Prelatura Pamphili

sub-fondo / sezione

Estremi cronologici: 1487 - 1937

Consistenza: voll., bb., fascc. 310

Storia archivistica: Nel 1747 Camillo Pamphili Aldobrandini istituì per testamento un legato di 150 mila scudi con cui Girolamo, suo fratello ed erede universale, creò una prelatura a favore dei discendenti di Filippo II Colonna e Olimpia Pamphili che avessero intrapreso la carriera ecclesiastica, con la clausola che il beneficiario avrebbe assunto il cognome della famiglia Pamphili.
Il primo a godere della prelatura fu Pietro, figlio di Fabrizio Colonna a sua volta figlio dei detti Filippo e Olimpia, futuro cardinale. Seguirono nel beneficio: Lorenzo (1789-1818) figlio di Fabrizio principe di Avella; Carlo (1825-1856) figlio di Aspreno figlio primogenito di Fabrizio. Poi il legato Pamphili passò sotto l'amministrazione di Giovanni Andrea e Eduardo, fratelli di Carlo, in attesa che qualcuno dei loro figli accedesse alla prelatura.
Tra i beni della prelatura c'erano anche beni provenienti dall'eredità della bolognese Violante Facchinetti vedova di Giovanni Battista Pamphili Aldobrandini; da loro era nata Olimpia Pamphili.
L'istituzione della prelatura produsse lo stralcio di una parte della documentazione dell'archivio della famiglia Pamphili Aldobrandini che confluì nell'Archivio Colonna; in questo nucleo Pamphili Aldobrandini erano in precedenza confluite scritture proveniente dagli archivi Pamphili e Aldobrandini precedenti all'imparentamento tra i due casati e carte provenienti dall'archivio Facchinetti.
Le scritture del nucleo Pamphili Aldobrandini Facchinetti non restarono separate dall'archivio Colonna ma si fusero con questo: alla documentazione più antica si aggiunsero le scritture dell'amministrazione corrente della prelatura goduta dai Colonna, in una sequenza non più scindibile. Perciò questo nucleo, pur potendosi distinguere per la parte precedente all'istituzione della prelatura come documentazione aggregata, non può essere separato come un fondo a sé stante rispetto all'archivio Colonna.

Descrizione: La sezione comprende le seguenti serie:
1. Legato Pamphili (segnatura Pressutti III XX), 1709-1909
2. Legato Pamphili. Scritture diverse, (segnatura Pressutti II BC), 1487-1845
3. Legato Pamphili (senza segnatura), 1666-1937
4. Legato Pamphili. Cause, (segnatura Pressutti II E, alcuni interni delle buste 3-6 e 8), 1717-1781
5. Legato Pamphili. Registri contabili (segnatura Pressutti I B), 1717-1734
6. Legato Pamphili. Registri contabili, 1757-1857
7. Pietro Pamphili, (segnatura Pressutti II CS), docc. in copia dal 1482; 1747-1780
8. Pietro Pamphili (senza segnatura), 1601-1686 (copie); 1767-1780
9. Prelatura Pamphili. Lorenzo Colonna Pamphili, 1812-1818 e s.d.
10. Prelatura Pamphili. Carlo Colonna, 1843-1863
Si segnala che nelle serie 7 e 8 si conserva la documentazione prodotta dal cardinale Pietro Colonna Pamphili in qualità di abate commendatario dell'Abbazia delle Tre Fontane ("ad Aquas Salvias"): corrispondenza, sacre visite e altri atti concernenti l'amministrazione feudale e la giurisdizione "in spiritualibus" dei possedimenti dell'abbazia: chiese dell'abbazia, Monte Rosi, Ponzano, Sant'Oreste, Orbetello, Porto Santo Stefano, isola del Giglio.
Non tutta la documentazione relativa alla prelatura Pamphili istituita nel 1747 e quella antecedente proveniente dall'archivio Pamphili Aldobrandini si trova collocata nella sezione 11 dell'Archivio Colonna. Qualche atto o unità archivistica si trovano in altre serie riguardanti in generale gli affari Colonna, ad esempio nella serie dei protocolli notarili, segnatura III AA e nella "Serie IV".

Strumenti di ricerca:
Agostino Attanasio, Natalia Gozzano, Piero Scatizzi, Colonna, famiglia. Inventario generale dell'archivio
Agostino Attanasio, Francesca Conticello, Cinzia Di Fazio, Piero Scatizzi, Colonna, famiglia. Repertori Pressutti: trascrizione

Strumenti di ricerca interni al fondo: Repertori Pressutti, 1870 e s.d.; Indice delle posizioni d'archivio III XX, 1883, relativo alla Prelatura Pamphili, serie 1, bb. 1-5

La documentazione è stata prodotta da:
Colonna

La documentazione è conservata da:
Biblioteca statale del Monumento nazionale di Santa Scolastica

Redazione e revisione:
Petese Lucia, 2018/01, revisione
Scatizzi Piero, 2017/12, prima redazione