fondo
First and last date: 1730 - 1784
Consistence: Number of items 7000
Archival history: Nel 1750 padre Martini ottenne da Benedetto XIV che alla sua scomparsa la sua raccolta, conservata presso il convento di san Francesco in Bologna, fosse preservata nella sua integrità. Dopo la sua morte l'allievo padre Stanislao Mattei riuscì a sottrarla alla confisca dei beni seguita alla soppressione delle corporazioni religiose durante la dominazione napoleonica. Dal Mattei la collezione fu donata nel 1827 al Liceo musicale di Bologna, in cui Mattei oltre che all'insegnamento si dedicò alla cura dell'archivio. Al momento della trasformazione del liceo in conservatorio statale negli anni Quaranta del Novecento, la raccolta confluì nel Museo civico bibliografico musicale.
L'epistolario di padre Martini è stato quasi interamente digiitalizzato. L'opera strumentale di Martini raccolta da padre Mattei, nel Museo quasi totalmente conservata (una minima parte si trova presso le biblioteche di S. Francesco di Bologna, comunale di Assisi, civica biblioteca «A. Mai» di Bergamo, Haberl Musikbibliothek di Regensburg) è in gran parte ancora inedita e ineseguita.
Nel 2006 è iniziato, grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, un progetto pluriennale che prevede la trascrizione ed edizione critica del materiale musicale, l'esecuzione pubblica e l'incisione discografica delle composizioni: concerti, sinfonie e musica da camera.
Description: Il complesso documentario di padre Martini comprende sostanzialmente il carteggio e i manoscritti delle sue composizioni.
Circa 6000 sono le lettere inviate da quasi 1000 corrispondenti: colleghi o allievi (tra cui J.Fr. Agricola, M. Gerbert, P. Locatelli, Fr.W. Marpurg, J.J. Quantz, J.-Ph. Rameau, A. Soler, G. Tartini) e eminenti personalità politiche e culturali del tempo, tra cui Anna Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel moglie di Ernesto Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach, Carlo Teodoro di Baviera, Federico II di Prussia, Ferdinando IV delle due Sicilie, Maria Antonia Walpurgis, Metastasio, L.A. Muratori e G. Tiraboschi; circa 600 sono le minute di risposta.
Da segnalare la ricchissima collezione libraria, suddivisa nelle sezioni di teoria musicale, musica pratica e libretti d'opera, sia per la completezza di alcune sezioni, sia per i repertori bibliografici di cui è dotata.
Completano il lascito di Martini i ritratti di musicisti, oltre 200 tele, che il Martini voleva utilizzare per l'ultimo tomo della sua «Storia della musica», mai dato alle stampe, che avrebbe dovuto contenere le biografie dei più insigni musicisti. Nella raccolta figurano numerosi ritratti di colleghi e allievi, richiesti personalmente dal Martini, o di musicisti scomparsi prima del Settecento di cui commissionava la tela traendo spunto dalle incisioni dei frontespizi delle opere a stampa da lui possedute. Nonostante l'interesse più per la verosimiglianza dell'aspetto fisionomico che per la qualità, notevole nel complesso il valore della collezione di cui si segnalano il ritratto degli allievi Bach e Mozart, di Burney, copia da J. Reynolds, di Carlo Broschi detto Farinelli, e il ritratto di Gluck, copia veneziana di un ritratto del 1756, uno dei due soli dipinti a noi conosciuti che effigiano il musicista
Web sites:
Museo e biblioteca della musica. Carteggi on line - Si tratta della digitalizzazione delle lettere di padre Martini.
Museo e biblioteca della musica. Catalogo Gaspari on line
Museo e biblioteca della musica. Iconoteca on line
The documents were created by:
Martini Giambattista
The documents are kept by:
Comune di Bologna. Museo internazionale e biblioteca della musica
Bibliography:
E. COLOMBO, Edizioni dalla Volpe presso la Biblioteca musicale «G. B. Martini» di Bologna, in «L'Archiginnasio», n. LXXVI, Bologna, 1981, pp. 65-77
Padre Martini’s collection of letters in the Civico Museo Bibliografico Musicale in Bologna. An annotated index, a cura di A. SCHNOEBELEN, New York, Pendragon Press, 1979, (Museo e biblioteca della musica. Epistolario martiniano: Indice dei nomi citati on line)
Editing and review:
Menghi Sartorio Barbara**, 2011/11/27, prima redazione