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Parrocchia di San Nicola di Adelfia - Montrone

Sede: Adelfia (Bari)
Date di esistenza: sec. XV -

Intestazioni:
Parrocchia di San Nicola di Adelfia - Montrone, Adelfia (Bari), sec. XV -, SIUSA
Parrocchia di San Nicola di Montrone, Montrone (Bari), sec. XV - 1928, SIUSA

Altre denominazioni:
Parrocchia di San Nicola di Montrone, XV - 1928

La parrocchia di San Nicola di Adelfia (fino al 1928 comune di Montrone) ebbe sede fino al 1726 nell'antica cappella di Santa Maria del Principio. Il 23 marzo dello stesso anno fu trasferita nell'attuale chiesa, intitolata a S.Nicola di Bari, la cui costruzione fu ultimata nel 1726 sotto l'arcivescovado di Muzio Gaeta.
Dalle "relationes ad limina" degli arcivescovi baresi nel corso del XVIII secolo risulta che la chiesa era servita da un clero ricettizio il cui numero crebbe nel corso del secolo. Si passò infatti, dai 16 canonici del 1702 ai 28 sacerdoti (cui si aggiungevano 10 novizi e chierici) del 1754. L'arciprete curato poteva essere rimosso dall'incarico dall'arcivescovo. Tutti i canonici servivano la chiesa senza tuttavia l'onere del coro. I sacerdoti partecipavano alla massa comune, divisa in porzioni assegnate annualmente e sulle quali grava il peso delle messe beneficiali.
Nel 1774 l'arcivescovo Adelelmo Gennaro Pignatelli registrò una diminuzione nel numero dei componenti del capitolo della chiesa ricettizia: il capitolo risultava costituito da venti ecclesiastici e da un numero imprecisato di chierici e novizi. Nel XIX secolo, a seguito del piano approvato il 5 novembre del 1825, il clero fu ulteriormente ridotto a otto partecipanti, di cui due godevano di porzioni maggiori e sei di porzioni minori. Tutti coadiuvavano l'arciprete nella cura delle anime. L'11 febbraio 1816 il clero ricettizio fu decorato di rocchetto e mozzetta con breve pontificio; il regio placito del 15 novembre concesse anche le altre insegne canonicali. Dalla seconda metà del secolo e a seguito delle leggi di soppressione dell'asse ecclesiastico, per la parrocchia ex ricettizia è stabilita da parte del Fondo del culto una quota complessiva di lire 850, suddivisa in due parti uguali di lire 425 derivanti l'una dalla rendita dei beni mobili e l'altra da quella dei beni immobili, costituita in massima parte da fondi rustici. Al parroco è assegnata in usufrutto una congrua di lire 637, derivante dalle rendite dei beni stralciati dalla massa capitolare incamerata dal Fondo. Tutti i partecipanti dell'ex ricettizia usufruiscono vita natural durante di un assegno vitalizio di lire 200 (R. CATACCHIO).


Condizione giuridica:
enti di culto

Tipologia del soggetto produttore:
ente e associazione della chiesa cattolica

Profili istituzionali collegati:
Parrocchia, sec. XII -

Complessi archivistici prodotti:
Parrocchia di San Nicola di Adelfia - Montrone (fondo)


Bibliografia:
"Altre fonti edite e inedite, conservate a Bari e altrove", in "Le fonti archivistiche. Per la storia della Chiesa di Bari", a cura di S. PALESE, Bari, 1985.
N. MILANO, "Le chiese della diocesi di Bari", Bari, 1982.
M. GARRUBA, 'Serie critica de' sacri pastori baresi', Bari, Tip. Cannone, 1844.
S. PALESE, "La parrocchia a Bari tra metà Ottocento e metà Novecento", in "Problemi di storia della Chiesa", Roma, 1988.

Redazione e revisione:
Bernardi Francesco Antonio - direzione lavori Rosalba Catacchio, 2005/05/27, prima redazione
D'Angella Rosanna, 2015/07/13, revisione
Pontrelli Maria Pia, 2015/07/13, supervisione della scheda


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