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Comune di Monteprandone

Sede: Monteprandone (Ascoli Piceno)
Date di esistenza: 1337 - , L’estremo remoto è quello della documentazione d’archivio.

Intestazioni:
Comune di Monteprandone, Monteprandone (Ascoli Piceno), 1337 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità di Monteprandone, 1337 - 1860

Il documento più antico che si conosce, riguardante Monteprandone e il suo castello, risale al 1039. Si tratta di un atto notarile dal quale si evince come un certo Longino “viros germanos” insieme a un tale Guido Massaro, fecero dono del castello e della Chiesa di San Nicolò di Bari all’Abbazia di Santa Maria di Farfa in Sabina; questa lo tenne fino al 1292 quando spontaneamente la Comunità, per motivi di sicurezza, decise di passare sotto la protezione di Ascoli. La sottomissione fu riconfermata nel 1312, con un atto che prevedeva tra le clausole l'obbligo per Monteprandone di avere un Podestà o Rettore, scelto dal castello fra 3 cittadini ascolani proposti dalla città. Il legame con Ascoli si fece ancora più saldo grazie a papa Giovanni XXII che con la bolla del 13 maggio 1323 concesse in feudo perpetuo ad Ascoli "per la fedeltà e i servizi resi e in ritorsione alla ribelle Fermo" il tratto di territorio tra il fiume Tronto e il torrente Ragnola, garantendogli quello sbocco a mare strategico per gli ascolani e annettendo alla giurisdizione di Monteprandone quel Montecretaccio sotto il quale si sarebbe dovuto costruire un porto, l’odierna Porto d'Ascoli. Tra il XIV e il XV secolo vennero annessi a Monteprandone altri tre colli: Montetinello, Monterone e Monticelli, arrivando così ai cinque colli che sono oggi rappresentati nello stemma comunale. Il rapporto di dipendenza da Ascoli fu più volte rinnovato e dalla seconda metà del XVI secolo Monteprandone fece parte stabilmente dello Stato ascolano, come uno dei 6 castelli di primo grado. La vita della Comunità fu regolata, nel 1537, dagli statuti redatti sulla base di quelli medievali andati perduti. Il governo del castello poggiava sulla presenza di diverse magistrature, come il Podestà, prescelto come sopra ed in carica per sei mesi, con compiti di amministrazione della giustizia; i due Consigli, generale e di credenza, formato da tutti i capifamiglia l'uno e da venti membri l'altro, competenti per tutte le questioni più importanti e con facoltà deliberativa; i Signori di Governo, eletti bimestralmente in seno al Consiglio generale e rappresentanti il potere esecutivo; i Quaranta a favore della giustizia, incaricati di coadiuvare il Podestà; i Camerlenghi, addetti all'amministrazione finanziaria del castello in numero di due ed altri ufficiali quali i Sindaci, i Sensali, i Revisori dei conti, i Viarii e numerosi altri, tutti preposti al buon andamento della vita nella Comunità e nel suo territorio. Tale assetto si mantenne fino al 1797, quando Monteprandone fu riconosciuto comune autonomo dal nuovo governo francese ed incluso nel Dipartimento del Tronto fino al 1815. Dopo la Restaurazione pontificia, Monteprandone fu invece inserito nella Delegazione di Ascoli, Distretto di Montalto, come comune unito ad Offida, luogo di residenza di un Governatore.
Con l'Unità d'Italia, entrò a far parte della Provincia di Ascoli Piceno; furono inoltre confermati a Monteprandone i confini fino al mare, compreso il territorio di Porto d’Ascoli. Nel 1935 per decreto di Vittorio Emanuele III, su richiesta dei cittadini di quest’ultima frazione, il territorio di Porto d’Ascoli fu distaccato da quello di Monteprandone ed aggregato al territorio di San Benedetto del Tronto. Successivamente ha seguito le vicende istituzionali e amministrative di tutti i comuni italiani. A Monteprandone nacque il beato Giacomo della Marca (1391-1476), noto teologo e predicatore, celebre nella storia civile e religiosa del XIV secolo.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale (1860 - )
preunitario (1337 - 1860)

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Monteprandone (fondo)
Stato civile del Comune di Monteprandone (fondo)


Bibliografia:
M. MAURO, I castelli dello Stato di Ascoli in: Castelli, rocche, torri civiche, cinte fortificate delle Marche, Roma 1998
S. LOGGI, Monteprandone, Porto d'Ascoli: storia di un territorio, Monteprandone, Lineagrafica, 1993
A. ALESSANDRINI, Gli Statuti di Monteprandone (1537), Teramo, Edigrafitel, 1976
G. CASELLI, Memorie storiche di Monteprandone, Montalto Marche 1938
G. STRAFFORELLO, La patria. Geografia dell'Italia. Provincie di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro e Urbino, Torino, Utet, 1898
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO, Annuario della Provincia d’Ascoli: 1865, Ascoli Piceno, Tipografia di Giuseppe Valenti, 1865

Redazione e revisione:
Di Marco Marco, 2019/11/20, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2020/02/11, revisione


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