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Palla Fidia

Pietrasanta (Lucca) 1894 ott. 22 - Maggiano (Lucca) 1944 ott. 7

Scultore

Intestazioni:
Palla, Fidia, scultore, (Pietrasanta 1894 - Maggiano 1944), SIUSA

Fidia Palla nasce a Pietrasanta il 22 ottobre 1894 da Ferdinando e Ida Cosetti e cresce assieme ai due fratelli di età maggiore, Glauco e Spartaco ed alle quattro sorelle Ione, Fedora, Fortunata e Euterpe frequentando fin da bambino il laboratorio di lavorazione del marmo di famiglia. Il padre aveva fondato nel 1868 la ditta "Ferdinando Palla" che ben presto era divenuta una delle realtà artigiane più importanti di Pietrasanta e la cui produzione, negli anni '20 del novecento, sarebbe arrivata a comprendere anche sculture in marmo a carattere essenzialmente religioso destinate ad essere esportate in America. Iniziato dunque alla scultura fin dall'infanzia, nel 1905 Fidia si iscrive all'Istituto di Belle Arti della città natale, di cui il padre a partire dal 1904 fino al 1918 sarà direttore, dove segue gli insegnamenti, tra gli altri, degli scultori Antonio Bozzano e Giacomo Zilocchi e del pittore Giuseppe Viner. Sono di questi anni i primi riconoscimenti nei concorsi scolastici dedicati alle sezioni di Architettura e Figura e probabilmente anche i primi profondi contrasti con il padre. Nel 1914 viene chiamato alle armi con il ruolo di telegrafista, ma già l'anno successivo ha inizio una serie di licenze straordinarie che culminano nei primi mesi del 1918 con il congedo in quanto, come risulta dal foglio matricola, inadatto alle fatiche della guerra. Il provvedimento subisce tuttavia una repentina revisione, caldeggiata probabilmente dal padre, e Fidia viene inviato per sei mesi in territorio di guerra; esperienza che lo segna profondamente. Nel 1919, contro la volontà paterna, sposa Alessandra Pesetti detta "Sandrina" da cui, tra il 1921 ed il 1924, nasceranno i tre figli Ida, Maria Mirella e Ferdinando Mario. Il 1921 è anche l'anno della partecipazione al Concorso per il Monumento ai caduti della patria indetto dal comune di Viareggio, vinto da Lorenzo Viani e Domenico Rambelli, con il bozzetto intitolato "La luce", a cui la giuria riserva una menzione speciale. Il taglio estremamente classicheggiante dell'opera e la partecipazione con il solo cognome, tuttavia i documenti sembrano accertarne l'attribuzione a Fidia, consolidano l'idea di una forte influenza del padre Ferdinando, che, secondo la memoria familiare, avrebbe determinato anche il mancato completamento, la distruzione o l'oblio di tutte le opere dello scultore pietrasantino, benchè pare riscuotessero molto successo tra i visitatori,spesso stranieri, del laboratorio di famiglia. el 1924, con richiesta certificata dal Sindaco di Pietrasanta al Prefetto di Lucca, Fidia Palla viene internato nel vicino Ospedale Psichiatrico di Maggiano, a causa, secondo i documenti, di attacchi di delirio persecutorio che lo avrebbero reso ormai pericoloso, dove muore il 7 ottobre del 1944

Complessi archivistici prodotti:
Palla Fidia (fondo)


Bibliografia:
"Una Storia vera. Disegni e Lettere di Fidia Palla (1894-1944)" a cura di Giulia Talini, catalogo della mostra tenutasi a Pietrasanta dal 7 febbraio al 1 marzo 2015

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, 2018/4, revisione
Macchi Laura, 2017/09, prima redazione
Morotti Laura, 2017/09, revisione


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