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Comune di San Pietro Vernotico

Seat: San Pietro Vernotico (Brindisi)
Date of live: 1806 -

Headings:
Comune di San Pietro Vernotico, San Pietro Vernotico (Brindisi), 1806 -, SIUSA

Other names:
Terra di San Pietro Vernotico, XVIII sec.
Casale di San Pietro Vernotico, fine XII sec. - fine XVII sec.
Comune di San Pier Vernotico, 1811-1815
Comune di San Pietro Vernotico, 1811-

L'origine del casale di San Pietro Vernotico risalirebbe al periodo compreso tra la fine dell'VIII e i primi decenni del sec. IX, per opera dei monaci basiliani stanziatisi nell'estremo sud del Salento perché incalzati dalla massiccia invasione longobarda del sec. VI.
La fine delle persecuzioni seguite all'emanazione delle leggi iconoclaste avrebbe creato le condizioni favorevoli per il definitivo insediamento dei monaci nel territorio e per la fondazione di un nucleo consistente di grancie, ossia di stanziamenti dalla struttura molto simile a quella attribuita a San Pietro Vernotico nei più antichi riferimenti documentali.
In un privilegio redatto nel 1195 dall'imperatrice Costanza [conservato presso l'Archivio di Stato di Napoli, Cappellania Maggiore, Processi di R. Patronato, XVIII, 10, e pubblicato in G. GUERRIERI, I conti normanni di Lecce nel secolo XII, Napoli, stab. tip. Pierro e Veraldi, 1900, pp. 23-24], la terminologia adottata ("Ecclesiae Beati Petri, quae cognominatur de Vernotico, cum ipso casale ad se pertinente"), oltre a testimoniare indirettamente la preesistenza del luogo di culto rispetto all'insediamento abitativo circostante, poneva per la prima volta l'accento sulla specificazione "de Vernotico" che potrebbe ricollegarsi ai concetti di "pabula vernatica", riferito ai pascoli primaverili o invernali tipici del territorio, e di "ius vernoticae", inteso come diritto di pascolo del feudatario nei terreni dei sudditi; l'aggettivazione di natura topografica troverebbe una suggestiva eco nell'appellativo di "San Pietro della Macchia" adottato fino a qualche decennio fa dalla terminologia popolare. Il privilegio redatto dall'imperatrice Costanza ratificava una donazione già statuita da Accardo nel 1133 in un documento di cui si hanno solo riscontri indiretti, ma che rappresenta l'atto originario della plurisecolare infeudazione di San Pietro Vernotico alla Mensa vescovile di Lecce, che avrebbe avuto termine solo con l'emanazione delle leggi eversive della feudalità. La mancanza di riscontri documentali non consente di fornire indicazioni precise sulla trasformazione giuridica del casale di San Pietro Vernotico in università. Certamente le prime fonti che documentano la struttura interna dell'università, ossia i protocolli notarili dal terzo decennio del XVII sec. [conservati presso l'Archivio di Stato di Brindisi, Archivi dei notai: San Pietro Vernotico, Protocolli, indici e repertori, 1629-1837, voll. 96], testimoniano un'evoluzione giuridica già avvenuta e consolidata: fulcro della vita cittadina era il general parlamento, l'assemblea dei capifamiglia alla quale spettava la scelta degli amministratori, mentre il governo dell'università era affidato a un sindaco e a due auditores coadiuvati da un numero variabile di eletti. Il general parlamento sampietrano aveva tuttavia un potere ridotto rispetto alle funzioni istituzionali di tale organismo, poiché si limitava a eleggere il sindaco e il primo auditore, mentre il secondo auditore era nominato direttamente dal primo cittadino. Inizialmente coincidente con la carica di sindaco, il mandato di "casserio" (cassiere) assunse, a partire dal 1652, piena autonomia giuridica; entrambi erano tenuti a un dettagliato rendiconto ai razionali sulla riscossione dei crediti e sul pagamento dei debiti dell'università, e a risponderne in proprio in caso di omissioni o inesattezze. La lunga e per molti versi proficua signoria della chiesa leccese terminò con l'emanazione della legge 6 agosto 1806 con la quale venne definitivamente abolita la feudalità e tutte le sue attribuzioni.
La dominazione francese, con la legge 8 agosto 1806 n. 132, introdusse rilevanti modifiche nell'assetto amministrativo del Regno di Napoli dividendo il territorio in tredici province, a loro volta ripartite in distretti all'interno dei quali furono collocate le università; la legge definì nel contempo le competenze istituzionali del nascente comune, termine introdotto nella normativa ancora in alternanza con la denominazione "università".
La qualifica di "comune" a San Pietro Vernotico fu attribuita a partire dal 1810, e stabilmente dal 1812: presso l'archivio storico comunale i primi "volumi" (il termine è utilizzato nei registri per indicare le singole annualità) dei registri dei nati e dei registri dei matrimoni conservano ancora l'intestazione "università di San Pietro Vernotico" [Archivio storico comunale di San Pietro Vernotico, Archivio dello Stato civile, registro dei nati n. 1 (1809-1811) e registri dei matrimoni n. 1 (1809-1810) e 2 (1811-1812)]. L'amministrazione del comune di San Pietro Vernotico fu affidata a un sindaco titolare del potere esecutivo, a un "primo eletto" responsabile della polizia amministrativa, a un "secondo eletto" che assisteva il sindaco nelle sue funzioni e lo sostituiva in caso di assenza o di impedimento, e al decurionato, organo in cui risiedeva la rappresentanza comunale e che era incaricato della nomina del sindaco, degli eletti, del cancelliere archiviario, del cassiere e di ogni altro agente o impiegato municipale.
Con decreto 4 maggio 1811 n. 922, emesso da Gioacchino Napoleone per definire la nuova circoscrizione delle province del Regno, il comune di San Pietro Vernotico rientrò nel circondario di Campi, distretto di Mesagne, nell'ambito dell'antica provincia di Terra d'Otranto; il successivo decreto del Regno delle due Sicilie 1 maggio 1816 n. 360 incluse il comune, che contava 1766 abitanti, nel distretto di Lecce. L'operato degli organi amministrativi del Comune di San Pietro Vernotico fu sottoposto allo stretto controllo dell'intendente della provincia di Terra d'Otranto sotto gli ordini del ministro dell'Interno; con poteri più circoscritti, l'attività di vigilanza era esercitata anche dal sottointendente del distretto di Mesagne dal 1806 al 1816, poi distretto di Lecce dal 1816 al 1865. Con la legge comunale e provinciale 20 marzo 1865 n. 2248 all. A il Regno d'Italia fu ripartito in province, circondari (già distretti), mandamenti (già circondari) e comuni, e il distretto di Lecce divenne circondario; presso ogni comune furono inoltre istituiti, quali organi rappresentativi e deliberativi sostitutivi del decurionato, un Consiglio comunale e una Giunta municipale che affiancarono il sindaco nell'amministrazione cittadina. La nomina dei consiglieri comunali avveniva tramite il sistema elettivo, e la maggior parte degli aventi diritto al voto poteva allo stesso tempo concorrere a tale carica, mentre gli assessori erano eletti in seno al Consiglio comunale. Il sindaco era scelto tra i consiglieri e la sua nomina avveniva per decreto reale; dopo l'approvazione del regio decreto 4 maggio 1898 n. 164, la sua elezione fu demandata al Consiglio comunale. La vigilanza sull'operato degli organi del Comune di San Pietro Vernotico fu demandata al sottoprefetto del circondario di Lecce sotto la direzione del prefetto della provincia di Terra d'Otranto, a sua volta dipendente dal ministro dell'Interno.
In seguito all'adozione dell'ordinamento comunale fascista disposta, per i comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, con legge 4 febbraio 1926 n. 237, estesa poi a tutti i comuni con legge 3 settembre 1926 n. 1910, il Comune di San Pietro Vernotico fu amministrato da un podestà di nomina regia al quale furono assegnate le competenze fino ad allora esercitate dal Consiglio, dalla Giunta e dal sindaco.
Con il decreto legislativo 2 gennaio 1927 n. 1 ("Riordinamento delle circoscrizioni provinciali") furono soppresse tutte le circoscrizioni circondariali e l'intero territorio del Regno fu ripartito in 92 circoscrizioni provinciali; in particolare, il decreto istituì la provincia di Brindisi alla quale fu aggregato il comune di San Pietro Vernotico distaccato dal circondario di Lecce, oltre ai comuni annessi al circondario di Brindisi. Con il crollo del fascismo e l'emanazione del regio decreto legge 4 aprile 1944 n. 111, presso il Comune di San Pietro Vernotico furono ripristinati gli organi del sindaco e della Giunta riservandone la nomina al prefetto della provincia di Brindisi; ai sensi del decreto legislativo luogotenenziale 7 gennaio 1946 n. 1 si insediò anche il Consiglio comunale e fu ripristinato il sistema elettivo e di nomina dei tre organi vigente prima del 1926.
Nel 1991 la popolazione residente nel comune di San Pietro Vernotico ammontava a 15469 abitanti (censimento 1991).


Legal position:
pubblico

Type of creator:
ente pubblico territoriale

Creators:
Orfanotrofio femminile Cataldo Fiore di San Pietro Vernotico, collegato, 1923 - 1988
Azienda agraria Ninetto Melli di San Pietro Vernotico, collegato, 1941 - 1997
Consorzio veterinario fra i comuni di San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e Torchiarolo, collegato, 1957 -

Historical and administrative context:
Regno di Napoli, 1806 - 1815

Connected institutional profiles:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815

Generated archives:
Comune di San Pietro Vernotico (fondo)
Stato civile del Comune di San Pietro Vernotico (fondo)


Sources:
ARCHIVIO DI STATO DI BRINDISI, Archivi dei notai: San Pietro Vernotico, Protocolli, indici e repertori, 1629-1651; 1728-1837, voll. 184, bb. 7

Bibliography:
M. PASTORE, "Scritture delle università e feudi (poi comuni) in Terra d'Otranto", estratto da "Archivio Storico Pugliese", a. XXIV (1971), fasc. III-IV, Bari, Tipografia del Sud, pp. 241-311.
G. GUERRIERI, "I conti normanni di Lecce nel secolo 12.", Napoli, stab. tip. Pierro e Veraldi, 1900.
C. A. MARANGIO, "Amministratori e partiti politici in San Pietro Vernotico dal 1943 al 1985", Cellino San Marco, Stella Edizioni, 1990.
F. ASSANTE, 'Città e campagne nella Puglia del secolo XIX', in 'Quaderni Internazionali di Storia Economica e Sociale', Genève, Librairie Droz, 1975., 342
A. BRIZIO COLELLA, "S. Pietro Vernotico: breve monografia", Lecce, Tip. Martano, 1958.
L. GIUSTINIANI, "Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli" [Napoli, Vincenzo Manfredi, poi Stamperia di Giovanni de Bonis, 1797-1816], rist. anast. Bologna, Forni, 1969-1971, 13 voll.

Editing and review:
Lucchi Laura Annalisa - direzione lavori Eugenia Vantaggiato, 2005/01/28, rielaborazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2015/09/10, supervisione della scheda


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