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Studiati Berni Pietro

Pisa 1876 mar. 26 - Pisa 1962

architetti, ingegnere

Intestazioni:
Studiati Berni, Pietro, architetto, (Pisa 1876 - Pisa 1962), SIUSA

P. Studiati Berni, nato a Pisa il 26 marzo 1876 da nobile e antica famiglia (il padre era Cesare Studiati, 1821-1894, professore di Fisiologia a Pisa, e la madre era Giuseppina dei conti Agostini), frequentò il biennio universitario di Ingegneria a Pisa, per poi completare gli studi presso il Politecnico di Torino, dal 1895 al 1898. Rientrato a Pisa, conobbe l'architetto Crescentino Caselli di Torino, che si era trasferito in Toscana per realizzare alcuni edifici per l'Ateneo pisano, e ne sposava la figlia Maria.
L'attività di progettista di P. S.B. si concentra tra il 1900 e il 1926, alla quale affiancò altra attività, probabilmente di consulente, per società come l'Autogarage Etruria di Firenze, le Officine Meccaniche Toscane e la Frigorifera Toscana di Pisa.
Nella sua opera architettonica, per quanto di breve durata - circa un ventennio - e quasi tutta svolta nel pisano, P. S.B. ebbe occasione di affrontare la progettazione di varie tipologie edilizie, avvalendosi in alcuni casi della collaborazione dell'architetto Ugo Vaglini: cappelle funerarie, padiglioni ospedalieri, villini unifamiliari, condomini (i due condomini di Via Stampace e di Via Risorgimento a Pisa, 1923-1926), edifici scolastici, banche e istituti assistenziali. Parte considerevole della sua progettazione riguardò edifici a destinazione pubblica, caratterizzati pertanto più dalla ricerca della funzionalità che non da questioni estetiche o decorative: come l'Istituto per l'Infanzia abbandonata a Marina di Pisa, il Tubercolosario Vittorio Emanuele III a Cisanello (1907-1914), il Conservatorio dei Poveri Orfani, l'Ospizio di Mendicità realizzato in tre fasi (dal 1903 al 1925). Tra le opere pubbliche che richiesero al progettista un maggiore impegno si ricorda la Sede centrale della Cassa di Risparmio di Pisa (1911-1921), eretta al posto del Collegio Ricci.
Nell'ambito della edilizia privata si riscontra una più marcata influenza di elementi liberty sia nelle soluzioni volumetriche che negli apparati decorativi, come i villini a Marina di Pisa, ìil Villino Lansel a Livorno, e la palazzina Pardo-Roques a Pisa, apparati per i quali lo Studiati in più occasioni si rifornì per le ceramiche dalla Manifattura di Fontebuoni L'Arte della Ceramica di Firenze.
Ma l'anno 1922 rappresentò nella vita di P.S.B. una svolta che lo portò ad abbandonare progressivamente l'attività di progettista e a ritirarsi in campagna. Qui si dedicò con entusiasmo e competenza ad opere di ingegneria idraulica, già sperimentate con la realizzazione dell' impianto di irrigazione nella Tenuta Salviati a Migliarino, nel 1905, il riordino del fiume Aldio nel comune di Calci, nel 1912. In particolare si dedicò alla bonifica privata dei terreni nella sua tenuta situata presso il Lago di Massaciuccoli: si trattava di un'area caratterizzata da un'ampia zona lacustre e palustre intermedia tra la zona sabbiosa vicino al mare e il monte pisano. Nel 1918 la Società SUCI-Società di Utilizzazione Combustibili Italiani chiese di "estorbare" una porzione di padule e di prosciugare e utilizzare un'altra area a uno dei principali proprietari della zona, il duca Salviati il quale accettava in cambio della bonifica della zona residua: nasceva così la Bonifica privata di Vecchiano che venne frazionata tra i vari proprietari tra cui Pietro Studiati. Al fine di disciplinare queste iniziative private fu nominato nel 1931 dal ministero dei Lavori Pubblici un commissario straordinario, Bernardino Pedrocchi; fu quindi elaborato il progetto generale, nel 1932 venne approvato il primo lotto che riguardava la zona della Casa Rossa e dei terreni situati tra essa e il lago, cui fecero seguito altri cinque lotti con l'esecuzione di vari impianti idrovori e opere complementari tra cui tre importanti strade.
Questo profondo mutamento negli interessi personali ed economici di P.S.B., fin dal 1928 socio della Accademia dei Georgofili, trova un segno preciso anche nell'archivio da lui lasciato, dove per il periodo successivo al 1920 appaiono preponderanti i dossier relativi alle bonifiche, ai rapporti con vari consorzi idraulici, alla gestione della sua azienda (azienda agraria detta Bonifica della Casarossa) - alcune centinaia di registri attestano la gestione amministrativa dell'azienda agricola e di altri terreni in provincia di Pisa fin dal Settecento- nonché la documentazione a stampa, orientata decisamente sulle pubblicazioni di carattere agricolo e agrario in generale.


Complessi archivistici prodotti:
Studiati Berni Pietro (fondo)


Bibliografia:
M. I. BIBOLINI, L'attività architettonica di Pietro Studiati (1876-1962), tesi di laurea, Università degli studi di Pisa, Facoltà di Ingegneria, a.a. 1993-1994, relatore prof. Giacinto Nudi
A. MARTINELLI, Pisa. Urbanistica e architettura tra le due guerre, Pisa, 1993
Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana, a cura di E. INSABATO, C. GHELLI, Firenze, Edifir, 2007, 356-358 (M.I. Bibolini)

Redazione e revisione:
Ghelli Cecilia, 2013/02/08, prima redazione
Insabato Elisabetta, 2013/03/04, revisione


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