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San Giorgio Breda

Sede: Pistoia
Date di esistenza: 1905 - 2002, L'estremo recente si riferisce alla costituzione di AnsaldoBreda Spa.

Intestazioni:
San Giorgio Breda - Officine meccaniche ferroviarie pistoiesi, Pistoia, 1905 - 2002, SIUSA

Altre denominazioni:
Società anonima San Giorgio, 1905-1950
Officine meccaniche ferroviarie pistoiesi Spa, 1950-1980
Ferroviaria Breda Pistoiesi Spa, 1968-2002
AnsaldoBreda Spa, 2002

La Società anonima italiana San Giorgio fu costituita a Genova nel 1905 per la "produzione di automobili terrestri e marittimi" con stabilimenti in Genova e a Pistoia. Il luogo in cui fu impiantato il primo stabilimento produttivo lungo viale Pacinotti, fu rilevato tra 1905 e 1906 dalla ditta Trinci che costruiva carrozze. In poco tempo il complesso di estese occupando l'area tra il viale della stazione e via Ciliegiole, dove quindi si la prima area industriale cittadina . Già nel 1911 la San Giorgio impiegava 900 dipendenti, durante il primo conflitto mondiale si allargò acquistando un'area tra la ferrovia e l'Ombrone per collocarvi un campo di volo per il collaudo degli aerei militari costruiti nella sezione aeronautica, dove successivamente sarà costruita la Breda. Nel biennio rosso gli operai della San Giorgio diedero il loro contributo alla causa del movimento operaio anche a livello nazionale; seguirono gli anni del regime fascista, quando la fabbrica ridusse l'attività alla riparazione e produzione di rotabili per le Ferrovie dello Stato e di vetture tramviarie per le grandi città (Roma, Firenze, Genova e Terni).
Dal 1936 si ebbe una ripresa produttiva, sancita dal rinnovo e dall'ampliamento della sezione aeronautica; lo stabilimento raggiunse la sua massima espansione nel 1941.
Con l'8 settembre 1943, l'occupazione tedesca e la costituzione della Repubblica di Salò si aprì una fase di lotta dei lavoratori aderenti alla Resistenza; si applicò con sistematicità il boicottaggio, molti furono i trasferimenti in Piemonte dove era stata traslocata la produzione. Lo stabilimento fu bombardato nel 1944 e ricostruito tra 1945 e 1949, ad eccezione della sezione aeronautica.
Nel 1950 tutto il complesso San Giorgio passò all'IRI, lo stabilimento pistoiese fu scorporato dalla San Giorgio di Genova, costituito in una nuova società autonoma con la denominazione di "Officine Meccaniche Ferroviarie Pistoiesi Spa" (Omfp), destinata alla costruzione di materiale rotabile ferroviario e tramviario, e di carrozzerie per autobus e filobus".
L'azienda confluì in Finmeccanica, la finanziaria costituita all'interno dell'IRI nel 1948; operazione che consentì di godere di nuovi finanziamenti e ampliare la produzione, tra gli anni Cinquanta e Sessanta ai filobus, le macchine agricole, tessili e di carpenteria pesante. Iniziarono anche commesse per l'estero (Montevideo, India, Cile e Jugoslavia).
Nel 1962 venne costituita l'Efim (Ente autonomo di gestione per le partecipazioni del Fondo di finanziamento dell'industria meccanica), per gestire le partecipazioni del Fondo finanziamento industria meccanica, nato nel 1947 per sostenere l'industria meccanica e che aveva acquisito la totale proprietà del capitale sociale della "Società italiana Ernesto Breda".
L'Efim divenne un gruppo polisettoriale, nel 1967-68 fu istituzionalizzata la sua attività diversificata e la ragione sociale fu modificata in "Ente partecipazioni e finanziamento industria manifatturiera" e le sue competenze furono ampliate. Fra l'altro acquisì il controllo della Breda e nel 1968 il complesso delle Omfp fu trasferito alla "Breda ferroviaria" di Milano ed entrò a far parte del gruppo Efim con la denominazione di "Ferroviaria Breda Pistoiesi Spa".
Con il varo dello Statuto dei diritti dei lavoratori si iniziò a porre tra gli obiettivi sindacali anche la tutela della salute e divenne crebbe l'esigenza di realizzare un nuovo stabilimento al posto di quello di via Pacinotti ormai totalmente superato.
Il nuovo complesso fu ubicato nella parte settentrionale dell'ex Campo di volo, in via di Ciliegiole, e nel 1973 la produzione fu spostata nel nuovo stabilimento.
All'inizio degli anni Settanta il settore meccanico dell'Efim entrò in crisi, la società fu ristrutturata e organizzata in società finanziarie caposettore a grandi linee omogenee.
Nel 1969 fu costituita "Aviofer "che riuniva le imprese aeronautiche e ferroviarie facenti capo all'IRI e all'Efim e nel 1972 fu costituita la "Breda costruzioni ferroviarie Spa" che controllava lo stabilimento di Pistoia, l'Avis, la Imesi e le Reggiane.
Nel 1976 si verificò una crisi delle commesse delle Ferrovie dello Stato che contribuì alla scelta della diversificazione produttiva e delle esperienze sui mercati esteri, tra cui le commesse negli Stati Uniti, fu così che - tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta - la fabbrica realizzò il materiale rotabile per i sistemi di trasporto urbani di cittadine del Nord America.
Nel 1980 le Omfp furono incorporate per fusione dalla "Aerfer, Industrie aerospaziali meridionali Spa". Della metà degli anni Ottanta è la produzione dell'ETR 500, il primo treno per l'alta velocità.
Nel 1989 la "Breda costruzioni ferroviarie" incorporò la "BredaManrinibus", la produzione di autobus fu spostata a Bologna e si accelerò la scelta della specializzazione produttiva di materiale rotabile ferroviario con la realizzazione di treni, metropolitane e tramvie.
All'inizio degli anni Novanta la situazione finanziaria dell'Efim si fece più pesante, tanto da pensare al suo scioglimento e dopo aver scartato l'ipotesi di incorporarla nell'Iri, il governo Amato nel 1992, a causa del pesante indebitamento, decise per la liquidazione.
La Breda rimase coinvolta nelle complesse procedure di liquidazione e per l'azienda pistoiese si aprì un difficile periodo che culminò nel biennio 1994-1995. In quegli anni le prospettive sul suo futuro si fecero incerte e si ipotizzò sia la vendita a privati, italiani o stranieri, sia il mantenimento nel settore pubblico.
Nel 1995 prese il via il recupero dell'area ex Breda; nel 1996 viene deciso il passaggio in Finmeccanica della "Breda costruzioni ferroviarie", dopo una lunga trattativa con i liquidatori dell'Efim.
La liquidazione dell'IRI nel 2000 mise in pericolo il futuro della Breda; nel 2001 dalla fusione di "Ansaldo Trasporti" e di "Breda costruzioni ferroviarie" (entrambe in Finmeccanica) è nata "AnsaldoBreda", con sedi a Pistoia, Napoli, Reggio Calabria e Palermo. Con la definitiva acquisizione nel 2002 di "Fiat Ferroviaria" da parte di "Alsthom" e la nascita di "Alsthom ferroviaria Spa", Fiat abbandona la produzione ferroviaria. "AnsaldoBreda Spa" è oggi la principale società italiana di costruzioni di rotabili per il trasporto su ferro; dal 2010 lo stabilimento pistoiese è impegnato nella realizzazione della commessa di Trenitalia ad AnsaldoBreda-Bombardier per la costruzione dei treni per l'alta velocità ETR 1000.


Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Complessi archivistici prodotti:
San Giorgio e Officine meccaniche ferroviarie pistoiesi (collezione / raccolta)


Bibliografia:
COMUNE DI PISTOIA-ANSALDOBREDA-SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA-REGIONE TOSCANA-PROVINCIA DI PISTOIA, Inventario dell'Archivio storico delle Officine Meccaniche San Giorgio in Pistoia (1907-1971), a cura di A. OTTANELLI, Settegiorni Editore, 2014
Martellacci Rosamaria, Officine San Giorgio Pistoia, in Luoghi e immagini dell'industria toscana, a cura di Carlo Cresti et al., Venezia, Marsilio, 1993, 137
Guastini Pier Luigi, La Breda a Pistoia. Dalla S. Giorgio all'Ansaldo (1944-1996) Pistoia, Editrice CRT Il Tempio, 1998
Ottanelli Andrea, Auto, treni, aerei: le Officine meccaniche San Giorgio di Pistoia: un'industria genovese in Toscana tra Giolitti e la Resistenza, 1905-1949, Pistoia, Edizioni del Comune, 1987

Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2014 mar. 17, prima redazione
Delfiol Renato, supervisione della scheda


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