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28ª brigata Garibaldi Mario Gordini

fondo

Estremi cronologici: 1943 set. - 1946 giu.

Note alla datazione: con docc. fino al giugno 1953

Consistenza: Unità 20: bb. 20

Storia archivistica: Dopo la smobilitazione della 28ª Brigata Garibaldi Mario Gordini, avvenuta il 20 maggio 1945, l'archivio del comando passò nella disponibilità dell'Ufficio stralcio della stessa brigata il quale procedette al riordinamento del materiale nel corso del 1946: la documentazione fu prioritariamente disposta secondo un criterio cronologico, in modo da sottolineare la successione dei tre anni del periodo bellico (1943, 1944 e 1945), e successivamente sistemata in ordine alfabetico, così da evidenziare il soggetto firmatario o mittente; all'interno di ciascuno dei raggruppamenti così costituiti (ad es. Comando generale dei carabinieri reali, Ministero della guerra, etc.) le carte furono infine condizionate in fascicoli mensili individuati da lettere dell'alfabeto ricorrenti (da "a" per gennaio a "n" per dicembre, mentre la "o" fu adoperata per i documenti senza data).
Il 14 gennaio 1964 l'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) di Ravenna, che era verosimilmente venuta in possesso dell'archivio della brigata al termine delle attività dell'Ufficio stralcio, donò il complesso - costituto da 4.368 documenti - all'Istituto storico della Resistenza di Ravenna. Tra il 1964 e il 1965 l'archivio fu sottoposto ad un primo intervento di descrizione analitica a cura di Luciano Casali il quale rispettò e riprodusse l'ordinamento attribuito alle carte dall'Ufficio stralcio della brigata. Lo strumento di ricerca fu pubblicato nel 1965 all'interno del secondo volume de Il movimento di liberazione a Ravenna: secondo tale fonte l'archivio era all'epoca conservato in 130 buste (o sarebbe meglio dire cartelle), individuate da numeri romani e corrispondenti ciascuna ad un firmatario o mittente (bb. I-XIII per il 1943, bb. XIV-LXXXIV per il 1944, bb. LXXXV-CXXIX per il 1945, b. CXXX per il 1946).
Nel luglio 1975 l'Anpi di Ravenna donò all'Istituto storico altri 1.556 documenti provenienti dal comando della 28ª brigata e risalenti al periodo della clandestinità. A questi si aggiunse una terza acquisizione, avvenuta nel novembre 1977, sempre per il tramite dell'Anpi di Ravenna, di 1.409 documenti prodotti dalla brigata e dal suo Ufficio stralcio successivamente alla fine della guerra di liberazione.
Il complesso così accresciuto fu sommariamente descritto a cura di G. Franco Casadio all'interno della Guida agli archivi della Resistenza edita dal Ministero per i beni culturali e ambientali nel 1983. Come il precedente strumento di descrizione curato da Casali, anche quest'ultimo presentò l'archivio della 28ª brigata come facente parte della cosiddetta "Sezione C" del patrimonio archivistico conservato dall'Istituto storico ravennate. Secondo tale fonte i documenti acquisiti tra il 1975 e il 1977 furono affiancati al primo nucleo donato nel 1964 e riordinati secondo i medesimi criteri (cronologico e alfabetico). L'archivio, costituito di 7.313 documenti, risultava all'epoca condizionato in 150 buste (o meglio cartelle), sempre contrassegnate da numeri romani.
Nel 2004 l'archivio è stato sommariamente descritto da Enrica Cavina all'interno del sistema informativo dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (Insmli); nel 2005 la medesima descrizione dell'archivio è stata pubblicata nella Guida agli archivi della Resistenza, a cura di Andrea Torre, edita nel 2005 dall'Insmli all'interno della «Rassegna degli Archivi di Stato».


Descrizione: L'archivio si compone di documentazione prodotta dal Comando della 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini durante il periodo bellico nonché dalla stessa brigata e dal suo Ufficio stralcio subito dopo la fine della guerra di liberazione, e risulta suddiviso in due sezioni. La prima è costituita dalla documentazione donata all'Istituto storico di Ravenna nel 1964 (bb. 12), la seconda è costituita dalla documentazione donata all'Istituto tra il 1975 e il 1976 (bb. 8).
Nello specifico si tratta di corrispondenza intercorsa col Comando piazza militare di Ravenna guidato da Arrigo Boldrini (alias Bulow) relativa tra l'altro alla cosiddetta "Battaglia delle valli", ossia all'attacco alle posizioni tedesche condotto tra novembre e dicembre 1944 a nord e a est di Ravenna; rapporti, circolari e corrispondenza provenienti dalle varie articolazioni dall'Arma dei carabinieri nel territorio ravennate, dal Ministero della guerra, del Ministero delle forze armate, del Ministero dell'Italia occupata, dalla Questura di Ravenna e della Guardia nazionale repubblicana (Gnr); direttive, dichiarazioni e corrispondenza delle varie istanze del Partito comunista italiano (Pci), del Partito socialista italiano di unità proletaria (Psiup), del Partito repubblicano italiano (Pri), del Partito d'azione (PdA) e del Partito democratico cristiano (Pdc); direttive, corrispondenza e relazioni dei vari comitati di liberazione nazionale, del Corpo volontari della libertà (Cvl), del Comando generale delle brigate Garibaldi, del Comando unico militare Emilia Romagna (Cumer), del Comando piazza militare di Ravenna, dei comitati militari provinciale e cittadino di Ravenna, delle varie delegazioni dei comandi, delle diverse brigate Garibaldi e delle squadre di azione patriottica (sap) operanti nel territorio romagnolo, di divisioni e gruppi di combattimento; bollettini del Servizio informazioni militari (Sim) del centro provinciale di Ravenna; rapporti e corrispondenza coi vari distaccamenti nei quali era articolata la 28ª brigata (gruppi di azione patriottica intitolati a Terzo Lori, Sauro Babini, Settimio Garavini, Umberto Ricci, Celso Strocchi e Aurelio Taroni); circolari dell'8ª armata britannica e della Popski's Private Army; messaggi della radio di collegamento partigiana "Bionda"; corrispondenza con gli ufficiali di collegamento di Ferrara e di Ravenna; corrispondenza e relazioni provenienti dalle diverse zone interessate dall'azione della brigata (Ravenna, Alfonsine, Lavezzola, Conselice, Massa Lombarda, Lugo, Cervia, Bagnacavallo, Fusignano e Russi, Brisighella, Casola, Castelbolognese, Faenza e Riolo); ruolino ufficiale della 28ª brigata Garibaldi.


Ordinamento: L'ordinamento, cronologico e alfabetico, conserva quello conferitogli dall'Ufficio stralcio della 28ª brigata Garibaldi subito dopo la fine della guerra di liberazione. Attribuito anche alla documentazione pervenuta successivamente.

Informazioni sulla numerazione: La numerazione delle unità di conservazione ricalca i tre diversi depositi, pertanto la documentazione pervenuta nel 1964 è conservata nelle buste numerate da C/1 a C/12 mentre la documentazione pervenuta tra 1975 e il 1977 è conservata nelle buste numerate da C-Appendice/1 a C-Appendice/8. La lettera "C" corrisponde ad una delle sezioni nelle quali si articolava il patrimonio archivistico dell'Istituto.

Strumenti di ricerca:
Luciano Casali, 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini. Inventario analitico
Franco Casadio, 28ª brigata Garibaldi Mario Gordini. Inventario sommario

La documentazione è stata prodotta da:
28ª brigata Garibaldi Mario Gordini

La documentazione è conservata da:
Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia


Redazione e revisione:
Alongi Salvatore, 2017/04/29, prima redazione
Caniatti Giovanna, 2018/09/20, supervisione della scheda
Caniatti Giovanna, 2018/11/04, revisione
Menghi Sartorio Barbara**, 2022/11/08, rielaborazione


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