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Comune di Taibon Agordino

Seat: Taibon Agordino (Belluno)
Date of live: sec. XII -

Headings:
Comune di Taibon Agordino, Taibon Agordino (Belluno), sec. XII -, SIUSA

Taibon sorge alla confluenza del torrente Cordevole con il torrente Tegnas, all'imbocco della Valle San Lucano e comprende quattro frazioni: Taibon (capoluogo), Peden, Forno di Valle e Listolade. La località di Taibon è citata per la prima volta in un documento del 1143 e una successiva fonte del 1185 conferma al vescovo di Belluno i possedimenti della zona. Dall'età medievale, le comunità delle quattro frazioni formavano quattro distinte Regole, istituto amministrativo autonomo tipico dell'area bellunese, basato sull'assemblea dei capifamiglia che governava la comunità e gestiva i beni comuni.
Dal 1404, con la prima dedizione a Venezia, al 1797, anno della caduta della Serenissima, il territorio di Agordo, più precisamente il Capitaniato di Agordo, retto da un Capitano nominato da Belluno, visse secoli di stabilità territoriale e giuridica, mossa solamente dalle continue contrapposizioni tra Regola e Regola per questioni confinarie o tra Regole e Consiglio dei Nobili di Agordo per la gestione di estimi e colte (tasse). L'insieme delle 23 Regole del Capitaniato di Agordo era denominato Sindacato Generale delle Regole del Capitaniato di Agordo. Importante risorsa economica per il territorio fu il ferro ricavato dalle miniere di Col de la Vena e della Stua di Val di Gardes, oltre al legname che costituiva materia prima fondamentale per le necessità della Repubblica di Venezia.
Dopo la caduta di Venezia, nel 1797, l'ordinamento Regoliero rimase in uno strano limbo. I francesi occuparono il Veneto e con esso l'Agordino, cedendolo poi all' Austria con il trattato di Campoformio (17 ottobre 1797). Il 12 gennaio 1798 arrivò ad Agordo il Capitano austriaco barone di Cordon agli ordini del conte Oliviero Wallis. Tanto era tesa e delicata la situazione, che nell'anno 1800, a seguito delle continue vessazioni sulla popolazione, partì dal popolo una sommossa poi chiamata "sommossa dei villici". Gli abitanti dell'Agordino si sollevarono e si portarono in massa verso Agordo, a parte le Regole di Gosaldo, Frassenè e Voltago che restarono impassibili. La repressione dei moti durò tre mesi. Nel 1805 i francesi entrarono per la terza volta in Veneto ed imposero una nuova organizzazione. L'assetto giuridico secolare delle Regole fu interrotto nel 1806 da Napoleone ed al loro posto furono costituiti i Comuni. L'agordino ritornò sotto gli austriaci nel 1813 e successivamente aggregato al Lombardo-Veneto e vi rimase fino al 1866, anno in cui fu unito al Regno d'Italia. Durante l'occupazione austriaca, nel 1848, l'Agordino si distinse nella lotta all'occupante austriaco, insieme a Cadore e Zoldo, proclamando un Governo provvisorio; la resistenza durò cinquanta giorni, ma dopo la caduta di Cadore e Zoldo anche Agordo dovette abbassare le armi e il giorno 8 giugno 1848 gli austriaci rioccuparono Agordo.
Nel corso dell'Ottocento gravi fenomeni franosi causarono danni e perdite umane al territorio di Taibon, mentre nel 1854 un incendio distrusse gran parte del paese che venne ricostruito quasi tutto in muratura.


Legal position:
pubblico

Type of creator:
ente pubblico territoriale

Connected institutional profiles:
Comune, 1859 -

Generated archives:
Comune di Taibon Agordino (fondo)
Stato civile del Comune di Taibon Agordino (fondo)


Bibliography:
Archivi nella Provincia di Belluno. Indagine conoscitiva per la ricerca storica. Archivi comunali a cura di G. MIGLIARDI 0RIORDAN e D. TESTA BENZONI, con la collaborazione di M. DE BONA e S. MISCELLANEO, Archivi delle IPAB a cura di S. MISCELLANEO, Belluno, Provincia di Belluno Editore, 2003, 183-184
L. CADORIN, Taibon: storia per immagini di un piccolo paese agordino tra grandi montagne, comunità di agricoltori e malgari, Belluno, Nuovi Sentieri, 1990

Editing and review:
Pavan Laura, 2014/02/21, integrazione successiva


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