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Comune di Manduria

Sede: Manduria (Taranto)
Date di esistenza: 1806 -

Intestazioni:
Comune di Manduria, Manduria (Taranto), 1806 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Universitas di Manduria, 1789 - 1806
Castelnuovo, 1090 - 1789
Casalnuovo, 1090 - 1789

Manduria fu una delle più importanti cittadine della "Dodecapoli" messapica. Distrutta nel 977 da Schiavoni, Agareni e Mori provenienti dall'Africa, fu riedificata nel 1090 ad opera di Ruggero I d'Altavilla che le impose il nome di Casalnuovo o, secondo altre fonti, Castelnuovo. Nel 1294 il feudo fu aggregato al principato di Taranto retto da Filippo II d'Angiò, cui successero alla metà del XIV sec. prima Raimondo del Balzo Orsini e successivamente la moglie Maria d'Enghien; quest'ultima vide usurpati i suoi diritti sul principato dalla regina Giovanna II, che concesse numerosi privilegi al feudo di Casalnuovo per ricompensarlo della rinuncia alle rendite percepite dalle saline. Nella seconda metà del XIV sec. il principato fu riconquistato dal casato dei del Balzo Orsini nella persona di Giovanni Antonio, che lo unì alla contea di Lecce. Estinta la linea Orsini nel 1463, tutti i possedimenti furono acquisiti dal re di Napoli Alfonso I d'Aragona, che concesse il feudo di Casalnuovo alla regina Giovanna III moglie di Federico I. Dal 1522 al 1560 il feudo appartenne, insieme alla terra di Francavilla, ai marchesi di Oria Bonifacio e, dopo una breve reggenza da parte di un delegato ed economo provvisorio del Regno di Napoli, fu acquistato dall'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, nel cui nome amministrò Girolamo Maggiolino. Nel 1568 il marchesato di Oria insieme al feudo di Casalnuovo furono venduti all'arcivescovo Giovanni Battista Castaneo, passando in breve tempo a Roberto Gornesio de Silva e a Filippo Spinola. Nel 1572 gli stessi possedimenti furono acquistati per 140000 ducati dal genovese Davide Imperiali, che ottenne l'annullamento nel contratto della clausola "de retrovendendo" - ossia il diritto da parte del re di Napoli di riscattare e rivendere i territori - garantendo in tal modo una maggiore stabilità nelle successioni. Nel 1587 i possedimenti furono ereditati da Michele Imperiali, cui successe nel 1664 il primogenito Andrea grazie al quale il feudo di Casalnuovo acquisì altri privilegi sugli usi civici concessi dal vicerè di Napoli. Nel 1738 l'ultimo discendente del casato, Michele Junior, fu investito dei diritti sul territorio comprendente i feudi di Oria, Francavilla, Casalnuovo, Uggiano Montefusco, Avetrana, Mutunato, Massafra, Carovigno e Serranova. Nel 1782 i possedimenti furono acquistati dai marchesi di Latiano; l'università di Casalnuovo fu allora governata da una giunta allodiale e successivamente dall'Intendenza dei reali allodii per mezzo di un governatore, fino a quando fu compresa nel regno borbonico nel 1786. Il 14 novembre 1789 il re Ferdinando IV, su formale richiesta degli abitanti dell'università, sancì con proprio decreto il ritorno all'originario nome messapico di "Manduria". In quegli anni l'università era denominata "terra in provincia di Otranto, in diocesi di Oria" (L. Giustiniani, "Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli" [Napoli, Vincenzo Manfredi, poi Stamperia di Giovanni de Bonis, 1797-1816], rist. anast. Bologna, Forni, 1969-1971, vo. V, p. 337).
A seguito del riordino amministrativo del Regno di Napoli disposto con legge 8 agosto 1806 n. 132, furono istituite tredici province ripartite in distretti, nell'ambito dei quali furono collocati i comuni. Con decreto 4 maggio 1811 n. 922, disposto da Giuseppe Napoleone per fissare la nuova circoscrizione delle province del Regno, il comune di Manduria, cui fu aggregata la frazione di Uggiano Montefusco, divenne sede di circondario nel distretto di Taranto, all'interno della provincia di Terra d'Otranto. Nel successivo decreto del Regno delle due Sicilie 1 maggio 1816 n. 360 il comune era annoverato con la stessa circoscrizione amministrativa e contava 5072 abitanti, mentre con la frazione di Uggiano Montefusco giungeva complessivamente a 5552 abitanti. La riforma delle magistrature e degli organi di governo avviata dalla legge 8 agosto 1806 n. 132 fu sostanzialmente riconfermata dopo la restaurazione borbonica con la legge del Regno delle due Sicilie 12 dicembre 1816 n. 570. L'operato degli organi amministrativi del comune di Manduria era sottoposto allo stretto controllo dell'intendente della provincia di Terra d'Otranto sotto gli ordini del ministro dell'Interno; con poteri più circoscritti, l'attività di vigilanza era esercitata anche dal sottointendente del distretto di Taranto.
Il 14 febbraio 1895 il re Umberto I con proprio decreto concesse al Comune di Manduria il titolo di città.
Con decreto del Regno d'Italia 2 settembre 1923 n. 1911 fu istituita la provincia di Taranto cui furono annessi tutti i comuni fino ad allora inclusi nell'omonimo distretto, tra i quali il Comune di Manduria.
In seguito all'adozione dell'ordinamento comunale fascista disposta, per i comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, con legge 4 febbraio 1926 n. 237, estesa a tutti i comuni con legge 3 settembre 1926 n. 1910, il comune di Manduria fu amministrato da un podestà di nomina regia che ereditava le competenze esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco. Con la caduta del fascismo e l'emanazione del regio decreto legge 4 aprile 1944 n. 111, presso il Comune di Manduria furono ripristinati gli organi del sindaco e della giunta riservandone la nomina al prefetto della provincia di Taranto; ai sensi del decreto legislativo luogotenenziale 7 gennaio 1946 n. 1 si insediò anche il consiglio comunale e fu ristabilito il sistema elettivo e di nomina dei tre organi vigente prima del 1926.
Nel 1991 la popolazione residente nel Comune di Manduria ammontava a 31453 abitanti (censimento 1991).


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Ente nazionale assistenza orfani lavoratori italiani - ENAOLI di Manduria, predecessore
Universitas di Manduria, predecessore

Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Regno di Napoli, 1806 - 1815

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Manduria (fondo)
Ente nazionale assistenza orfani lavoratori italiani - ENAOLI di Manduria (fondo)
Stato civile del Comune di Manduria (fondo)


Bibliografia:
N. PALUMBO, "Nobilitas mandurina. Il parco archeologico. Il titolo di città. Stemmi e documenti vari", Manduria, Tipografia Centrale, 2004.
F. ASSANTE, 'Città e campagne nella Puglia del secolo XIX', in 'Quaderni Internazionali di Storia Economica e Sociale', Genève, Librairie Droz, 1975., 338
G. MARTUCCI, "Carte topografiche di Francavilla, Oria e Casalnuovo del 1643 e documenti cartografici del Principato Imperiali del sec. XVII", Francavilla Fontana, Società editrice francavillese, 1986.
M. GRECO, "Manduria nel Risorgimento (1793-1860): con documenti in gran parte inediti", Manduria, La tipografica manduriana, 1961.
F. F. SCHIAVONI - M. ANNOSCIA, "Tra i segni di tanta vita e di tanta storia... Manduria in immagini e documenti fra 800 e 900", Manduria, Grafica Tiemme, 1994.
W. OCCHIALINI, "Stampa e società: Manduria nel primo Novecento", Brindisi, Amici della A. De Leo, 1993.
A. PASANISI, "Civiltà del Settecento a Manduria: economia e società", Manduria, P. Lacaita, 1992.
G. JACOVELLI, "Manduria nel Cinquecento", Galatina, M. Congedo, 1974.
L. TARENTINI, "Cenni storici di Manduria antica, Casalnuovo, Manduria restituita" [Cosenza, La Veloce, 1931], rist. anast. Manduria, A. Marzo, 1984.
L. GIUSTINIANI, "Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli" [Napoli, Vincenzo Manfredi, poi Stamperia di Giovanni de Bonis, 1797-1816], rist. anast. Bologna, Forni, 1969-1971, 13 voll.

Redazione e revisione:
Lucchi Laura Annalisa - direzione lavori Giuseppe Gentile, 2005/04/04, rielaborazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2015/07/08, supervisione della scheda


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