Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Persone » Soggetto produttore - Persona

Carandente Giovanni

Napoli 1920 ago. 30 - Roma 2009 giu. 7

storico dell'arte

Intestazioni:
Carandente, Giovanni, storico dell'arte, (Napoli 1920 - Roma 2009), SIUSA

Laureato in lettere e filosofia presso l'Università di Napoli nel 1944, inizia subito a insegnare storia dell'arte nei licei classici di Napoli. L'anno seguente si trasferisce a Roma per seguire il corso di perfezionamento in storia dell'arte sotto la guida di Pietro Toesca e Lionello Venturi. Nel 1946 entra a far parte dell'amministrazione delle Belle Arti e nel ruolo di ispettore è destinato alla Soprintendenza della Calabria.
Nel 1948 è trasferito a Roma presso l'Istituto Centrale del Restauro, e ne segue i corsi, per poi nel 1950 prendere servizio a L'Aquila presso la Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie dell'Abruzzo e Molise. Cura con il soprintendente Umberto Chierici, l'istituzione del nuovo del Museo Nazionale d'Abruzzo nel castello de L'Aquila e costituisce un laboratorio di restauro presso lo stesso Museo.
Segue, nel febbraio 1952, l'incarico alla Soprintendenza alle Gallerie della Sicilia; per tre anni è a Palermo dove partecipa ai lavori per l'apertura della Galleria Nazionale di Palazzo Abatellis.
Nel 1954 viene trasferito alla Soprintendenza ai Monumenti del Lazio e dall'ottobre del 1955 è ispettore del settore mostre della Galleria Nazionale d'Arte Moderna dove rimane fino al 1960, per passare poi alla Soprintendenza alle Gallerie e alle Opere d'arte medievali e moderne per il Lazio. E' direttore della Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini dal gennaio 1961 al gennaio 1964, poi direttore del Museo Nazionale di Palazzo Venezia. In questi stessi anni di serrato lavoro nell'amministrazione delle belle arti, svolge parallelamente anche una importante attività professionale in ambito critico, espositivo e scientifico per conto di istituzioni pubbliche e private. Nel 1962 cura per il Comune di Spoleto la mostra "Sculture nella città" esposizione a cielo aperto, con 104 opere di 53 tra i più noti scultori contemporanei, oggi considerata una delle pietre miliari nella storia dell'arte del XX secolo. In questi stessi anni svolge anche l'incarico di funzionario-accompagnatore ufficiale di capi di stato stranieri per il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica del Ministero degli Affari Esteri. Nel 1967 consegue l'abilitazione alla docenza in storia dell'arte medioevale e moderna, dall'anno successivo, con continuità fino al 1975 ,tiene la cattedra di storia dell'architettura presso l'Istituto Universitario di Architettura di Reggio Calabria. Nel 1974 è nominato soprintendente del Veneto, incarico che ricopre fino al 1977 quando torna a Roma come ispettore centrale del Ministero dei Beni culturali. Il legame con il Veneto proseguirà però con la direzione dell'Università Internazionale dell'Arte a Venezia, dal 1978 al 1980, e ancora, dal 1988 al 1992, con la direzione del settore arti visive della Biennale di Venezia.
Numerosissime le mostre che negli anni continua a organizzare, tra le più significative dedicate ad autori stranieri: Moore a Firenze (Forte Belvedere 1972), Picasso a Venezia (Palazzo Grassi 1981), Balthus a Spoleto (1982), Calder a Torino (Palazzo a Vela 1983), Arte russa a Torino (Lingotto 1989), Antony Caro a Roma (Mercati di Traiano 1992).
Di rilievo anche la sua attività scientifica rintracciabile nei tanti contributi pubblicati sul "Bollettino d'Arte" (1949, 1953, 1955), sul "Bollettino dell'Istituto Centrale del Restauro" (1953), nei cataloghi delle Attività della Soprintendenza alle Gallerie del Lazio (1965, 1969, 1972) e nei "Quaderni della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia" (1982). Ha scritto inoltre per diversi quotidiani, dal 1953 al 1961 è stato collaboratore fisso de "Il Tempo" di Roma con l'incarico di critico su argomenti artistici e teatrali. Nel 1973 ha scritto per "Il Giorno" e nel 1983 per "La Stampa", dal 1984 al 1988 per "Il Giornale" di I. Montanelli, dal 2002 per il "Corriere della Sera".
Dal 1982 ha inoltre collaborato più volte con il Festival dei Due Mondi di Spoleto fino al 2008, anno in cui ha organizzato la significativa mostra su Pino Pascali e Leoncillo. E' stato presidente dell'Ente Rocca di Spoleto (1982-2001) ed ha curato l'ordinamento e l'allestimento della Galleria Civica d'Arte Moderna di Spoleto in Palazzo Collicola. Diventa cittadino onorario della città umbra nel 2001.
Per i suoi numerosi meriti è stato insignito nel 1970 dell'Ordine reale norvegese di Sant'Olav; dell'Ordine della Stella Rossa in Iugoslavia. Nel 1989 ha avuto l'onorificenza di Commander of the Order of the British Empire dalla regina Elisabetta II per il rilevante contributo nelle relazioni artistiche fra Gran Bretagna e Italia. Nel 2002 ha ricevuto la Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte dal presidente della Repubblica Italiana. Giovanni Carandente muore a Roma il 7 giugno 2009.


Complessi archivistici prodotti:
Carandente Giovanni (Biblioteca Giovanni Carandente di Spoleto) (fondo)
Carandente Giovanni (La Quadriennale di Roma) (fondo)


Bibliografia:
Tutto è felice nella vita dell'arte. Omaggio a Giovanni Carandente, a cura di L. CAPRILE e S. ESENGRINI, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano 2015
Libro trentasettesimo, a cura di A. CARANDENTE in "Secondo Tempo", n. 37, Marcus Edizioni, Napoli 2009
Libro quattordicesimo. Numero monografico dedicato a Giovanni Carandente, in "Secondo Tempo", n. 14, Marcus Edizioni, Napoli 2002

Redazione e revisione:
Di Lucia Valeria, 2016/04/06, prima redazione
Reale Elisabetta, 2017/05/01, revisione


icona top