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Barni Roberto

fondo

Estremi cronologici: 1960 -

Consistenza: Biblioteca: 15 ripiani; acqueforti, acquetinte, punte secche, disegni e schizzi: 20 faldoni; libri d'artista: 6 scatoloni e 4 faldoni; manifesti: 100 unità ca.; opere pittoriche: 150 unità ca.; corrispondenza elettronica tramite un indirizzo @gmail.com (non organizzata in cartelle/sottocartelle se non quelle generiche di posta inviata/posta ricevuta).

Storia archivistica: I materiali documentali iniziano a sedimentarsi con l'avvio dell'attività artistica agli inizi degli anni Sessanta del Novecento, quando Barni lavora nel suo studio a Pistoia in via dello Spartitoio. In seguito la documentazione accompagna il Barni nei vari cambiamenti di sede, quando si trasferisce insieme agli artisti Gianni Ruffi e Adolfo Natalini nello studio in piazzetta Romana, sempre a Pistoia, e poi quando, alla fine degli anni Sessanta, si stabilisce in piazza della Sapienza, dove rimane fino al 1985, anno in cui lo studio viene trasferito a Firenze in piazza dei Ciompi, luogo in cui attualmente Barni lavora. Ulteriore materiale (prevalentemente pubblicazioni sull'attività di Barni e copie dei suoi libri d'artista ma anche fotografie, ritagli di giornale e cartoline) si è sedimentata nella dimora fiorentina dell'artista

Descrizione: Il fondo è costituito da materiali eterogenei, che documentano l'attività artistica di Barni dagli inizi degli anni Sessanta del Novecento a oggi, tra cui una biblioteca con cataloghi e riviste legate alla fortuna critica dell'artista, i manifesti delle sue esposizioni, molti materiali preparatori (acqueforti, acquetinte, disegni, schizzi, progetti) e opere in pittura. Molte le pubblicazioni raccolte sull'attività di Barni stesso e le copie dei suoi libri d'artista; disegni e progetti dell'artista sono conservati in numerosi faldoni che si presentano etichettati e ordinati cronologicamente (per anni dal 1962 al 2000); le fotografie, i ritagli di giornale e le cartoline sono invece raccolti in cassetti

Ordinamento: La documentazione conservata nello studio dell'artista si presenta non ordinata. I materiali sono raccolti in scatole o faldoni ma anche al di fuori di appositi contenitori e, all'interno dello studio, si trovano tutti depositati in modo non organizzato

La documentazione è stata prodotta da:
Barni Roberto

La documentazione è conservata da:
privato


Redazione e revisione:
Castelli Anna, 2018/12, prima redazione
Morotti Laura, 2019/01, revisione
Nocentini Monica, 2019/05, supervisione della scheda
Senzacornice (Alessandra Acocella-Caterina Toschi), 2018/12, revisione
Valgimogli Lorenzo, 2019/05, supervisione della scheda

Modalità di consultazione:
Accessibile su appuntamento previo contatto diretto con il soggetto conservatore.


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