Date di esistenza: sec. XIV - 1959
Intestazioni:
Comune di Castello Cabiaglio, Castello Cabiaglio (Varese), sec. XIV - 1959, SIUSA
Cabiaglio, località della pieve di Cuvio citata come "Cabiallio" negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano, era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Bollate. Nel 1450, con istrumento in data 16 maggio del notaio Giacomo Perego, il territorio della Valcuvia venne concesso in feudo dal duca Francesco I Sforza al suo consigliere Pietro Cotta. Il feudo passò nel 1727 al conte Giulio Visconti Borromeo, con diritto del venditore, il giureconsulto Pietro Cotta, all'esazione dei diritti feudali, cioè del censo dell'imbottato, vita natural durante. Nei registri dell'estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Cabiaglio risultava tra le comunità censite nella medesima pieve. Nei 45 quesiti del 1751 la località risultava infeudata al conte Giulio Visconti Borromeo Arese, cui pagava per l'imbottato 54 lire e 9 soldi all'anno. Non vigeva l'uso del giuramento alla banca criminale da parte del console, mentre l'amministrazione della giustizia spettava al giudice del capo di pieve. Fino alla fine del 1750 l'amministrazione comunale era retta dal sindaco. Dall'inizio del 1751, in virtù della facoltà concessa dal magistrato ordinario, vennero eletti dalla comunità sei reggenti per un biennio, trascorso il quale sarebbero stati eletti altri tre reggenti, che avrebbero affiancato tre dei precedenti, che avrebbero avuto la funzione di "illuminare nel ruolo" i nuovi incaricati. Tra le funzioni di questa magistratura vi erano l'amministrazione e la conservazione del patrimonio e la vigilanza sui riparti, che dovevano però essere letti in pubblica vicinanza. A Cabiaglio risiedeva il cancelliere, cui veniva raccomandata la cura delle pubbliche scritture, che provvedeva a conservare, e percepiva di stipendio 29 lire annue. La comunità non disponeva di procuratore né agente a Milano. Le anime esistenti erano 278, mentre le collettabili si riducevano a 239.
Nel compartimento territoriale del 1757 Cabiaglio risultava compreso nella pieve di Valcuvia. Il comune entrò nel 1786 a far parte della provincia di Gallarate, con le altre località della pieve di Valcuvia, a seguito del compartimento territoriale della Lombardia austriaca, che divise il territorio lombardo in otto province. Nel 1787 Varese sostituì Gallarate alla guida della provincia, ma venne subito inglobata nella provincia di Milano, pur rimanendo sede dell'intendenza politica. Nel 1791, soppresse le intendenze politiche, la Valcuvia fu inserita nel distretto censuario XXXVIII della provincia di Milano.
A seguito della legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano il comune di Cabiaglio venne inserito nel distretto di Cuvio. Soppresso il dipartimento del Verbano, con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d'Olona, Alto Po, Serio e Mincio, Cabiaglio entrò a far parte del distretto XV di Laveno del dipartimento dell'Olona. Nel compartimento territoriale del 1801 il comune fu collocato nel distretto II di Varese del dipartimento del Lario. Nel 1805, un nuovo compartimento territoriale inserì Cabiaglio nel cantone V di Cuvio del distretto II, Varese, del dipartimento del Lario. Il comune, di III classe, aveva 368 abitanti. Il progetto per la concentrazione dei comuni del dipartimento del Lario prevedeva l'inclusione del comune denominativo di Cabiaglio, con i comuni aggregati di Cabiaglio e Brinzio, nel cantone III di Cuvio del distretto II di Varese; dopo la soppressione del cantone di Cuvio, decisa nel biennio seguente, Cabiaglio venne unito al comune di Cuvio, nel cantone II di Gavirate del distretto II di Varese; con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario, Cabiaglio era tra gli aggregati del comune di Cuvio, sempre nel cantone II di Gavirate del distretto II di Varese.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Cabiaglio fu inserito nel distretto XVIII di Cuvio. Cabiaglio, comune con convocato, fu confermato nel distretto XVIII di Cuvio in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Cabiaglio, comune con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 460 abitanti, fu inserito nel distretto XXI di Luvino.
A seguito della legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano il comune di Cabiaglio venne inserito nel distretto di Cuvio. Soppresso il dipartimento del Verbano, con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d'Olona, Alto Po, Serio e Mincio, Cabiaglio entrò a far parte del distretto XV di Laveno del dipartimento dell'Olona. Nel compartimento territoriale del 1801 il comune fu collocato nel distretto II di Varese del dipartimento del Lario. Nel 1805, un nuovo compartimento territoriale inserì Cabiaglio nel cantone V di Cuvio del distretto II, Varese, del dipartimento del Lario. Il comune, di III classe, aveva 368 abitanti. Il progetto per la concentrazione dei comuni del dipartimento del Lario prevedeva l'inclusione del comune denominativo di Cabiaglio, con i comuni aggregati di Cabiaglio e Brinzio, nel cantone III di Cuvio del distretto II di Varese; dopo la soppressione del cantone di Cuvio, decisa nel biennio seguente, Cabiaglio venne unito al comune di Cuvio, nel cantone II di Gavirate del distretto II di Varese; con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario, Cabiaglio era tra gli aggregati del comune di Cuvio, sempre nel cantone II di Gavirate del distretto II di Varese.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Cabiaglio fu inserito nel distretto XVIII di Cuvio. Cabiaglio, comune con convocato, fu confermato nel distretto XVIII di Cuvio in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Cabiaglio, comune con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 460 abitanti, fu inserito nel distretto XXI di Luvino.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -