Sede: Gratteri (Palermo)
Date di esistenza: 1812 - , E' presente documentazione più antica, risalente al 1622.
Intestazioni:
Comune di Gratteri, Gratteri (Palermo), 1622 -, SIUSA
Il territorio di Gratteri, adagiato sul versante settentrionale del pizzo Dìpilo, presenta testimonianze di insediamenti umani fin dalla preistoria. Si ha inoltre notizia tramite la toponomastica, della dominazione araba nel territorio. Il toponimo Gratteri rimane però incerto. Il territorio di Gratteri, posto al confine tra la Val Demone e la Val di Mazara, crocevia quindi della tradizione bizantina e di quella latina, fu caratterizzato fortemente in senso religioso da parte dei conquistatori normanni. Il primo signore di Gratteri sembra sia stato un Guglielmo, di cui si ha memoria in un diploma del 1112 della contessa Adelasia, successivamente la signoria fu detenuta dai signori di Monforte, sino a quando nel 1250 Manfredi, figlio di Federico II attribuisce per disposizione testamentaria il territorio di Gratteri alla chiesa metropolitana di Palermo. Dal medioevo sino al 1832 Gratteri fu dominio dei Ventimiglia, signori di Geraci e poi di Collesano, che vi esercitavano il mero e misto impero; successivamente a questi subentrarono le famiglie Monroj e infine gli Stagno d'Alcontres, di cui gli ultimi eredi smembrarono i possedimenti vendendoli a privati.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Gratteri (fondo)
Stato civile del Comune di Gratteri (fondo)
Bibliografia:
V. AMICO, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino Di Marzo, vol. I, Palermo, Tipografia di Pietro Morvillo, 1856, pp. 544-545
Redazione e revisione:
Orifici Aurora - Direzione lavori Romano, prima redazione