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Arcangeli Giuseppe

San Marcello Pistoiese (Pt) 1807 dic. 13 - Prato 1855 set. 18

Storico: letteratura
Filologo
Religioso: sacerdote
Vice segretario dell'Accademia della Crusca

Intestazioni:
Arcangeli, Giuseppe, storico, filologo, religioso, sacerdote, (San Marcello Pistoiese 1807 - Prato 1855), SIUSA

Giuseppe Arcangeli nacque da Cristofano e Annunziata Rosi e fu avviato alla carriera ecclesiastica nel seminario di Pistoia diretto dal canonico Giuseppe Silvestri, di cui egli divenne allievo prediletto. Ordinato sacerdote nel 1831, nel 1832 Arcangeli venne chiamato al Collegio Cicognini di Prato da Silvestri, che ne era diventato rettore, e al Cicognini egli insegnò prima il greco e poi "umanità" fino al 1850. Durante questi anni, Arcangeli ebbe modo di approfondire i suoi studi storico-letterari, completare la sua educazione viaggiando fuori dalla Toscana e dall'Italia, e partecipare alla vita culturale pratese. Strinse rapporti di amicizia con colleghi e allievi del Cicognini, come Pietro Camici, Enrico Bindi, Atto Vannucci, Cesare Guasti, e con altri intellettuali del tempo come l'empolese Vincenzo Salvagnoli e l'avvocato pratese Giovacchino Benini, del quale educò le figlie Ebe e Ada.
Cultore della letteratura greca, latina e italiana, dopo alcuni scritti minori, Arcangeli pubblicò nel 1838 il "Saggio di versioni poetiche dal greco e altri versi" (Prato, Aldina), e partecipò poi attivamente - con Bindi e Vannucci - al progetto editoriale ideato dall'avvocato Benini e fortemente voluto dal canonico Silvestri di una nuova collezione di classici latini commentati ad uso delle scuole che furono stampati dall'editore pratese Alberghetti: suoi sono "Virgilio e le sue opere" (Prato, Aldina, 1847) e due volumi dedicati alle opere di Cicerone "De officiis", "De amicitia", "De senectute" e "De oratore".
Dal 1847, Arcangeli iniziò a collaborare a «La Patria», il giornale democratico di Vincenzo Salvagnoli, alla «Rivista di Firenze», fondata da Atto Vannucci, e quindi a «L'Alba» e a «Lo Statuto», dove pubblicò articoli politici e letterari, spesso sotto lo pseudonimo di Lorenzo Selva.
Iscritto fra gli accademici residenti della Crusca, egli dal 1848 lavorò insieme a Giuseppe Giusti alla compilazione di una parte della lettera 'A' del gran Vocabolario. Stipendiato dall'Accademia, ne divenne vice-segretario nel 1850 quando abbandonò l'insegnamento al Cicognini. Fu inoltre membro dell'Accademia della Colombaria di Firenze, segretario dell'Ateneo Italiano e collaborò con l'"Archivio Storico Italiano" del Gabinetto Vieusseux.
Arcangeli morì a soli 48 anni, vittima del colera. Le sue opere vennero raccolte a cura degli amici Enrico Bindi e Cesare Guasti in due volumi dal titolo "Poesie e prose di Giuseppe Arcangeli accademico della Crusca" (Firenze, Barbera, 1857) pubblicazione che suscitò aspre critiche ne «La Civiltà Cattolica» (X, pp. 710-718 [6 settembre 1859]). Mentre non vide mai la luce il terzo volume già previsto. Tra i suoi lavori di traduttore di testi moderni, è da ricordare la versione italiana in versi (Pistoia 1844) della tragedia di F. Ponsard, "Lucrece" (Bruxelles 1843).


Complessi archivistici prodotti:
Arcangeli Giuseppe (Biblioteca degli Intronati) (collezione / raccolta)
Arcangeli Giuseppe (Biblioteca Roncioniana) (fondo)


Bibliografia:
L. Cicchero, "Il professore abate Giuseppe Arcangeli", «Il Cimento», VI (1855), pp. 594-600.
F. Ugolini, "Giuseppe Arcangeli", ASI, n.s., tomo II, parte 1a (1855), pp. 245-251.
"I secoli della letteratura italiana dopo il suo Risorgimento", a cura di G.B. Corniani, C. Ugoni, S. Tocozzi, Torino 1856, pp. 342-343.
Enrico Bindi, "Della vita e delle opere di Giuseppe Arcangeli", in "Prose e poesie di Giuseppe Arcangeli accademico della Crusca", Firenze, Barbera, 1857, vol. I, pp. I-LI.
O. Salvadori, "Su Giuseppe Arcangeli, 1807-1855. Discorso tenuto in San Marcello pistoiese il giorno delle onoranze (9 settembre 1894)", Roma 1894.
"Dizionario Biografico degli Italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1960-, 743-744 (vol. 3)
P. Treves, "Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento", Milano 1962, pp. 699, 702, 957.

Redazione e revisione:
Borgia Claudia, 2020/05/21, revisione
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2013/02, rielaborazione
Moscadelli Stefano, 2013/02, integrazione successiva
Romanelli Rita, rielaborazione


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