuzione l'architetto scelga di adottare stilemi cinquecenteschi. Sarà con la casa Leitenburg in via Giulia (1887-1889) che Ruggero comincerà ad acquisire una certa visibilità in città nell'affermare quel suo gusto per i dettagli e per le citazioni storiche. L'esperienza viene ripresa poco distante nella casa Berlam in via Giulia 5 (1898), con predilezione per le forme rinascimentali, e sviluppata in diverse abitazioni in villino a Trieste e a Parenzo, nella casa Sbisà (1887), nella casa Danelon (1894) e nella casa Vascotto (1894). Significativo di questa ricerca stilistica è anche il complesso di case Aidinian in via Giustinelli (1903-05), nel quale la diversificazione dei cinque edifici avviene attraverso la loro distinzione stilistica, in un campo di riferimenti alla tradizione italiana dal medioevo al Cinquecento. Ma è degli stessi anni l'intervento più vigoroso di questo filone, il palazzo Vianello in piazza Oberdan (1903-05), in cui le citazioni cinquecentesche sono maggiormente plastiche. Nei primi anni del Novecento si interessa anche alle nuove forme del liberty secessioniste, introducendo cautamente alcune decorazioni floreali su impianti già collaudati, come nei villini Modiano in via Rossetti (1900). Di questo periodo sono le numerose ville realizzate a Udine, tra cui è da ricordare la villa Sbisà (1900); Ruggero stesso ammetterà, tuttavia, di non essere molto interessato a sviluppare il nuovo stile floreale. Nella sua ultima opera, la villa Moretti a Tricesimo (1916-17), riprodurrà in effetti ancora un chiaro riferimento al castelletto turrito medievale.
Dal 1905 si inserisce nello studio il figlio Arduino, con il quale egli condivide lo "Studio Ruggero e Arduino Berlam architetti" fino alla morte avvenuta nel 1920.


Soggetti produttori:
Berlam Arduino, collegato
Berlam Giovanni Andrea, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Berlam (complesso di fondi / superfondo)


Bibliografia:
P. STICOTTI, Commemorazione dell'architetto Ruggero Berlam, in "Archeografo Triestino", serie III, vol. IX, 1921, pp. 367-79
M. POZZETTO, Giovanni Andrea Ruggero Arduino Berlam. Un secolo di architettura, Trieste, Editoriale Lloyd-MGS Press, 1999
S. POLANO - L. SEMERANI (a cura di), Guida critica all'architettura contemporanea: Friuli Venezia Giulia, Venezia, Arsenale, 1992, pp. 39-45
G. MARSONI, L'architetto triestino Ruggero Berlam, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste", n. 9, 1986, pp. 109-28
C. BUDINIS, Ruggero Berlam (1854-1920), in "Architettura e arti decorative", nn. 3-4, 1921

Redazione e revisione:
Mucci Massimo, 2005, prima redazione
Santoboni Paolo, 2010/09/14, revisione


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