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Carretto Carlo

Alessandria 1910 apr. 2 - Spello (Perugia) 1988 ott. 4

presidente della Gioventù italiana di Azione cattolica, 1946 - 1952
vice-presidente della Fédération internationale de la jeunesse catholique, 1948 - 1953
piccolo fratello di Charles de Foucauld, 1954 - 1988

Intestazioni:
Carretto, Carlo, insegnante e scrittore (Alessandria 1910 - Spello 1988), SIUSA

Nato ad Alessandria il 2 aprile 1910, Carlo Carretto cresce in una famiglia animata da una solida religiosità. Dopo aver conseguito la laurea alla Facoltà di Filosofia e Pedagogia dell'Università di Torino, prosegue nell'insegnamento alle scuole elementari, che ha iniziato nel corso degli studi. Nel capoluogo piemontese, vive l'esperienza di un oratorio salesiano, entrando poi nell'Azione cattolica su invito di Luigi Gedda. Nel 1933 Carretto è nominato delegato per la stampa della Gioventù italiana di Azione cattolica di Torino, quindi nel 1936 ne assume la vice-presidenza, per poi essere designato alla guida dell'associazione locale nel 1937. A partire dal 1936, è anche cooptato nel Consiglio superiore della GIAC.
Nel 1940, dopo aver vinto il concorso per direttore didattico, è assegnato alla sede di Bono, in Sardegna. In seguito a contrasti con gli esponenti locali del regime fascista, è inviato come confinato a Isili e poi rimandato in Piemonte, dove può riprendere la professione, fino alla radiazione dall'albo per essersi rifiutato di aderire alla Repubblica sociale italiana. Con l'avvento della Repubblica di Salò, è incaricato di reggere le fila della GIAC del Nord-Italia.
Alla fine della guerra, Carretto è chiamato da Gedda a Roma, per organizzare l'Associazione nazionale maestri cattolici. Nel 1946 è, quindi, nominato presidente centrale della GIAC. Negli anni della presidenza della GIAC, diviene un punto di riferimento autorevole nell'Azione cattolica, girando in lungo e in largo la nazione per tenere conferenze, discorsi e comizi. Alla sua iniziativa si debbono anche la fondazione della Gioventù rurale, come specializzazione orizzontale della GIAC, del Centro turistico giovanile, come opera dipendente dell'Azione cattolica, e del Bureau international de la juenesse catholique, di cui diviene prima vice-presidente e poi presidente, come forma di collegamento tra le associazioni giovanili di Azione cattolica di tutto il mondo. Nel 1952, in seguito alla diversità di vedute sulle forme d'apostolato ma anche di impegno politico del mondo cattolico propugnate da Gedda, è indotto a dimettersi dall'incarico, iniziando una laboriosa e sofferta ricerca personale che lo porta alla scelta di entrare nella congregazione religiosa dei Piccoli fratelli di Gesù ispirata al carisma di Charles de Foucauld.
Nel 1954 parte per l'Algeria, dove entra nel noviziato di El Abiodh, conducendo una vita eremitica nel Sahara, all'insegna di una profonda esperienza di vita interiore, nel silenzio e nel lavoro, testimoniata in un volume successivo di straordinario successo: Lettere dal deserto. La stessa esperienza alimenta anche tutta la sua vita successiva, affinata dalle acquisizioni del Concilio Vaticano II, di cui coglie subito la portata. Nel 1965 approda a Spello, per iniziare una nuova Fraternità di preghiera, che si apre all'accoglienza di quanti - credenti e non - desiderano trascorrere un periodo di riflessione e di ricerca, vissuto nella preghiera, nel lavoro manuale e nello scambio di esperienze. Al convento in cui la Fraternità risiede, si aggiungono diverse case di campagna sparse sul monte Subasio, che sono trasformate in eremitaggi, per accogliere il numero crescente soprattutto di giovani che negli anni del post-concilio cercano un'esperienza forte di vita spirituale.
Carretto si inserisce, con interventi e prese di posizione, nei fermenti che animano la Chiesa italiana negli anni del post-concilio.
Durante questa stagione, Carretto continua la sua attività di scrittore, iniziata negli anni giovanili in Azione cattolica, quando ha dato alle stampe, tra le altre fatiche editoriali, Incontro al domani (1943), La grande chiamata (1947), Verrai anche tu (1948) e soprattutto Famiglia, piccola Chiesa (1949), tutti pubblicati dall'AVE. Tra i volumi che escono, incontrando le attese di milioni di lettori di tutto il mondo per le diverse traduzioni promosse, si segnalano: Il deserto nella città (1978), L'utopia che ha il potere di salvarti (1979), Beata tu che hai creduto (1980), Ho cercato e ho trovato (1983), Perché Signore? (1985), Un cammino senza fine (1986), E Dio vide che era cosa buona (1988). Carretto muore nel suo eremo di San Girolamo, a Spello, il 4 ottobre 1988, festa di san Francesco d'Assisi, del quale è stato appassionato biografo.


Soggetti produttori:
Anonima veritas editrice - AVE, collegato
Braun Ernesto, collegato
Fédération internationale de la jeunesse catholique, collegato
Gedda Luigi, collegato
Gioventù italiana di Azione cattolica, collegato
Gruppo dirigente della Gioventù italiana di Azione cattolica, collegato
Movimento maestri di Azione cattolica, collegato
Tardini Paolo, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Carretto Carlo (fondo)


Redazione e revisione:
Ferrantin Simona, 2016/04/18, prima redazione
Gurgo Maria Idria, 20 aprile 2016, revisione


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