Sede: Spinete (Campobasso)
Date di esistenza: sec. XVI - , L'estremo remoto di esistenza è desunto dal fascicolo pergamenaceo "I Capitoli di Spinete" concessi nel 1523, conservato in archivio.
Intestazioni:
Comune di Spinete, Spinete (Campobasso), sec. XVI -, SIUSA
Le origini di Spinete sembrano essere assai remote. Reperti archeologici rinvenuti nella zona testimoniano, addirittura, la presenza dei romani. Sotto la denominazione sveva, Spinete, appartenne ai conti di Molise che ne presero pieno possesso con l'avvento degli Angioini nel 1269; in quell'anno il territorio passò in feudo a Tommaso Capuano a cui successero vari feudatari fino al 1617, quando il feudo passò e rimase fino all'eversione della feudalità alla famiglia Imperato. Il comune nel 1799 fu assegnato al dipartimento del Sangro ed al cantone di Baranello. Con la Legge del 19 gennaio 1807, n.14, il comune di Spinete entra a far parte del governo di Castropignano nel distretto di Isernia. Con Regio Decreto del 4 maggio 1811, n.922, viene unito al circondario di Baranello nel distretto di Campobasso. La situazione resta inalterata dopo la Legge del 1816.Attualmente il comune fa parte della provincia di Campobasso e dell' arcidiocesi di Campobasso-Boiano.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815
Comune, 1859 -
Universitas (Regno di Napoli), sec. XIII - 1806
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Spinete (fondo)
Stato civile del Comune di Spinete (fondo)
Bibliografia:
ISTITUTO ENCICLOPEDICO ITALIANO, "Comuni d'Italia", Molise, Alatri (FR), E. Strambi e Figli, 1998
G. MASCIOTTA, "Il Molise dalle origini ai nostri giorni", II, Il circondario di Campobasso, Cava dei Tirreni, Arti Grafiche E. di Mauro, 1952 (Rist. Campobasso, Tipografia Lampo Editrice, 1985)
ARCHIVIO DI STATO DI CAMPOBASSO, "Documenti di vita comunale - Il Molise nei sec. XII-XX", Catalogo della mostra, Campobasso, Edizioni Enne, 1981.
Redazione e revisione:
Santilli Antonietta, 2007, revisione