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Gadda Carlo Emilio

fondo

Estremi cronologici: 1877 - 1944

Consistenza: 51 scatole; il fondo contiene anche gli archivi familiari di Adele Gadda Lehr, Clara Gadda, Enrico Gadda e Francesco Ippolito Gadda che ammontano ad ulteriori 32 scatole (per complessivi 15 m.l.)

Storia archivistica: Nel novembre 1981 le carte di Carlo Emilio Gadda sono state depositate da Alessandro Bonsanti all'archivio da lui stesso fondato, perché integrassero, con la dizione "Carte di Carlo Emilio Gadda" e in qualità di deposito a tempo indeterminato, il suo fondo personale, intitolato alla rivista «Letteratura». I documenti erano stati lasciati all'amico nel 1950 quando lo scrittore milanese lasciava Firenze per trasferirsi a Roma. Il materiale era stato sistemato nei sotterranei di Palazzo Strozzi, sede del Gabinetto Vieusseux allora diretto dallo stesso Bonsanti, dove è stato gravemente danneggiato dall'alluvione del 4 novembre 1966. Nel 1976 è stata eseguito una prima ricognizione sullo stato di conservazione del materiale, trasferito nell'occasione al centro recupero e restauro di Certosa. Un altro, e più meticoloso, intervento di restauro, curato pazientemente da un gruppo di conservatori del Gabinetto Vieussuex, è stato propedeutico alle procedure di ordinamento e di inventariazione delle carte, iniziate alla fine del 2002 e conclusesi nel dicembre 2007. Terminato il lavoro di descrizione, il contenuto del fondo Gadda (con tutte le sue articolazioni: oltre al fondo di Carlo Emilio, vi si conservano infatti le carte riconducibili alla madre, Adele Gadda Lehr, al padre, Francesco Ippolito Gadda, e ai fratelli Clara ed Enrico) è ricercabile in una banca dati raggiungibile in rete.
Lo stesso Gadda aveva parzialmente ordinato i propri documenti disponendoli cronologicamente in piccoli pacchi o buste di colore rosso/arancione (che si conservano, separatamente, in due scatole del fondo) a partire dal giugno 1933, periodo in cui si era dedicato a una prima sistemazione delle sue carte, poi indicata come "riordinamento 1933" (la data di un secondo intervento di riordino cade nel 1936, dopo la morte della madre e prima della vendita della villa di Longone dove erano conservate). Una riorganizzazione meticolosa, cui seguì la disposizione progressiva della corrispondenza ricevuta in pacchetti distinti per mese, trimestre, o argomento. I danni dell'alluvione non hanno consentito di conservare che una piccola parte dell'ordinamento originario: per esempio i carteggi sono stati ordinati alfabeticamente per mittente (rompendo l'originaria sistemazione d'autore), ma è stato allestito un sistema descrittivo capace di ricostruire la loro primitiva disposizione. Di ogni documento, infatti, viene indicato, nelle relative schede, l'appartenenza o meno all'"ordinamento gaddiano" e il numero della busta in cui i materiali sono stati trovati. La ricostruzione 'virtuale' dell'archivio è possibile sia immettendo particolari chiavi di ricerca nell'inventario on line sia consultando uno strumento di ricerca cartaceo, un "indice di consistenza per buste", che ristabilisce 'su carta' l'architettura del Fondo come lo stesso scrittore l'aveva disegnata via via che costruiva il proprio archivio personale.
L'archivio di Carlo Emilio Gadda ha subito un destino di smembramento che ha disperso le carte dello scrittore tra vari istituti: alla biblioteca Trivulziana di Milano sono stati riunite varie sezioni delle carte a lui appartenute o in qualche modo riconducibili al suo lavoro, la biblioteca personale è conservata presso la biblioteca del "Burcardo" (SIAE) di Roma, alcuni documenti si trovano al "Centro manoscritti" di Pavia. Un ultimo importantissimo tassello, recentemente divenuto di pubblico dominio, è quello delle carte ereditate dalla famiglia Liberati (a Giuseppina Liberati, per volontà testamentaria, lo scrittore aveva lasciato la sua eredità), carte conservate presso un archivio privato di Villafranca di Verona. Arnaldo Liberati, che custodisce questo fondo, nel 2011 ha donato all'archivio gaddiano conservato a Firenze mobili e suppellettili provenienti dallo studio di Gadda, una collezione di dischi musicali, alcune fotografie e documentazione varia, lascito che va ad arricchire - come "donazione Liberati" - il fondo di origine bonsantiana. Questa donazione, negli anni successivi, si è arricchita di altre integrazioni: da una macchina da scrivere (una Underwood modello n° 5 del 1920), fino a un compasso e ad altri strumenti tecnici appartenuti all'ingegner Gadda.
A Firenze, in questo stesso istituto, nel fondo di Enzo Siciliano, si conservano poi altri testimoni di scritti gaddiani, si tratta di carte relative alla stesura di "Eros e Priapo".


Descrizione: - Corrispondenza: corrispondenza indirizzata a Carlo Emilio Gadda tra il 1904 e il 1944. I carteggi testimoniano una serie di relazioni epistolari molto complesse, dalle corrispondenze dei parenti della "tribù" Gadda a quelle che documentano la professione ingegneresca, dalle missive ricevute dalle redazioni di periodici sui cui Gadda compie i primi passi di scrittore a quelle di alcuni dei più grossi nomi della cultura italiana che lo seguono mentre, con fatica, si affaccia nel mondo della letteratura. Tra i numerosi mittenti si segnalano amici e colleghi come Alessandro Bonsanti, Gianfranco Contini, Silvio Guarnieri, Eugenio Montale, Bonaventura Tecchi. Insieme ai carteggi ricevuti si conserva un nucleo di minute di Gadda e un gruppo di documenti scambiati da altri corrispondenti.
- Manoscritti: quaderni e fascicoli con appunti e testi vari: vi si trovano materiali eterogenei come appunti scolastici, dispense universitarie, contabilità familiare, programmi di studio e di insegnamento, agende, disegni tecnici e quaderni di lavoro, e poi curriculum, traduzioni letterarie, relazioni tecniche, ricordi d'infanzia e di scuola, promemoria di numeri telefonici e indirizzi, appunti di lavoro e di studio, testi e appunti di terzi.
- Documenti: atti notarili della famiglia Gadda, documenti personali, ricevute di pagamenti, i documenti militari relativi agli anni 1914-1919, i documenti legati al lavoro presso la ditta Ansaldo svolto in Italia e in Argentina tra il 1918 e il 1927 e i documenti relativi al lavoro eseguito presso la ditta Ammonia Casale nel 1927.
- Materiali a stampa: opuscoli, biglietti pubblicitari, annunci, programmi teatrali, necrologi, inviti, calendari e cataloghi, ma anche libri (integri o mutili), carte geografiche, fascicoli di periodici e ritagli da riviste.
- Carte varie: riunisce le partecipazioni di nozze, nascita e comunione, biglietti da visita e di condoglianze, buste vuote, cartoline postali e illustrate non scritte.
- Fotografie: vi sono raccolte sia le fotografie originali (che possono trovarsi anche allegate ai documenti epistolari, nella serie della corrispondenza) che le riproduzioni eseguite per la mostra allestita presso l'archivio contemporaneo dal 14 novembre 2003 al 16 gennaio 2004.
Fanno parte del fondo (e sono conservati a parte) anche alcuni disegni di Clara ed Enrico Gadda, un acquerello, un album litografico di Feltre, una cartina del Touring club italiano e alcune carte di guerra italiane. Ai quali si aggiunge una collezione di riviste e libri: raccolte di periodici letterari e di quotidiani che coprono il periodo 1939-1943 e alcuni testi e opuscoli letterari, artistici, storici e scientifici.
- Subfondi: carte degli archivi familiari riconducibili alla madre, Adele Gadda Lehr, al padre, Francesco Ippolito Gadda, e ai fratelli Clara ed Enrico, il materiale comprende corrispondenza, manoscritti, documenti e carte varie.


Ordinamento: Il Fondo è stato suddiviso in diverse serie. La serie "corrispondenza" è ordinata alfabeticamente per mittente e, all'interno di ogni singolo carteggio, in ordine cronologico. I manoscritti sono suddivisi in "quaderni" e "prose e appunti", in ordine tematico e cronologico. Anche la serie dei "documenti" (distinta al suo interno nelle sottoserie degli "atti e documenti notarili", "carte militari", "documenti Ansaldo/Argentina", "documenti Ammonia Casale") è stata disposta in ordine cronologico, ove possibile, mantenendo l'organizzazione tematica gaddiana, quando esistente. I "materiali a stampa", le "carte varie" e le "fotografie" si presentano in ordine cronologico. I fondi familiari invece presentano un parziale ordinamento cronologico.
Della originaria disposizione data dallo stesso Gadda è possibile ricostruire le tracce grazie a un sistema di indicizzazione allestito nella piattaforma informatica raggiungibile on line e a un elenco (l'"Indice di consistenza per buste") che descrive il primitivo "ordinamento gaddiano".

Strumenti di ricerca:
Inventari dell'archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Gabinetto Vieusseux
Carlotta Gentile, Paola Italia, Fondo Carlo Emilio Gadda. Schema descrittivo della struttura del fondo
Carlotta Gentile, Paola Italia, Fondo Carlo Emilio Gadda. Corrispondenze
Carlotta Gentile, Paola Italia, Fondo Carlo Emilio Gadda. Manoscritti
Carlotta Gentile, Paola Italia, Fondo Carlo Emilio Gadda. Riviste, giornali, libri
Carlotta Gentile, Paola Italia, Fondo Carlo Emilio Gadda. Indice di consistenza per buste

Siti web:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.
GADDAMAN. Archivio digitale dei manoscritti di Carlo Emilio Gadda - Catalogazione dei quattro più importanti Fondi pubblici che conservano carte e materiali di Carlo Emilio Gadda: i Fondi Citati, Garzanti e Roscioni presso l'Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, e il Fondo Gadda presso l'Archivio Contemporaneo "Alessandro Bonsanti" del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze.
Video sul recupero del fondo Carlo Emilio Gadda - Video realizzato in occasione della mostra documentaria sul recupero del fondo Carlo Emilio Gadda, "...io sono un archiviòmane" (Firenze, archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", 14 novembre 2003-16 gennaio 2004).

Documentazione collegata:
Fondo Carlo Emilio Gadda dell'Archivio Garzanti, il fondo comprende quaderni, bloc-notes, appunti manoscritti e bozze di stampa relativi al periodo che va dal 1902-1903 al 1953, e in particolare al decennio 1930-1940. Conservata presso: Archivio storico civico della Biblioteca Trivulziana, Milano.
Fondo Gadda Roscioni, comprende documentazione (manoscritti, materiale a stampa, fotografie e documenti personali) riguardante l'intero arco della vita dello scrittore, ne fanno parte anche una serie di volumi spesso postillati dall'autore. Conservata presso: Archivio storico civico della Biblioteca Trivulziana, Milano.
Fondo Gadda Citati, il fondo comprende documentazione relativa a "L'Adalgisa", a "La cognizione del dolore" e a saggi critici, più il carteggio indirizzato a Citati. Conservata presso: Archivio storico civico della Biblioteca Trivulziana, Milano.
Fondo Carlo Emilio Gadda, raccoglie la biblioteca privata di Carlo Emilio Gadda, del fondo fanno parte anche altri documenti relativi alla sua professione di ingegnere. Conservata presso: Biblioteca teatrale SIAE ("Burcardo"), Roma. (Consulta la descrizione online)
Fondo Carlo Emilio Gadda, raccoglie alcune stesure della novella "La Madonna dei Filosofi". Conservata presso: Centro manoscritti di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia.
Fondo Carlo Emilio Gadda (famiglia Liberati), si tratta del più cospicuo 'corpus' di carte gaddiane, comprende la corrispondenza ricevuta dal 1950 al 1973 (ma anche del decennio precedente), documentazione e corrispondenza familiare (relativa agli anni della I guerra mondiale - in particolare con materiale sul fratello Enrico - ma anche dei decenni successivi), rassegna stampa con giornali e riviste, fotografie, biblioteca personale. Conservata presso: Archivio privato, Villafranca (Verona).
Fondo Carlo Emilio Gadda, 12 taccuini di guerra (1916-1919). Conservata presso: Biblioteca nazionale centrale di Roma.

La documentazione è stata prodotta da:
Gadda Carlo Emilio

La documentazione è conservata da:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti


Bibliografia:
"'…io sono un archiviòmane', carte recuperate dal Fondo Carlo Emilio Gadda", mostra documentaria, Firenze, Archivio Contemporaneo 'Alessandro Bonsanti', 14 novembre 2003-16 gennaio 2004, a cura di Paola Italia, premessa di Gloria Manghetti, Pistoia, Settegiorni, 2003.
"'…io sono un archiviòmane', carte recuperate dal Fondo Carlo Emilio Gadda", atti della giornata di studi, 14 novembre 2003, «Antologia Vieusseux», a. 10 n.s. (maggio-ag. 2004) n° 29, p. 3-41.
Gloria Manghetti, "Le 'Carte di C.E. Gadda' al Gabinetto G.P. Vieusseux", «I quaderni dell'ingegnere», (2007), n° 5, p. 83-87.
"Carlo Emilio Gadda, fotografie dell'Archivio Contemporaneo 'A. Bonsanti'", «I quaderni dell'ingegnere», (2007), n° 5, p. 89-105.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 23 gennaio 2015, revisione
Desideri Fabio, 25 giugno 2020, integrazione successiva
Desideri Fabio, 5 agosto 2009, rielaborazione
Morotti Laura, 15 giugno 2009, prima redazione

Modalità di consultazione:
La consultazione è soggetta all'autorizzazione preventiva dell'Erede Gadda e della Direzione del Gabinetto Vieusseux.


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