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Date of live: sec. XI -
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Comune di Cison di Valmarino, Cison di Valmarino (Treviso), sec. XI -, SIUSA
Cison di Valmarino si trova ai piedi delle Prealpi trevigiane. E' storicamente legato alle vicende della Valmareno (o Valmarino), che comprendeva anche i territori di Follina, Miane e Pieve di Soligo.
La Valmarino fu abitata fin da tempi remoti, durante l'alto medioevo fu assoggettata dai Longobardi, che verso la fine del VI secolo la donarono alla diocesi di Ceneda. Successivamente passò in feudo ai da Porcia, e, per matrimonio con Sofia di Colfosco, ai da Camino alla metà del XII secolo.
Alla morte dell'ultimo dei Caminesi, Rizzardo IV, nel 1335 la Valmarino fu contesa dal vescovo di Ceneda e il ramo dei Caminesi di Sotto. Pochi anni più tardi, a causa delle difficoltà finanziarie di Rizzardo VII, il patrizio (poi doge) Marino Faliero ripianò i debiti in cambio dell'investitura del feudo. Quando fu decapitato per alto tradimento durante la congiura contro la Repubblica, la Valmarino divenne pertinenza del podestà di Cison, e vi rimase fino al 18 febbraio 1436 quando Venezia cedette il feudo al Gattamelata e Brandolino da Bagnacavallo, che dopo aver pagato una somma d'indennizzo al primo, divenne primo conte della Valmarino. Questo governo durò fino al 1797, quando con la caduta della Serenissima, cadette in mano all'Austria anche la Valmarino.
Durante la riorganizzazione comunale tra il 1806 e il 1819 tutta la valle fu spartita in tre distretti (Ceneda, Serravalle, Valdobbiadene) e Cison annessa a quello di Serravalle.
Dopo il 1866 il Regno d'Italia previde una riorganizzazione territoriale in comuni, fra i quali Cison.
Cison era il centro della valle dove risiedeva il conte, che deteneva potere legislativo ed esecutivo, e ne rispondeva di persona alla Repubblica di Venezia. Al suo fianco vi era un podestà, preposto agli affari civili e di ordine pubblico. L'amministrazione spettava al rettore coadiuvato dal Collegio dei Dodici (uno per circoscrizione della valle). Il dominio più lungo fu quello dei conti Brandolini d'Adda (360 anni), che fu anche il più tranquillo e sotto i quali si svilupparono sia l'agricoltura, sia l'artigianato. Alla fine del Settecento però vi fu un progressivo peggioramento della situazione economica, aggravato dalle dominazioni francesi e austriache. La crisi sociale si trascinò fino all'annessione al Regno d'Italia nel 1866.
Oggi conta poco più di 2700 abitanti.
Dopo il 1866 il Regno d'Italia previde una riorganizzazione territoriale in comuni, fra i quali Cison.
Cison era il centro della valle dove risiedeva il conte, che deteneva potere legislativo ed esecutivo, e ne rispondeva di persona alla Repubblica di Venezia. Al suo fianco vi era un podestà, preposto agli affari civili e di ordine pubblico. L'amministrazione spettava al rettore coadiuvato dal Collegio dei Dodici (uno per circoscrizione della valle). Il dominio più lungo fu quello dei conti Brandolini d'Adda (360 anni), che fu anche il più tranquillo e sotto i quali si svilupparono sia l'agricoltura, sia l'artigianato. Alla fine del Settecento però vi fu un progressivo peggioramento della situazione economica, aggravato dalle dominazioni francesi e austriache. La crisi sociale si trascinò fino all'annessione al Regno d'Italia nel 1866.
Oggi conta poco più di 2700 abitanti.
Legal position:
pubblico
Type of creator:
ente pubblico territoriale
Connected institutional profiles:
Comune, 1859 -
Generated archives:
Comune di Cison di Valmarino (fondo)
Stato civile del Comune di Cison di Valmarino (fondo)
Editing and review:
Fazzini Maria Cristina, 2014/09/22, revisione
Monetti Matteo, 2013/07/11, integrazione successiva
