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Comune di Appiano Gentile

Seat: Appiano Gentile (Como)
Date of live: sec. XIV -

Headings:
Comune di Appiano Gentile, Appiano Gentile (Como), sec. XIV -, SIUSA

Other names:
Comune di Appiano

La comunità di Appiano risulta già citata come entità amministrativa autonoma, secondo alcuni autori, in documenti del secolo XIII. Negli "Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346" Appiano risulta incluso nella pieve omonima e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della "strata da Bolà" come "el borgho de Apiano". Nei registri dell'estimo del ducato di Milano del 1552 e dei successivi aggiornamenti sino al XVIII secolo, Appiano risulta ancora compreso nella pieve omonima dove ancora lo si ritrova nel 1644. Con istrumento rogato l'8 agosto 1650 il comune venne concesso in feudo ad Alfonso Del Rio Noriega e successivamente, dopo alcuni trapassi, nel 1739 giunse nella mani del conte Carlo Litta. Nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751, Appiano era sempre inserito nel ducato di Milano, sempre nella pieve omonima, ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Cantirere, Filata, Casino, Giovanico, Ronco, "Casa del Lupo", Guzzafame, "Monte Caronello", Casino (altro), "Monte Rosso", Cassina, Gessaghe, Grafignana, Pedroso, Fajola, Casino (altro), Castigliona, "Beniate di sotto", "Beniate di sopra", "Vicino a Beniate", Morosi, "Monte Ravano" e Malpensata. Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, sempre infeudato al conte al conte Carlo Litta al quale la comunità non versava alcun tipo di contribuzione, contava in tutto 1122 anime. Disponeva di un consiglio generale al quale partecipavano gli estimati oltre ai quattro sindaci reggenti, due civili e due rurali, che venivano eletti ogni anno e che potevano essere riconfermati. I sindaci rurali erano ricompensati con l'esenzione fiscale della loro persona. Il comune si avvaleva di un cancelliere che percepiva un salario e che, se residente nel territorio, godeva di esenzione fiscale. Suo compito, tra l'altro, era la cura delle scritture che venivano conservate in una apposita cassa nella casa di uno dei sindaci civili. Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore che veniva eletto per pubblico incanto di norma per tre anni. Il comune era sottoposto alla giurisdizione di un podestà feudale, che si avvaleva di un luogotenente al quale versava un salario annuo in occasione del riparto pubblico dei carichi. Il console, che era incaricato delle denunce, prestava giuramento alla banca criminale del Vicariato del Seprio di Gallarate. Sempre inserito nella pieve di Appiano, il comune compare nell'"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 ancora appartenente al ducato di Milano.
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano, pubblicato dopo la "Riforma al governo e amministrazione delle comunità dello stato di Milano", il comune di Appiano venne inserito tra le comunità della pieve omonima, nel territorio del ducato di Milano. Nel 1771 il comune contava 1.359 abitanti. Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province, il comune di Appiano, sempre collocato nella sua pieve, venne inserito nella Provincia di Gallarate. In forza del nuovo compartimento territoriale per l'anno 1791, la pieve di Appiano, di cui faceva parte il comune di Appiano, venne inclusa nel XXXI distretto censuario della provincia di Milano.
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell'8 luglio 1797, con legge del 26 marzo 1798 il comune di Appiano venne inserito nel Dipartimento del Verbano, Distretto di Appiano. Con successiva legge del 26 settembre 1798 il comune venne trasportato nel Dipartimento dell'Olona, Distretto XX di Appiano. Nel gennaio del 1799 contava 1400 abitanti. Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il comune di Appiano, inserito nel Distretto secondo di Varese, venne a far parte del ricostituito Dipartimento del Lario. Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d'Italia, Appiano venne in un primo tempo inserito nel Distretto XXXI ex milanese di Appiano, classificato comune di III classe, e successivamente collocato nel Distretto I di Como, Cantone VI di Appiano. Il comune di Appiano nel 1805 contava 1580 abitanti. Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe, vide Appiano allargare i propri confini territoriali con l'aggregazione dei comuni di Lurate Abbate ed uniti, Oltrona e San Bartolomeo ed uniti. Inserito nel Distretto I di Como, Cantone VI di Appiano, dopo l'unione il comune contava 2791 abitanti. Tale aggregazione venne confermata con la successiva compartimentazione del 1812.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Appiano venne inserito nel distretto XXIII di Appiano. Il comune di Appiano, dotato di convocato, fu confermato nel distretto XXIII di Appiano in forza del successivo compartimento delle province lombarde. Col compartimento territoriale della Lombardia, il comune di Appiano venne inserito nel distretto V di Appiano. La popolazione era costituita da 2438 abitanti.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Appiano Gentile con 2.556 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento XIII di Appiano, circondario I di Como, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 2.630 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 al comune di Appiano Gentile venne aggregato il soppresso comune di San Bartolomeo al Bosco. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.834 (Censimento 1871); abitanti 3.752 (Censimento 1881); abitanti 3.386 (Censimento 1901); abitanti 3.501 (Censimento 1911); abitanti 3.548 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Sino al 1926 il comune mantenne la denominazione di Appiano e successivamente a tale data il comune assunse la denominazione di Appiano Gentile. Nel 1927 al comune di Appiano Gentile vennero aggregati i soppressi comuni di Bulgarograsso e Veniano, poi ricostituiti nel 1950. Popolazione residente nel comune: abitanti 5.719 (Censimento 1931); abitanti 5.787 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Appiano Gentile veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 4.018 (Censimento 1951); abitanti 4.201 (Censimento 1961); abitanti 5.088 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Appiano Gentile aveva una superficie di ettari 1.291.


Legal position:
pubblico

Type of creator:
ente pubblico territoriale

Connected institutional profiles:
Comune, 1859 -

Generated archives:
Comune di Appiano Gentile (complesso di fondi / superfondo)
Stato civile del Comune di Appiano Gentile (fondo)


Editing and review:
Doneda Cristina, 2005/05/05, revisione


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