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Parrocchia di S. Fedele in Como

Sede: Como
Date di esistenza: sec. XVI - 1989

Intestazioni:
Parrocchia di S. Fedele, Como, sec. XVI -, SIUSA

Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di San Fedele è attestata fin dalla fine del XIII secolo. La parrocchia di San Fedele di Como è citata in un atto di locazione del notaio Giovanni Zobio del 13 settembre 1446, unitamente all'annesso capitolo. Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi, compaiono il "prepositus" e sette canonici della chiesa collegiata di San Fedele di Como. San Fedele è attestata certamente come parrocchia negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo nella città di Como; il numero di parrocchiani era di 1602 di cui 801 comunicati, entro dei confini della città, e di 385 di cui 223 comunicati all'esterno. Nel compendio delle croniche del clero della diocesi di Como risalente al 1619 la chiesa collegiata di San Fedele, con "dignità di prepositura e sette prebende canonicali", figurava tra le parrocchie della città di Como. Nel 1651 la parrocchia di San Fedele, citata come "collegiata cum praeposito", compariva tra le parrocchie cittadine. Nel 1765, durante la visita del vescovo Giambattista Mugiasca nella città di Como, nella chiesa collegiata di San Fedele erano istituite la confraternita, senza abito, di San Giovanni decollato sotto il titolo della Purificazione di Maria Vergine; il sodalizio del Santissimo Sacramento, eretto con autorità ordinaria dal vescovo Giovan Battista Albrici Pellegrini, come risultava da lettere patenti del 15 giugno 1762; nella chiesa di San Pietro in Atrio figurava la confraternita della Sacra Stigmate di San Francesco, eretta con autorità ordinaria e aggregata all'omonima arciconfraternita di Roma il 23 marzo 1714; nella chiesa di San Giovanni Battista in Atrio erano istituiti l'omonimo sodalizio, eretto con autorità ordinaria e aggregato nel 1610 all'arciconfraternita del Confalone di Roma, e la confraternita della Beata Vergine del Confalone. Entro i confini della parrocchia di San Fedele esistevano la chiese di San Giovanni in Atrio e di San Pietro in Atrio. Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, la collegiata di San Fedele "con capitolo composto dal prevosto, prima ed unica dignità" aveva redditi dalla prebenda prepositurale per lire 1219; da emolumenti di stola per lire 90; dal beneficio "de' quattro coronati" per lire 52; dal beneficio di San Pancrazio per lire 50. Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la prepositura di San Fedele di Como possedeva fondi per 342.23 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1156. Nel 1788 la collegiata di San Fedele, compresa nella città di Como, era composta dal prevosto e nove canonici. Entro i confini della parrocchia esistevano le chiese del Gesù e di San Sisto. Verso la fine del XVIII secolo la parrocchia di San Fedele, citata come prepositura collegiata, con annesse le soppresse chiese prepositurali di San Sisto e di San Benedetto, risultava compresa tra le parrocchie cittadine. In base al decreto 22 giugno 1805 sulla riunione delle parrocchie nelle venti città principali del regno d'Italia la parrocchia di San Fedele fu conservata "senza riunione di altre parrocchie". Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816, la parrocchia di San Fedele risultava elencata tra le parrocchie cittadine comprese nella "pieve detta urbana". Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari nella città di Como, la rendita netta del beneficio prepositurale di San Fedele martire assommava a lire 2590.03; esisteva inoltre un beneficio vicariale con rendita in quell'anno di lire 564.42 e un beneficio coadiutorale con rendita di lire 661.34. Entro i confini della parrocchia di San Fedele martire esisteva la chiesa del Gesù. Nella parrocchiale era istituita la confraternita maschile e femminile del Santissimo Sacramento, eretta da papa Paolo V. Il numero dei parrocchiani era di 3127. La parrocchia era di nomina vescovile. Nel 1904, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo nella città di Como, i parrocchiani erano 4000 circa. Nel territorio parrocchiale esistevano la chiesa filiare di Sant'Amanzio o del Gesù, a partire da quell'anno officiata dai missionari lazzaristi di San Vincenzo de' Paoli, e l'oratorio annesso al monastero delle religiose canossiane. Nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, istituita da Paolo V. La parrocchia era di nomina vescovile e risultava compresa tra le parrocchie urbane. Dal 1938 la parrocchia di San Fedele di Como è stata compresa nel vicariato orientale di Como, fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale I di Como e al vicariato di Como; con decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato A di Como centro.

Notizie tratte da: "Civita, Le istituzione storiche del territorio lombardo, le istituzioni ecclesiastiche - XIII - XX secolo, Diocesi di Milano", Regione Lombardia, Culture, Identità ed Autonomie della Lombardia, Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di scienze storiche e geografiche "Carlo M. Cipolla", Arcidiocesi di Milano, Archivio storico diocesano, Milano, marzo 2002.

Condizione giuridica:
enti di culto

Profili istituzionali collegati:
Parrocchia, sec. XII -

Complessi archivistici prodotti:
Parrocchia di S. Fedele in Como (fondo)


Bibliografia:
Beniamino Fargnoli, I monumenti religiosi comaschi. Romanico - gotico - rinascimentale, Milano, Accademia di Bella Arti "Aldo Galli", 1995
Saverio Xeres, Una fede, una storia: fatti e personaggi della Chiesa di Como illustrati nel tempo, [Como], Editoriale lombarda, [1986]
Giuseppe Rocchi, Como e la basilica di San Fedele nella storia del medioevo, Milano, 1973, Scuole Grafiche Pavoniane Artigianelli

Redazione e revisione:
Doneda Cristina, 2005/03/16, prima redazione


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