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Nono Luigi

Venezia 1924 gen. 29 - Venezia 1990 mag. 5

-professione: compositore

Intestazioni:
Nono, Luigi, compositore, (Venezia 1924 - Venezia 1990), SIUSA

Luigi Nono, appartenente ad una famiglia veneziana di artisti, assume lo stesso nome del nonno, famoso pittore; si avvicina alla musica grazie all'esempio dei genitori che suonano amatorialmente il repertorio classico e possiedono anche una discreta collezione di dischi. Dal 1943 al 1945 studia composizione con Gian Francesco Malipiero presso il Conservatorio di Venezia, approfondendo la polifonia vocale e la tradizione madrigalistica, anche con riferimenti alla musica della Scuola di Vienna, di Igor Stravinskij e Béla Bartók. La guerra, l'occupazione nazista e la Resistenza segnano profondamente Luigi Nono, mentre l'incontro nel 1946 con Bruno Maderna si rivela decisivo per la sua maturazione musicale. In quel periodo prende forma a Venezia una piccola comunità di musicisti che studia il passato, i fondamenti contrappuntistici, armonici e formali della musica d'arte europea, per dare vita ad un nuovo linguaggio musicale. Nel 1947 Nono conosce Luigi Dallapiccola, punto di riferimento della precedente generazione di compositori italiani, con il quale condivide la necessità di scoprire e comprendere la Scuola di Vienna. Nel 1948 Nono e Maderna partecipano al corso di direzione d'orchestra tenuto a Venezia da Hermann Scherchen, diventando poi collaboratori della casa editrice "Ars Viva". Sotto la guida del musicista tedesco, durante corsi privati (Rapallo, 1952-53) Nono approfondisce le conoscenze della tecnica compositiva di Bach, Beethoven, Schönberg e Webern. Su segnalazione di Scherchen viene accolto come studente agli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt del 1950, dove la prima esecuzione delle sue "Variazioni" canoniche sulla serie dell'op. 41 di Schoenberg scatena contrastanti reazioni. A Darmstadt, oltre a seguire i corsi di Edgard Varèse, fino al 1959 - anno della polemica conferenza Geschichte und Gegenwart in der Musik von heute - partecipa continuativamente ai corsi (dal 1957 come docente), durante i quali vengono eseguite per la prima volta molte delle sue composizioni. A Darmstadt entra in rapporto con i componenti della Scuola di Schönberg e nel 1955 sposa la figlia di Schönberg, Nuria. I Ferienkurse decretano la posizione assolutamente primaria del ruolo di Nono che, insieme a Pierre Boulez e Karlheinz Stockhausen, diventa capostipite dell'avanguardia europea. Nono, considerando la musica come una fonte di testimonianza per la storia, crea testi in cui sono evidenti i riferimenti politici ai fatti d'attualità di quel preciso momento storico come pure risulta evidente nell'azione scenica "Intolleranza 1960", che alla prima esecuzione a Venezia (1961) scatena contestazioni e tafferugli. In essa si concretizza per la prima volta il progetto di un nuovo teatro musicale incentrato su temi importanti per il compositore: l'intolleranza razziale, la violenza, lo sfruttamento della classe lavoratrice, la lotta per la libertà e l'indipendenza nei Paesi in via di sviluppo.
Il compositore sente però la necessità, per esprimere tali contenuti, di ampliare i mezzi musicali: studia quindi gli strumenti elettronici per la produzione e la trasformazione del suono e comincia a lavorare nello Studio di Fonologia della RAI di Milano. Un silenzio carico di echi e tensioni, di canti intimi appena bisbigliati, diviene da allora la dimensione entro cui Nono inserisce le sue ricerche sulla natura più segreta del suono. Due fattori determinano gli orientamenti di questo periodo: l'incontro con il filosofo Massimo Cacciari e il lavoro all'Experimentalstudio der Heinrich-Strobel-Stiftung a Freiburg. Nell'Experimentalstudio der Heinrich-Strobel-Stiftung di Freiburg, Nono conduce le sue ricerche valendosi di un sofisticato apparato di live electronics capace di indagare e modificare il suono nel momento in cui è emesso. In questo contesto il suono, la sua percezione e il suo significato si configurano come concetti nuovi. L'idea stessa di composizione musicale si allarga: Nono compone il suono nella sua evoluzione interna e nelle sue traiettorie spaziali. Il più importante progetto sorto dalla collaborazione con Cacciari e dalle sperimentazioni di Freiburg è "Prometeo" (1984), un'opera di grandi dimensioni che avrebbe dovuto costituire un nuovo passo nell'evoluzione di quella particolare forma di teatro musicale che, a partire da "Intolleranza 1960", Nono definisce come azione scenica. Gli ultimi capolavori di Nono offrono ulteriori testimonianze della volontà di perseguire attraverso le proprie composizioni quelle istanze di rinnovamento politico e di giustizia sociale che furono il punto di riferimento di tutta la sua vita. Fra queste ultime opere citiamo "Caminantes.....Ayacucho" (1986-87), per contralto, flauto, piccolo e grande coro, organo, orchestra a tre cori e live electronics, su testi di Giordano Bruno; "No hay caminos, hay que caminar... Andrei Tarkovski", per sette cori o gruppi strumentali (1987); "La lontananza nostalgica utopica futura. Madrigale per più caminantes" con Gidon Kremer, per violino solo e 8 nastri magnetici (1988); "Hay que caminar soñando", per due violini (1989).


Soggetti produttori:
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Testi e studi (collezione / raccolta)
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Bibliografia:
C. NIELINGER-VAKIL, Luigi Nono: A Composer in Context, Cambridge University Press, Cambridge 2016
M. IDDON, New Music at Darmstadt. Nono, Stockhausen, Cage, and Boulez, Cambridge University Press, Cambridge 2013
A. I. DE BENEDICTIS (a cura di), Presenza storica di Luigi Nono, LIM, Lucca 2011
M. RAMAZZOTTI, Luigi Nono, L'Epos, Palermo 2007
L'ascolto del pensiero. Scritti su Luigi Nono, a cura di G. Cresta, Rugginenti, Milano 2002
E. SCHALLER, Das Archivio Luigi Nono, in Schoenberg & Nono. A Birthday Offering to Nuria on May 7, 2002, a cura di Anna Maria Morazzoni, Leo S. Olschki, Firenze 2002, 345-353
La nuova ricerca sull'opera di Luigi Nono (Fondazione Cini, XX), a cura di G. Borio, G. Morelli e V. Rizzardi, Olschki, Firenze 1999 («Archivio Luigi Nono. Studi», I)
Nono, a cura di E. Restagno, EDT Edizioni di Torino, Torino 1987

Redazione e revisione:
Cioffi Valentina, 2011/10/17, prima redazione
Volpato Maria, 2011/11/29, revisione


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