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Sezione antica

sub-fondo / sezione

Estremi cronologici: 1173 mar. 11 - 1903

Note alla datazione: con documenti al 1959

Consistenza: Unità 1038: regg., voll., bb., filza e fascc.

Descrizione: La sezione costituisce la parte dell´archivio capitolare, il cui attuale ordinamento è dovuto all´opera di Giambattista Lasagna, archivista dei mansionari operante nella seconda metà del sec. XVII, autore di un "catastico", aggiornato fino a parte del ´700 da altri archivisti, nonché di Luigi Cristofoletti, cancelliere dell´archivio notarile, che nel 1862 «sotto la presidenza dei due canonici monsignor Lodovico dei marchesi Gonzati arcidiacono e monsignor Pietro dottor Marasca archivista» portò a termine il riordino dell´archivio (o meglio, della sua parte maggiore) e ne redasse l´«inventario delle scritture [...], poste per maggior conservazione e sicurezza in libri, buste e mazzi numerizzati, senza però alterare né invertire l´ordine tenuto dal mansionario ed archivista Giuseppe Lasagna nel catasticare le scritture medesime l´anno 1671». Cristofoletti impose un´unica numerazione continua a tutto l´archivio, facendola accompagnare per le serie più consistenti a un´altra relativa alle sole confezioni. Il presente inventario riproduce la sequenza delle serie secondo l´ordinamento e la numerazione generale di Cristofoletti, facendola precedere dall´inventario da lui compilato, e mantiene i nomi delle serie secondo le indicazioni ricavate dalle etichette apposte alle buste o dall´inventario. Sebbene il termine delle operazioni di inventariazione risalga all´anno 1862, accanto al materiale inventariato si devono registrare degli inserimenti, avvenuti nei decenni immediatamente successivi, di documentazione non annoverata nell´inventario, soprattutto per quanto riguarda la serie «Atti capitolari», ad opera di mons. Domenico Bortolan. Particolare rilievo contraddistingue il nucleo documentario costituito dalle serie «Pergamene», «Libri d´instrumenti» e «Atti dei notari», le quali furono l´oggetto principale della «catasticazione» di Lasagna, che, privo di preoccupazioni di tipo diplomatistico e incurante dell´appartenenza dei singoli atti a materiale archivistico di tipo diverso o addirittura a serie diverse, impose ad ogni atto un numero seriale ispirato a un criterio rigidamente cronologico e ne riportò il regesto sul suo catastico; primario fine di tale operazione era costituito dalla necessità di reperimento della documentazione comprovante i titoli di proprietà o di godimento di diritti spettanti al Capitolo e alle altre istituzioni residenti in cattedrale. Gli ottantanove documenti più antichi, datati 1083 - 1259, sono stati oggetto di edizione da parte di Franco Scarmoncin in «I documenti dell´archivio capitolare di Vicenza (1083 - 1259)», cit. Risalgono alla prima metà del sec. XVIII i «fogli di guardia», pergamenacei e talvolta cartacei, che si trovano cuciti alla coperta dei registri: nel presente inventario l´intitolazione è talvolta integrata o ricavata integralmente dalla dicitura riportata in tali fogli. In seguito alla parte capitolare 1862, set. 3, furono «rassegnati e depositati in archivio tutti gli atti, documenti e scritture ed altro spettanti all´amministrazione della Mensa capitolare» (principalmente le serie «Puntarie» e «Massarie») «e di ogni singola prebenda», costituenti originariamente complessi documentari a se stanti affidati rispettivamente al canonico sindaco «pro tempore» e ai singoli canonici prebendati «pro tempore», in occasione delle operazioni d´inventariazione allora in corso, successivamente alle quali non furono più restituite e rimasero annesse al resto dell´archivio. Si segnala la presenza di due inventari precedenti al lavoro di Lasagna nella serie «Processi» ai numeri 647 e 648, rispettivamente del 1604 e del 1532.

Strumenti di ricerca:
Senza titolo

La documentazione è conservata da:
Archivio storico diocesano di Vicenza


Redazione e revisione:
Michelon Marco, 2, prima redazione
Cavazzana Romanelli Francesca, 2, supervisione della scheda


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