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Comune di Danta di Cadore

Sede: Danta di Cadore (Belluno)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Danta di Cadore, Danta di Cadore (Belluno), sec. XIII -, SIUSA

L'esistenza di Danta è documentata dal XIII secolo, ma di fatto viene molto anticipata in quanto la si identifica con la località di Anarantum, appartenuta al convento di San Candido di Pusteria. Seguì le sorti del Cadore con l'avvicendarsi della dominazione del Patriarcato di Aquileia, attraverso i suoi feudatari da Camino, dell'Impero, nuovamente del Patriracato aquileiese e, dal 1420, della Repubblica di Venezia. Durante il dominio veneto, nel 1637, il paese fu diviso in Danta di Sopra e Danta di Sotto, provocando inevitabili dissidi tra la popolazione, la cui mediazione fu affidata al parroco. Fino agli inizi dell'Ottocento Danta rimase divisa tra il "centenaro" di Comelico di Sotto e il "centenaro" di Comelico di Sopra, organizzazioni territoriali che comprendevano diverse comunità amministrate dalle rispettive Regole, l'antico istituto basato sull'assemblea dei capifamiglia che gestiva le proprietà comuni e governava la vita comunitaria.
Nella suddivisione territoriale napoleonica del 1807, compare come Comune nel Dipartimento della Piave, nel cantone di Campedello del distretto di Cadore. Nella riorganizzazione austriaca del 1815, Danta risulta riunita come frazione al Comune di San Nicolò. Nel 1843, per interessamento del locale poeta Antonio Doriguzzi Rossin che offrì in omaggio all'arciduca Stefano d'Asburgo un suo poema, fu decretata la separazione da San Nicolò e il riconoscimento come Comune, il più piccolo della Provincia di Belluno.
Dopo il "rifabbrico" ottocentesco, a inizi Novecento venne costruita la strada da Auronzo a Padola che aumentò i collegamenti con il resto della Provincia. La Grande Guerra, con l'occupazione nemica e l'evacuazione, bloccò lo sviluppo economico-turistico che riprenderà soltanto dagli anni Trenta del Novecento con l'ampliamento della latteria cooperativa, la costruzione della prima segheria e della strada verso Campitello.
Il cambiamento di denominazione del Comune di "Danta" in "Danta di Cadore" è avvenuto per iniziativa comunale del 3 maggio 1982, con progetto di legge regionale n. 341, presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 20 aprile 1983.
Danta di Cadore è uno dei 39 comuni ladini della Provincia di Belluno e la sua peculiarità linguistica è riconosciuta ufficialmente dallo Stato ai sensi della Legge n. 482/1999 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche".


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Danta di Cadore (fondo)
Stato civile del Comune di Danta di Cadore (fondo)


Bibliografia:
Archivi nella Provincia di Belluno. Indagine conoscitiva per la ricerca storica. Archivi comunali a cura di G. MIGLIARDI 0RIORDAN e D. TESTA BENZONI, con la collaborazione di M. DE BONA e S. MISCELLANEO, Archivi delle IPAB a cura di S. MISCELLANEO, Belluno, Provincia di Belluno Editore, 2003, 91-92

Redazione e revisione:
Pavan Laura, 2013/10/24, integrazione successiva


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