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Morassutti Bruno

Padova 1920 dic. 8 - Belluno 2008 set. 4

architetto

Intestazioni:
Morassutti, Bruno, architetto, (Padova 1920 - Belluno 2008), SIUSA

Nasce a Padova l'8 dicembre 1920. Frequenta il ginnasio a Belluno dal 1932 al 1937 e il liceo classico a Padova dal 1937 al 1940. Dopo gli studi liceali si iscrive all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e segue gli insegnamenti di Giuseppe Samonà, Egle Renata Trincanato e Carlo Scarpa in anni di forte rinnovamento per la scuola. Tra i suoi compagni di corso figurano Angelo Masieri, Marcello D'Olivo, Gianni Avon ed Edoardo Gellner. Dopo la laurea conseguita nel 1946 collabora per due anni, dal 1947 al 1948, nello studio del fratello Giovanni, ingegnere formatosi a Vienna. Partecipa all'VIII Triennale, nella sezione curata da Scarpa, con alcuni progetti di design e cura l'allestimento per l'esposizione E48 al Caffè Pedrocchi di Padova.
Tra il 1949 e il 1950, spinto dal diffuso interesse di quegli anni per l"architettura organica" e dall'esigenza di ampliare la propria formazione si reca in America e soggiorna alla comunità studio di Frank Lloyd Wright a Taliesin in Wisconsin e poi a Taliesin West in Arizona. Prima di rientrare in Italia compie un itinerario attraverso l'America per visitare le opere di Ludwig Mies van der Rohe, Richard Neutra e dello stesso Wright raccogliendo una nutrita documentazione fotografica che utilizzerà per lezioni e conferenze. Di ritorno da Taliesin in più occasioni Illustra l'esperienza nella comunità e, invitato da Gio Ponti, presenta sulle pagine di "Domus" due progetti di Wright: il Johnson Wax Building e la Research Tower.
Nei primi anni Cinquanta inizia la sua attività professionale e realizza la sua prima opera di chiara influenza wrightiana, una casa di vacanza per la famiglia a Jesolo (1950-54). A seguito della improvvisa scomparsa di Angelo Masieri collabora con Carlo Scarpa al completamento della villa Romanelli a Udine (1954-56) e partecipa, su richiesta della famiglia Masieri, alle riunioni della Commissione edilizia per la realizzazione del Masieri Memorial a Venezia in qualità di rappresentante di Wright.
Nel 1953-54 è visiting professor all'Institute of Design dell'IIT a Chigaco.
Nel 1954 si trasferisce a Milano e apre lo studio in via Lanzone con Angelo Mangiarotti, conosciuto nello studio BBPR dove entrambi lavoravano. Ai due si affianca l'ingegnere Aldo Favini. Emblematici di questo sodalizio sono il grattacielo a Genova (1955), la villa Morassutti a San Martino di Castrozza (1956), la chiesa di Baranzate (1956-58), due edifici industriali a Padova (1956-57, 1959), gli edifici residenziali di via Gavirate (1959-62) ad impianto ottogonale e di via Quadronno (1960-62) a Milano e alcuni progetti di design.
La loro attività è rivolta in particolare alla prefabbricazione edilizia e alla standardizzazione dei componenti.
Agli inizi degli anni Sessanta, dopo la rottura del sodalizio con Mangiarotti, prosegue individualmente la sua attività e si trasferisce nello studio di via Quadronno. Nel 1963 vince con Enzo Mari il concorso In/Arch "Domosic" con un lavoro sulla ripetizione e variazione del modulo.
Dei primi anni Sessanta sono i progetti per unità residenziali quali villa von Saurma a Termini di Sorrento (1962-64), omaggio alla Walter House di Wright e "Le Fontanelle" a San Martino di Castrozza (1964) con Andrew Powers, per edifici industriali a Longarone (1965) e a Padova per l'Aperol.
Nel 1969 inizia l'attività dello studio Morassutti & Associati Architetti con Maria Gabriella Benevento, Giovanna Gussoni, Mario Memoli che si conclude nel 1980 dopo aver realizzato il Centro Istruzione IBM a Novedrate (1970-74) e una serie di progetti per la prefabbricazione residenziale fra cui "Spazio 3" per la ricostruzione della Regione Friuli dopo il terremoto (1977) e quello per l'abitato di Castelnuovo di Conza (1980-81).
Negli ultimi due decenni la sua attività si è rivolta soprattutto a restauri, a proposte per edifici religiosi e ai temi dello spazio pubblico e dell'architettura della città. Partecipa a numerosi concorsi: per il polo direzionale Garibaldi Repubblica a Milano (1991), "Una porta per Venezia" (1990-91) e per la riqualificazione della darsena a Milano (2004) e per centri parrocchiali.
La sua lunga attività professionale spazia dalla progettazione architettonica, all'urbanistica e al design. Morassutti si dedica in particolar modo alla sperimentazione e alla ricerca progettuale di soluzioni innovative nel campo dell'industrializzazione delle costruzioni e allo studio di moduli e componenti edilizi.
Muore a Belluno il 4 settembre 2008.


Complessi archivistici prodotti:
Morassutti Bruno (fondo)


Bibliografia:
F.Scullica, B.Morassutti. Quattro realizzazioni. Un percorso metodologico, Franco Angeli, Milano, 1999

Redazione e revisione:
D'Aulerio Antonella, 2011/07/01, prima redazione
Reale Elisabetta, 2012/04/16, revisione


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