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Orsolini Cencelli Valentino

Magliano Sabina (Rieti) 1898 feb. 7 - Roma 1971 mag. 22

Politico
Agronomo

Intestazioni:
Orsolini Cencelli, Valentino, politico, agronomo, (Magliano Sabina 1898 - Roma 1971), SIUSA

Nel 1921 si laureò in Giurisprudenza presso l'Università di Roma con una tesi sulla legge elettorale proporzionale. Nello stesso anno diventò consigliere provinciale dell'Umbria per il circondario di Rieti per conto del Partito nazionale fascista, prese parte ai Fasci di combattimento e guidò le azioni squadristiche in Umbria e in Sabina.
L'anno successivo partecipò alla marcia su Roma in qualità di comandante della centuria degli squadristi della Sabina, avanguardia della colonna umbro-marchigiana.
Entrato in Parlamento come deputato nel 1924 vi rimase fino al 1939 per tre legislature a partire dalla XXVII.
Ricoprì incarichi importanti nell'amministrazione, fra i quali ricordiamo quelli del settore agrario: presidente della sezione agricolo-forestale del Consiglio provinciale dell'economia di Rieti, promotore e primo presidente del Consorzio d'irrigazione della media valle del Tevere e membro della Commissione per lo studio della carta della mezzadria italiana.
L'opera che lo assorbì maggiormente fu la la nomina, il 15 settembre 1929, a commissario del governo all'Opera nazionale per i combattenti - ONC. Vi rimase fino al marzo 1935. Riportò l'ente all'efficienza amministrativa e riuscì, attraverso la bonifica di vaste terre paludose, a valorizzare il territorio e rigenerare l'economia. Operò per la bonifica dell'Agro Pontino e realizzò le prime "città nuove": Littoria nel 1932, Sabaudia nel 1934 e Pontinia nel 1935.
Escluso dalle cariche esecutive, si dedicò alle aziende di famiglia, dedite sopratutto alla pastorizia.
Con la fine del fascismo e le successive vicissitudini che portarono l'Italia a diventare una Repubblica fu arrestato e passò periodi di detenzione e contumacia. Ebbe anche una condanna a morte ma fu prosciolto il 12 novembre 1946 dalla Corte d'appello di Roma. Si ritirò quindi nell'azienda agricola familiare già teatro di sperimentazioni colturali particolarmente significative e attiva nello sviluppo del settore primario.
Tra i suoi scritti ricordiamo: Le Paludi Pontine (1934), Padula 1944-1945: diario di un prigioniero politico (ed. 2000).


Complessi archivistici prodotti:
Orsolini Cencelli Valentino (fondo)


Redazione e revisione:
Cardillo Marta, 2017/10/16, prima redazione


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