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Comune di Tradate

Sede: Tradate (Varese)
Date di esistenza: sec. XIII - 1928

Intestazioni:
Comune di Tradate, Tradate (Varese), sec. XIII - 1928, SIUSA

Nel 1256, in un atto di vendita, vengono citati i consoli dei vicini e quello dei nobili di Tradate. La località di Tradate venne citata nella forma "El locho de Tradà per li nobili e vicini" negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano e faceva parte della pieve di Castelseprio. Era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Bollate. Nei registri dell'estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Tradate risultava ancora compreso nella medesima pieve. Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Tradate, che allora contava circa 1450 abitanti, non aveva feudatario essendosi redento dal feudo. La competenza giurisdizionale spettava al giudice regio di Varese, Massimiliano Pusterla, e il giuramento veniva prestato da parte del console alla banca criminale dello stesso ufficio. Il comune non aveva consiglio generale né particolare. Le decisioni venivano prese nel congresso degli estimati, cui potevano partecipare anche altre persone interessate. Il corpo degli estimati eleggeva un deputato civile; mentre il popolo, convocato col suono della campana nella pubblica piazza, eleggeva per "balotazione" due sindaci, che venivano rinnovati ogni due anni. I sindaci non potevano assumere decisioni senza il consenso del deputato civile, che curava gli interessi del comune e l'equità delle ripartizioni tributarie. Il comune aveva un cancelliere residente nel territorio, che si occupava delle scritture pubbliche e conservava l'archivio nella sua abitazione. Il cancelliere percepiva 200 lire annue, oltre a sei lire per la carta e l'inchiostro. Il comune non disponeva di procuratori né di agenti a Milano.
Nella compartimentazione teresiana del 1757 Tradate faceva parte della pieve di Castelseprio. Il comune di Tradate entrò nel 1786 a far parte della provincia di Gallarate, con le altre località della pieve di Castelseprio, a seguito del compartimento territoriale della Lombardia austriaca, che divise il territorio lombardo in otto province. Nel 1791 i comuni della pieve di Castelseprio facevano parte del distretto XXXII della provincia di Milano.
Per effetto della legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Verbano il comune di Tradate divenne capoluogo dell'omonimo distretto, contrassegnato con il numero 18. Soppresso il dipartimento del Verbano, con la successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d'Olona, Alto Po, Serio e Mincio, Tradate rimase a capo del proprio distretto, che divenne il XIX del dipartimento dell'Olona. Con il compartimento territoriale del 1801 il comune fu collocato nel distretto II di Varese del dipartimento del Lario. Nel 1805 Tradate fu messo a capo del cantone II di Tradate del distretto II di Varese del dipartimento del Lario. Il comune, di III classe, aveva 1588 abitanti. A seguito dell'aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario, in accordo con il piano previsto già nel 1807 e parzialmente rivisto nel biennio successivo, il comune denominativo di Tradate, comprendente i comuni concentrati di Tradate e Lonate Ceppino, era comune capoluogo, con 2156 abitanti complessivi, del cantone VII del distretto I di Como, e come tale fu confermato, comune di III classe, con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, Tradate fu inserito nel distretto XXII come comune capoluogo. Tradate, comune con consiglio, fu confermato capoluogo del distretto XXII in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Tradate, comune con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 2482 abitanti, fu posto a capo del distretto XVIII.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Tradate con 2.579 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento VIII di Tradate, circondario II di Varese, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 2.654 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.491 (Censimento 1871); abitanti 2.807 (Censimento 1881); abitanti 3.242 (Censimento 1901); abitanti 4.323 (Censimento 1911); abitanti 5.056 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Varese della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1927 il comune venne aggregato alla provincia di Varese. Nel 1928 il comune di Tradate venne aggregato al comune di Abbiateguazzone.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

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