Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Persone » Soggetto produttore - Persona

Olivetti Camillo

Ivrea 1868 - Biella 1943

Imprenditore

Intestazioni:
Olivetti, Camillo, (Ivrea 1868 - Biella 1943), SIUSA

Camillo Olivetti nasce ad Ivrea nel 1868. Personalità eclettica, dopo la laurea in ingegneria al Politecnico di Torino soggiorna per un periodo a Londra dove conosce il lavoro in fabbrica. Rientrato in Italia aderisce al Partito Socialista, sviluppando specifici interessi per il federalismo, le autonomie locali, le riforme istituzionali democratiche. Nel 1893 accompagna in qualità di assistente Galileo Ferraris al Congresso di elettricità di Chicago. Segue corsi di fisica alla Stanford University dove diventa assistente di Ingegneria Elettrica. Tornato in Italia crea a Ivrea la C.G.S. (Centimetro, Grammo, Secondo), una piccola azienda di strumenti elettrici di misurazione. Il 29 ottobre 1908 fonda la "Ing. C. Olivetti e C." per la produzione di macchine per scrivere, le prime costruite interamente in Italia. Alla preparazione di queste macchine lavora un gruppo di circa venti persone che lo stesso ingegner Camillo Olivetti provvede ad addestrare con corsi tenuti nella sua casa, un vecchio Convento benedettino sulla collina antistante la nuova fabbrica. Durante la Prima Guerra Mondiale la Olivetti converte le proprie linee per la produzione bellica: spolette per artiglieria e magneti per aviazione. Alla fine del conflitto, la produzione di macchine per scrivere riprende con il modello M20. Nel 1922 Camillo da vita alle prime fonderie mentre, nel 1926, nasce la OMO (Officina Meccanica Olivetti) per la costruzione di macchine utensili, progettate dallo stesso Camillo. Il primo modello è un "trapano sensitivo", cui faranno seguito fresatrici, rettificatrici e altre macchine speciali per la produzione di parti di macchine per scrivere. Al rientro del figlio Adriano da un soggiorno di studio negli Stati Uniti, provvede alla riorganizzazione dell'attività produttiva della fabbrica e rafforza la struttura commerciale con la creazione di filiali e consociate in Italia e all'estero. Nel 1929 l'Olivetti apre a Barcellona, in Spagna, il suo primo stabilimento all'estero. I risultati positivi di queste iniziative consentono all'azienda di superare con efficacia la crisi del 1929 senza ricorrere a riduzione di personale. Nel corso degli anni Trenta Camillo Olivetti cede sempre maggiori responsabilità al figlio Adriano per la conduzione dell'azienda. Oltre all’attenzione per il continuo miglioramento dei servizi sociali per i dipendenti, Camillo mantiene la direzione dell’OMO continuando così a svolgere un’intensa attività, mai abbandonata fino all’ultimo, di progettazione di nuovi modelli di macchine per scrivere, delle prime telescriventi e macchine da calcolo, dei mobili per ufficio Synthesis, e degli utensili per costruirli. Nel 1938 Adriano assume la Presidenza.Durante la seconda guerra mondiale scrive e pubblica clandestinamente un opuscolo che propone radicali riforme in campo sociale, economico finanziario e industriale. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, per sfuggire ai tedeschi in arrivo a Ivrea, abbandona il Convento e si rifugia nel biellese.In clandestinità muore nel dicembre del 1943 all'ospedale di Biella. Per i suoi funerali, sfidando le pattuglie tedesche, giungono da Ivrea gli operai della fabbrica.

Soggetti produttori:
Olivetti, collegato
Olivetti Adriano, collegato
Olivetti Dino, collegato
Olivetti Marxer Silvia, collegato
Olivetti Massimo, collegato
Olivetti Roberto, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Olivetti Camillo (fondo)


Redazione e revisione:
Anselmo Sara, 2011/02/21, prima redazione


icona top