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Comune di Gravina in Puglia

Sede: Gravina in Puglia (Bari)
Date di esistenza: 1806 -

Intestazioni:
Comune di Gravina in Puglia, Gravina in Puglia (Bari), 1863 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Comune di Gravina, 1806 - 1863

LORENZO GIUSTINIANI nel «Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli» indica come non «abbiamo niuno monumento per accertare l'epoca della sua fondazione, né può asserirsi su qual'altra antica città ebbe forse a surgere. Comunque sia però da più secoli vanta la cattedra vescovile, solo è da notarsi, che tutta la diocesi consiste nella sola città ed in un villaggio appellato Poggio Ursino. In oggi il numero dei suoi naturali ascende a circa 8000. La tassa del 1532 fu di fuochi 2245, del 1545 di 1761, del 1561 di 1864, del 1595 di 2734, del 1648 dello stesso numero e del 1669 di 1916, avendo sofferta questa sensibile mancanza a cagione della pestilenza; nel 1737 la tassa non sorpassò il numero di 1516 fuochi. Fin dai tempi normanni il Contado di Gravina fu molto rispettabile, il quale lo avea Gilberto essendo feudo di VIII militi e tutto il Contado di XX, componendo Spinazzola di IV, Florenzia di altri IV, e Potignano similmente di IV, egli avea ancora XVII suffeudatarj. Sotto Carlo I d'Angiò l'ebbe Giovanni di Monteforte conte di Squillace e di Montescaglioso. Sotto Giovanna I si possedea da Maria di Durazzo sua sorella. La regina Giovanna II creò conte di questa città Francesco Orsini, la cui famiglia tuttavia la possiede col titolo di Ducato. Pietro Orsini principe di Solfora la comprò nel 1488». (Napoli, presso Vincenzo Manfredi [et al.], 1797-1816, t. V, pp. 107-114).
Con la 'Legge che determina i distretti del regno' n. 272 dell'8 dicembre 1806 Gravina fu assegnata al distretto, e quindi alla sottointendenza di Altamura, nella Provincia di Terra di Bari, con capitale Bari.
A seguito del riassetto amministrativo delle province napoletane, determinato con R.D. del Regno di Napoli n.922 del 4 maggio 1811, Gravina risulta essere con Poggiorsini, comune del circondario di Gravina, del distretto di Altamura.
L'assetto amministrativo fu poi confermato dalla 'Legge portante la circoscrizione amministrativa del regno di Napoli' n. 360 dell'1 maggio 1816.
Il Comune muta la sua denominazione in quella attuale di Gravina in Puglia con il decreto n. 1196 del 4 gennaio 1863.

I dati demografici, successivi all'unificazione d'Italia, possono essere così sintetizzati (Fonte Istat):
nel 1861: 13902 abitanti; anno 1871: 14139 ab.; anno 1881: 16551 ab.; anno 1901: 18197 ab.; anno 1911: 19665 ab.; anno 1921: 20874 ab.; anno 1931: 19768 ab.; anno 1936: 22179 ab.; anno 1951: 28676 ab.; anno 1961: 31977 ab.; anno 1971: 32299 ab.; anno 1981: 36226 ab.; anno 1991: 39261 ab.; anno 2001: 42154 ab.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Universitas di Gravina, predecessore

Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Regno di Napoli, 1806 - 1815

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Gravina in Puglia (fondo)
Stato civile del Comune di Gravina in Puglia (fondo)


Bibliografia:
"Maximus. Dizionario enciclopedico", Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1993.
L. GIUSTINIANI, "Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli", V, Bologna, Forni Editore, 1969.
D. NARDONE, 'Notizie storiche sulla città di Gravina dalle sue origini all'Unità italiana (455-1870)'
D. NARDONE, 'Notizie storiche sulla città di Gravina dalle sue origini all'unità italiana', a c. di F. RAGUSO e M. D'AGOSTINO, Modugno, Pubblicità & Stampa, 1990.
M. D'AGOSTINO, 'Le fonti storiche degli archivi di Gravina', in 'Istituzioni, uomini, cultura. Vedi Gravina itinerario IV', a cura di F. RAGUSO e M. D'AGOSTINO, Bari, 1989.
F. RAGUSO - M. D'AGOSTINO, 'In Gravina per le vie', Bari, Lito Pubblicità e Stampa, 1984.
F. ASSANTE, 'Città e campagne nella Puglia del secolo XIX', in 'Quaderni Internazionali di Storia Economica e Sociale', Genève, Librairie Droz, 1975.

Redazione e revisione:
Caldarola Alessandro - direzione lavori Eugenia Vantaggiato, 2008/06/08, prima redazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2017/05/04, revisione


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