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Majorana Angelo

Catania 1910 lug. 12 - Catania 2007 gen. 7

psichiatra, psicologo

Intestazioni:
Majorana, Angelo, psichiatra, psicologo, (Catania 1910 - Catania 2007), SIUSA

Discendente dalla famiglia catanese che annovera tra i suoi membri giuristi, politici e rettori universitari di spicco, oltre al celebre fisico scomparso Ettore Majorana, compì gli studi a Roma, dove si laureò in medicina nel 1936, dopo un triennio di internato nella Clinica medica diretta da Cesare Frugoni.
Nel 1938 entrò come assistente nell'Istituto di farmacologia sperimentale diretto da Pietro Di Mattei, con il quale lavorò a un programma di ricerche sui farmaci adottabili nella cura delle malattie nervose, in particolare sulla simpamina. Affascinato dalla psichiatria per il suo forte carattere interdisciplinare al confine tra filosofia, psicologia, sociologia, biologia e anatomo-fisiologia, frequentò anche l'Ospedale psichiatrico romano Santa Maria della Pietà, dove conobbe il neurologo Ugo Cerletti, allora impegnato nelle ricerche sull'elettroshock, con il quale si specializzò in neuropsichiatria.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale fu inviato per due anni in Jugoslavia come ufficiale medico, assegnato a una compagnia di minatori del Genio, passando poi nel 1942 all'Ospedale militare romano del Celio, dove gli fu assegnato il coordinamento del reparto neuropsichiatrico. Per questi anni di attività gli furono conferite la Croce al merito di guerra e la benemerenza dell'Allied Screening Commission.
Rientrato a Catania dopo la guerra, nel 1947 vi fondò - dirigendola poi per tutta la vita - la Casa di cura "Villa L'Ulivo" per malattie nervose, la prima struttura psichiatrica della provincia, che negli anni settanta prese poi il nome attuale di "Carmide. Villa L'Ulivo", convenzionandosi con il Servizio sanitario nazionale e allargando il campo di intervento alla neurologia. Nel 1949 tornò a Roma e riprese i contatti con l'Istituto di psicologia di Mario Ponzo, allora sede del Comitato nazionale per il coordinamento dei metodi di ricerca in psichiatria e psicologia, del quale divenne segretario, effettuando ricerche di laboratorio sui ratti. In quegli anni partecipò inoltre ai gruppi di lavoro dell'Istituto nazionale di psicologia del CNR, rappresentandovi l'Università di Catania.
Nell'agosto 1950 si recò al primo Congresso mondiale di psichiatria di Parigi, dove aderì al progetto di Paul-Henri Davost dell'Università di Rennes di fondare un gruppo che si occupasse di "psychologie médicale". Negli anni cinquanta iniziò anche la carriera universitaria, diventando nel 1952 professore incaricato di psicologia alla Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Catania. Fondatore dell'Istituto di psicologia universitario grazie ai finanziamenti del CNR, nel 1956 fu anche tra i fondatori, con Gastone Canziani, della rivista «Rassegna di psicologia generale e clinica», di cui fu redattore capo, intendendo proprio la declinazione "clinica" come una svolta fondamentale per fare uscire la psicologia dal ristretto ambito sperimentale del laboratorio ed estenderla a tutte le applicazioni riguardanti il comportamento dell'uomo. Nel 1955 e nel 1958 ottenne inoltre le libere docenze in clinica psichiatrica e in psicologia.
Nel 1955 fondò e diresse, fino al 1985, la Scuola magistrale ortofrenica regionale (SMOR) per la formazione degli insegnanti abilitati al recupero dell'handicap, istituita con Legge regionale 4 aprile 1955 n. 33 e poi soppressa nel 1999. Nel 1957 ottenne una borsa semestrale Fullbright alla Columbia University di New York, dove frequentò il laboratorio di psicologia della clinica psichiatrica.
Con l'istituzione del primo corso di laurea in psicologia alla Facoltà di magistero di Roma, nel 1973 fu chiamato come professore ordinario alla cattedra di psicologia fisiologica. Riprese l'insegnamento a Catania nel 1977, quando fu inaugurata la cattedra di psicologia della Facoltà di scienze politiche, che mantenne fino al 1985, ricoprendo anche l'insegnamento di psicologia generale presso la Scuola di specializzazione in neurologia a Medicina.
Da sempre convinto assertore dell'interdisciplinarità, unì le conoscenze psicologiche a quelle psichiatriche, coltivando anche l'interesse per la psicoanalisi.


Per saperne di più:
Censimento degli archivi storici degli psicologi italiani - Da questa pagina è possibile accedere alla descrizione del progetto di censimento, promosso dal centro Aspi-Archivio storico della psicologia italiana in collaborazione con la Direzione Generale Archivi e con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia.

Complessi archivistici prodotti:
Majorana Angelo (fondo)


Bibliografia:
S. Di Nuovo, G. Sprini (a cura di), Teorie e metodi della psicologia italiana: tendenze attuali. In memoria di Angelo Majorana, psicologo in terra di confine, Milano, FrancoAngeli, 2008
B. Notarbartolo, Altri due passi nella storia. Intervista con il Prof. Angelo Majorana, in «Psicologi e psicologia in Sicilia», 2 (2000), pp. 2-4
S. Di Nuovo, P. Moderato (a cura di), La psicologia oggi tra indagine sperimentale e ricerca sociale e clinica, Catania, CUECM, 1992

Redazione e revisione:
Zocchi Paola, 2013/11/13, prima redazione


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