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Comune di Montevecchio

Sede: Montevecchio (Pesaro e Urbino)
Date di esistenza: sec. XIII - 1869

Intestazioni:
Comune di Montevecchio, Montevecchio (Pesaro e Urbino), sec. XIII - 1869, SIUSA

Montevecchio, piccolo insediamento oggi compreso nel territorio di Pergola (provincia di Pesaro e Urbino), ha legato la propria storia all'antica famiglia dei conti di Montevecchio, che da esso derivarono il nome del casato. Ermanno II dei Gabrielli di Gubbio, nel XIV secolo, ottenne in feudo il castello: il figlio Pietro fu il primo che assunse il titolo "de monte Vetulo" e la sua discendenza, nel corso del tempo, si affermò politicamente ed economicamente, anche ampliando le dimensioni del feudo, tanto da venire associata alla nobiltà della città di Fano. I membri della famiglia ebbero importanti cariche ecclesiastiche e militari, esercitando lo jus feudale e ricevendo l'investitura di signori di Monteporzio, Castelvecchio e di altri diversi insediamenti contigui. Dopo la parentesi legata alla presenza di Francesco Sforza nelle Marche, i Montevecchio mantennero il possesso feudale, pur giurando fedeltà alla Chiesa. Nel 1465 i diritti enfiteutici vennero loro confermati contro il pagamento di un cospicuo canone annuo e il 4 gennaio 1474 Sisto IV innalzò un ramo della famiglia al rango di vicari di Montevecchio, conti di Mirabello e feudatari di San Lorenzo in Campo. In seguito il potere dei signori di Montevecchio andò progressivamente scemando e le terre vennero loro in buona parte sottratte: l'abbazia di S. Lorenzo in Campo fu data in vitalizio ai Della Rovere, così come avvenne con il Collegio germanico (che aveva rilevato i beni avellaniti presso Monterado e zone circostanti). Infine, realizzatasi la devoluzione del ducato di Urbino alla Santa Sede (1631) e deceduto nel 1647 il conte Ippolito, anche la comunità di Montevechio passò sotto il dominio della Chiesa, compresa nella Legazione di Urbino e Pesaro. Con l'avvento del Regno napoleonico fu comune del cantone di Fossombrone, distretto di Pesaro, nel dipartimento del Metauro. Ma la distrettuazione definitiva del dipartimento del Metauro (1811) riunì in un unico comune parecchie località vicine, di modo che nessuna di esse avesse una popolazione inferiore ai 1.000 abitanti. Montevecchio fu pertanto unito a Fratte. All'atto della Restaurazione, tornò comune indipendente, sotto il governatorato di San Lorenzo in Campo, nella Legazione di Urbino e Pesaro. A seguito del motuproprio di Leone XII del 1827, passò sotto il governatorato di Pergola. Con l'unità d'Italia entrò a far parte della provincia di Pesaro e Urbino, nel mandamento di Pergola. Con regio decreto 27 maggio 1869 n.5124 il comune di Montevecchio venne soppresso ed unito a Pergola, con decorrenza dal 1 agosto 1869.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Comune di Pergola, collegato

Profili istituzionali collegati:
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870

Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Montevecchio (fondo)
Stato civile del Comune di Montevecchio (fondo)


Bibliografia:
A. POLVERARI, "Senigallia nella storia", 3, Senigallia, 1985


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