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Barelli Armida

Milano 1882 dic. 1 - Marzio (Varese) 1952 ago. 15

Presidente della Gioventù femminile di Azione cattolica, 1918 - 1946
Vicepresidente dell'Azione cattolica italiana, 1946 - 1949
Cassiera dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, 1921 - 1952

Intestazioni:
Barelli, Armida, dirigente di Azione cattolica italiana, (Milano 1882 - Marzio 1952), SIUSA

Nata a Milano il 1° dicembre 1882, Armida Barelli studiò all'Istituto delle suore della Santa Croce di Menzingen, nella Svizzera tedesca, dove rimase tra il 1895 e il 1900. Nel 1910 conobbe padre Agostino Gemelli, con il quale stabilì un rapporto destinato ad approfondirsi negli anni per le molteplici iniziative condivise, ed entrò nel Terzo ordine francescano. Nel corso della Prima guerra mondiale, diventò la segretaria del comitato per la consacrazione dei soldati al Sacro cuore di Gesù, di cui era presidente lo stesso Gemelli, con cui in seguito costituì il Pio sodalizio delle missionarie della regalità di Cristo. Vicepresidente per l'azione sociale nel Comitato milanese delle Donne cattoliche, il card. Andrea Carlo Ferrari la incaricò di costituire un'associazione giovanile femminile.
La Barelli si collegò a un gruppo di giovani donne animato da padre Enrico Mauri, dando vita all'organizzazione a livello milanese. Nel 1918 fu nominata da Benedetto XV vicepresidente dell'Unione donne cattoliche, con l'incarico di dare inizio alla Gioventù femminile - GF di Azione cattolica in ambito nazionale. Attraverso la sua instancabile opera, la GF si radicò in tutto il territorio nazionale, divenendo il ramo dell'AC più numeroso per aderenti.
La «sorella maggiore», come si fece chiamare, collaborò attivamente anche alla fondazione dell'Università Cattolica del Sacro cuore, che sorge a Milano nel 1921. La Barelli assunse l'incarico di «cassiera», lanciando la giornata universitaria per raccogliere fondi. Inoltre, fu amministratrice della casa editrice Vita e pensiero, legata all'ateneo milanese. Nel 1922 fondò in Cina, attraverso la Gioventù femminile, l'Istituto Benedetto XV, per sostenere le ragazze che intendevano abbracciare la vocazione religiosa, aprendo un orfanotrofio e un dispensario per i poveri.
Nel 1929 promosse, unitamente a padre Gemelli, l'Opera della regalità, per avvicinare i credenti alla vita liturgica. Nel 1946 lasciò la presidenza della GF, per assumere su indicazione di Pio XII la vicepresidenza generale dell'Azione cattolica, incarico che mantenne per un triennio. In questa veste, si prodigò per sensibilizzare le donne al voto nelle elezioni per la Costituente. Colpita da una malattia incurabile, morì a Marzio (VA) il 15 agosto 1952.


Soggetti produttori:
Azione cattolica italiana - ACI. Presidenza generale, collegato
Cavagna Alfredo Maria, collegato
Federazione attività ricreative italiane, collegato
Gioventù femminile di Azione cattolica, collegato
Rossi Carmela, collegato
Unione femminile cattolica italiana, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Barelli Armida (fondo)


Bibliografia:
A. BARELLI, La sorella maggiore racconta. Storia della GF dal 1918 al 1948, Edizione critica a cura di S. FERRANTIN - P. TRIONFINI, Roma, AVE, 2015
Armida Barelli nella società italiana, Milano, Edizioni Opera della regalità, 1983
L'opera di Armida Barelli nella Chiesa e nella società del suo tempo, Atti del convegno di studio dell'Istituto Paolo VI, Roma, 19 marzo 1983, Roma, AVE, 1983
M. STICCO, Una donna fra due secoli. Armida Barelli, Milano, Edizioni Opera della regalità, 1983

Redazione e revisione:
Ferrantin Simona, 2016/04/18, prima redazione
Gurgo Maria Idria, 20 aprile 2016, revisione
Malfatti Stefano, 2020/12/16, integrazione successiva
Santolamazza Rossella, SIUSA nazionale, 2020/12/16, supervisione della scheda


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