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Comune di Solferino

Sede: Solferino (Mantova)
Date di esistenza: sec. XIV -

Intestazioni:
Comune di Solferino, Solferino (Mantova), sec. XIV -, SIUSA

Già appartenente al distretto bresciano, come testimonia l'estimo visconteo del 1385, che lo poneva nella "quadra de Monteclaro et de Castro Zuffredo", dopo le alterne fortune dei Visconti, dei Malatesta, della Repubblica di Venezia e dei Gonzaga, Solferino entrò a far parte definitivamente del dominio mantovano nel 1404, se si eccettua una breve parentesi tra il 1440 e il 1441. Tra il 1444 e il 1466 Solferino figurava fra i territori assegnati ad Alessandro Gonzaga in seguito alla divisione dello stato gonzaghesco, regolato nel civile e nel criminale secondo gli statuti alessandrini, emanati a metà del XV secolo e in vigore fino alle riforme teresiane. Reintegrato nel dominio mantovano, nel 1478 Solferino venne assegnato alla linea cadetta dei Gonzaga che avrebbero dato origine al marchesato di Castel Goffredo e al principato di Castiglione delle Stiviere, divenendo a sua volta sede di feudo autonomo tra il 1559 e il 1667. In seguito, aggregato al principato di Castiglione delle Stiviere, Solferino veniva riunito al mantovano nel 1773, e nel 1782 era inserito nella giurisdizione della pretura di Castiglione delle Stiviere, in seguito al compartimento territoriale delle preture dello stato di Mantova. Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento, nel 1775 lo "stato totale delle anime" della comunità di Solferino contava 1.204 anime, di cui 428 "collettabili". Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunità possedeva una casa, dove si radunava il consiglio, e alcuni altri fabbricati, a beneficio dei funzionari o dei servizi comunitativi. Aveva ancora un "mulino di una sola mola di pochissima rendita", alcuni boschi, diversi monti destinati al pascolo "a comodo di tutti li abitanti", alcune piante di gelso in diversi luoghi e alcune "tavole di terra" nel territorio di Cavriana, "dotate di alcune piante di salici, come la gorga del mulino di biolche 30 in circa". Da un lettera del comissario plenipotenziario imperiale in Italia del 1735, confermati in seguito dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento del 1775, gli organi di autogoverno della comunità di Solferino erano il consiglio generale, composto dal trenta membri, il consiglio ordinario, formato da tre sindaci, sei consoli e nove consiglieri. Il consiglio generale, a cui presenziava il gevernatore di Solferino, si convocava per deliberare cose rilevanti o straordinarie, esaminava alla fine di ogni anno il conto delle entrate e delle uscite della comunità. Negli anni ottanta del seicento la vicinia era stata proibita, sostituita "con un consiglio ristretto", controllato dal signore. I tre sindaci eletti dal consiglio, rappresentavano la comunità di Solferino, provvedendo "per le cose istantanee" e riferendo in seguito al consiglio. Essi avevano la custodia dell'archivio comunitativo, "le chiavi del quale restano presso li sindaci". Altri funzionari della comunità erano i "cavaglieri" dei viveri, i deputati alla sanità, i deputati alle strade, quattro stimatori, il cancelliere con il compito di "assistere a consigli", l'esattore o massaro. Questi, creato "al minor prezzo che dalla subasta vien levato", aveva il compito di riscuotere tutte le imposte della comunità, non potendosi valere "della giustizia, senza l'assenso del consiglio". Egli tenuto ad "esigere tutte le pene per i danni della campagna". Aveva il compito di "tenere registro di tutti li incanti", esigendo il prezzo concordato. Doveva inoltre pagare "tutti li salariati e altre spese che occorrevano alla giornata per la comunità e queste con l'ordine o in voce od in iscritto delli sindaci". Ogni anno infine aveva l'obbligo di "render conto al consiglio di tutto l'esatto o pagato, nonchè di tutti li residui". Fra gli ufficiali a cui veniva riconosciuto un onorario dalla comunità figuravano anche un giudice, un ministeriale, il predicatore della quaresima, il medico, l'organista, il campanaro, il becchino.
In base al compartimento territoriale dello stato mantovano del 1784, il comune di Solferino veniva inserito nel distretto V di Castiglione delle Stiviere. Nel 1786 in seguito alla distrettuazione della provincia di Mantova la stessa compagine territoriale risultava compresa nella delegazione V del distretto di Castiglione delle Stiviere, mentre nel 1791 faceva parte del distretto V di Castiglione delle Stiviere per effeto del piano di sistemazione dell'amministrazione pubblica della città e provincia di Mantova.
In conseguenza della ripartizione del 1 marzo 1798, il comune di Solferino era inserito nel distretto dei Bassi Colli, contrassegnato col numero 8, del dipartimento del Benaco ed era compreso nella municipalità del distretto. Nell'autunno dello stesso anno, con la divisione del 26 settembre 1798, Solferino era aggregato al distretto VII di Castiglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, sede della municipalità del distretto. Nel 1801, in conseguenza della dipartimentazione delle repubblica Cisalpina, Solferino si ritrovava nel distretto IV di Castiglione delle Stiviere del dipartimento del Mincio, ridenominato distretto II nel 1803 in seguito alla ridefinizione territoriale del dipartimento del Mincio e dopo il riparto distrettuale delle preture del 9 marzo 1804. Nel 1805 invece, in conseguenza della nuova distrettuazione del dipartimento del Mincio, si ritrovava inserito nel cantone I di Castiglione delle Stiviere del distretto III sempre di Castiglione delle Stiviere. Sul piano amministrativo, con la distinzione dei comuni in classi del 1802, nel 1805 al comune di Solferino veniva attribuita la classe III in base ai suoi 1.050 abitanti.
Con l'attivazione dei comuni in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, Solferino veniva inserito nel distretto V di Castiglione delle Stiviere della provincia di Mantova. In seguito alla ridistrettuazione della medesima provincia del 1853 il comune di Solferino, con la frazione di Barche risultava far parte del distretto IV di Castiglione delle Stiviere, con una popolazione di 1.052 abitanti, avente consiglio comunale, senza ufficio proprio. Con il nuovo ordinamento comunale e provinciale del 1859, il comune di Solferino, con una popolazione di 1.074 abitanti, era attribuito al mandamento I di Castiglione delle Stiviere del circondario V di Castiglione delle Stiviere della provincia di Brescia, sino al 1868, quando, con la ricostituzione della provincia di Mantova, veniva inserito nel distretto VIII di Castiglione delle Stiviere del circondario unico di Mantova, con una popolazione di 1.047 abitanti
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Solferino con 1.074 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento V di Castiglione, circondario I di Castiglione, provincia di Brescia. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.050 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. In seguito all'unione della provincia di Mantova, già appartenente all'Austria, al Regno d'Italia, in base al compartimento territoriale stabilito nel 1868, il comune di Solferino con 1.047 abitanti, fu incluso nel distretto VIII di Castiglione delle Stiviere, circondario di Mantova, provincia di Mantova. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.160 (Censimento 1871); abitanti 1.282 (Censimento 1881); abitanti 1.350 (Censimento 1901); abitanti 1.604 (Censimento 1911); abitanti 1.961 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario unico di Mantova della provincia di Mantova. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.209 (Censimento 1931); abitanti 1.917 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Solferino veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.029 (Censimento 1951); abitanti 1.798 (Censimento 1961); abitanti 1.805 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Solferino aveva una superficie di ettari 1.307.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

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