La fisionomia dei fondi che traspare dalla raffigurazione dei sistemi archivistici delle sei diocesi venete di Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Treviso e Vittorio Veneto dà figura alla storia e al profilo giuridico propri delle istituzioni ecclesiastiche delle singole Chiese, delle loro realtà associative o delle persone che hanno prodotto le carte: tutti elementi questi ultimi oggetto assieme alla natura generale delle diverse tipologie documentarie e ad altre informazioni sussidiarie di descrizioni già presenti o che vengono progressivamente compilate.
Archivi storici della Chiesa di Venezia
Archivi storici della Chiesa di Padova
Archivi storici della Chiesa di Treviso
Archivi storici della Chiesa di Verona
Archivi storici della Chiesa di Vicenza
Archivi storici della Chiesa di Vittorio Veneto
A fianco degli archivi delle Curie compaiono così, talora conservati entro lo stesso Archivio diocesano, talaltra mantenuti in differenti sedi, fondi quali quelli vescovili delle Mense, dei Capitoli vescovili e dei Seminari. Di rilievo pure la presenza degli archivi parrocchiali con le loro confraternite, attorno ai quali, così come attorno ai capitoli vescovili, il progetto oggi è prevalentemente impegnato. Né mancano le carte personali di singoli sacerdoti o laici.
Si tratta dunque di una molteplicità di archivi differenti, che tuttavia appare, a ben guardare, unificata dallappartenenza alla propria Chiesa locale, della cui storia essi sono testimonianza. Ne leggiamo tracce evidenti, ad esempio, nel modo in cui gli archivi delle parrocchie concentrate in particolari congiunture storiche si integrano, con differenti modelli di aggregazione, a quelli delle parrocchie mantenute ed ingrandite; nellaffiancarsi ad esse degli archivi delle fabbricerie otto-novecentesche rimpinguati a loro volta degli atti patrimoniali più antichi dellarchivio di chiesa; nella corona degli archivietti di confraternite laicali più o meno antiche, di movimenti, di società di mutuo soccorso, di iniziative pedagogiche e assistenziali; nella ricchezza di fonti per la storia della cultura, dellistruzione, dellerudizione e della scienza come sono documentate dai fondi conservati nei seminari vescovili. La dimensione diocesana dei sistemi archivistici suggerisce infine la ricchezza ermeneutica di una lettura orizzontale di serie ricorrenti, con attenzione ad esempio alle date di avvio o alle modalità di stesura utilizzate in talune registrazioni cruciali (si pensi alle visite pastorali, o alle serie dei registri canonici parrocchiali), aprendo inedite possibilità di riflessione sulla cultura, sulle capacità scrittorie e sullafflato pastorale di vescovi e di parroci in cura danime.
E dunque una sinfonica pluralità di memorie quella che ci viene offerta dal risuonare dei diversi archivi ecclesiastici sul territorio diocesano: fonti per la storia delle Chiese venete, non meno che per la più ampia storia sociale e culturale.