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Parrocchia di Sant'Apollinare, Venezia

(Archivi storici della Chiesa di Venezia)

Sede: San Polo, VENEZIA
Date di esistenza: 1034 - 1810

Intestazioni:
Parrocchia di Sant'Apollinare, Venezia, 1034 - 1810

Eretta nel 1034, la chiesa ottenne da subito le prerogative di chiesa parrocchiale. Cadde tuttavia ben presto in stato di cattivo governo, tanto che, rimasto per anni vacante il beneficio, il vescovo di Cremona e nunzio pontificio a Venezia Sicardo, interpretando le disposizioni in precedenza prese dal Concilio Lateranense che ne aveva avocata la nomina alla sede pontificia, concesse nel 1212 la chiesa al patriarca di Grado, sotto la cui giurisdizione rimase per un breve periodo. Da una vertenza giudiziaria del 1329, infatti, veniamo a conoscenza che a tale data, perdurando le difficoltà finanziarie e di sostentamento della parrocchia, questa era caduta in commenda nelle mani del vescovo di Caorle, Giovanni. La chiesa fu interamente rifabbricata, in stile gotico, alla fine del XV secolo; fu quindi consacrata nel luglio del 1630, dal patriarca Giovanni Tiepolo.
Con i decreti 'eversivi' emanati dal napoleonico Regno d'Italia nel 1810, la parrocchia di San'Apollinare, vulgo Sant'Aponal fu soppressa e il suo territorio inglobato nella conservata parrocchia di San Silvestro I papa. La chiesa, chiusa al culto e convertita dapprima a ricovero notturno dei poveri, quindi officina, magazzino, carcere per i detenuti politici, deposito e spaccio di carbone, infine bottega, fu acquistata nel 1840 da una confraternita di devoti che, dopo i necessari interventi di riattazione, la riaprirono alle celebrazioni nel giugno del 1851; di lì a poco venne dichiarata oratorio sacramentale dipendente da San Silvestro. Morto l'ultimo confratello, la proprietà della chiesa fu lasciata alla fabbriceria di San Silvestro; attualmente è nuovamente chiusa al culto e adibita a deposito dell'archivio del Comune.

Collegiata dal 1400 sino al 1807, era retta da un capitolo - composto da tre preti titolati, un diacono e un suddiacono - che in origine amministrava solidarmente i beni patrimoniali del beneficio, condividendo gli impegni della cura d'anime e la cura pastorale per i poveri e gli infermi esercitati dal pievano. Con il tempo, tuttavia, scemati progressivamente lo spirito di condivisone e gli obblighi di vita comunitaria del capitolo, ripartito lo stesso patrimonio comune in masse proporzionate ai titoli assunti dai canonici, il peso della cura delle anime e dell'amministrazione dei sacramenti rimase affidata al solo pievano o parroco, assistito talora da un sacrista, cui spetterà in seguito di collaborare con il parroco nella regolare tenuta dei registri canonici e delle messe officiate.

Dopo una breve parentesi sotto la giurisdizione del Patriarcato di Grado, e dunque della matrice San Silvestro I papa, la parrocchia risulta essere affiliata alla cattedrale di San Pietro apostolo: gli obblighi legati al rapporto di filiazione imponevano al pievano e ai titolati della chiesa di Sant'Apollinare, tra gli altri, di assistere il sabato santo alla benedizione del fonte battesimale nella chiesa matrice, ricevendone l'acqua benedetta per il battistero della propria parrocchia, oltre a cespiti di vario genere fissati dalla consuetudine.


Complessi archivistici prodotti:
Parrocchia di Sant'Apollinare di Venezia (fondo)


Bibliografia:
F. CORNER, Notizie storiche delle chiese e dei monasteri di Venezia e di Torcello, Padova 1758 (rist. anastatica Bologna 1990), 349-350
G. TASSINI, Curiosità veneziane, Venezia 1915, 32-33
Il Patriarcato di Venezia. Situazione al 15 ottobre 1974, a cura di G. BORTOLAN, Venezia 1974, 480
F. CORNER, Ecclesiae Venetae antiquis documentis nunc etiam primus editis illustratae ac in decades distributae, Venetiis 1749, vol. III, pp. 151 e segg.
G. CAPPELLETTI, Storia della Chiesa di Venezia dalla sua fondazione sino ai nostri giorni, Venezia 1851, vol. II, p. 405
G.B. GALLICCIOLLI, Delle memorie venete antiche, profane ed ecclesiastiche, Venezia 1795, vol. III, pp. 16, 19, 165-166; vol. IV, 45;
D. RANDO, Aspetti dell'organizzazione della cura d'anime a Venezia nel secoli XI-XII, in La Chiesa di Venezia nei secoli XI-XIII, a cura di F. Tonon, Venezia 1988 (Contributi alla storia della Chiesa di Venezia, 2), 56


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