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Comune di Nava

Sede: Colle Brianza (Lecco)
Date di esistenza: sec. XIV - 1927

Intestazioni:
Comune di Nava, Colle Brianza (Lecco), sec. XIV - 1927, SIUSA

Comune del Monte di Brianza, appartenne alla pieve di Missaglia. Nel 1162 l'imperatore Federico I concesse all'abate di Civate un diploma che confermava i possessi dell'abbazia, anche quelli acquisiti per feudo e per contratto con privati, e interdiceva a tutti ogni ingerenza e potestà sulle cose e uomini dell'abbazia: tra i beni e le località era elencata Nava (da intendersi non come l'intero villaggio, ma come più o meno vasti poderi nel territorio della località). Negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano era compreso, nella pieve di Missaglia, come "el locho da Nava". Nel 1411, con la conferma delle immunità ed esenzioni ai ghibellini "Montis Brianzie partium nostrarum Martexane superioris" concesse già da Bernabò Visconti, e nell'atto di giuramento prestato il 10 luglio 1412 al duca di Milano Filippo Maria Visconti, venivano nominati "omnia communia Montisbriantie contrate Martesane", tra cui Nava. Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Nava risulta elencata tra le comunità della pieve di Missaglia. In un prospetto comprendente tutte "le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale", risalente al 1572, era compresa anche Nava. Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunità di Nava, compresa nella pieve di Missaglia - parte del feudo di Missaglia con Brianza, Cassina Fumagalli, Piecastello, Sarizza, Sarizzetta, Bestetto, Cagliano, Tegnone, Giovenzana, Campsirago, Veglio - era infeudata al conte Paolo Sormani al quale nulla contribuiva. Non vi risiedeva iusdicente nè regio nè feudale; lo iusdicente feudale era Matteo Bonacina, abitante a Bulciago, al quale non dava salario; di consueto la giustizia restava amministrata dal vicario della Martesana, presso la cui banca criminale prestava il console il suo annuale giuramento, pagando all'attuario soldi 18.3. Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunità, che aveva allora 384 abitanti, non aveva consiglio nè generale nè particolare, ma tre reggenti, eletti dalla comunità a suono di campana in pubblica piazza, con un sindaco, ai quali era raccomandata l'amministrazione e conservazione del patrimonio pubblico e la vigilanza sopra la giustizia dei pubblici riparti; aveva un cancelliere con il salario annuo di lire 15 e l'esenzione "della sua bocca", che aveva la cura delle pubbliche scritture, non esistendo archivio; l'esattore si eleggeva in pubblica piazza all'incanto, secondo gli ordini magistrali. Con la compartimentazione territoriale che seguì la riforma del governo dello stato di Milano del dicembre 1755, preceduta da una politica di aggregazione dei comuni delineata già nel 1753, a Nava fu aggregato Cassina Fumagalla.
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano, il comune di Nava con Brianza, Piè Castello, Sarizza, Sarizzetta e Cassina Fumagalla apparteneva alla pieve di Missaglia, compresa nel ducato di Milano. Nel 1771 il totale degli abitanti di Nava, conteggiati in base alla giurisdizione parrocchiale, era di 828 unità. In base al compartimento territoriale della Lombardia austriaca, il comune di Nava con Brianza, Piè Castello, Sarizza, Sarizzetta e Cassina Fumagalla, nella pieve di Missaglia, era inserito nella provincia di Milano. Nel 1791 Nava risultava inserita nella porzione della pieve di Missaglia che costituiva, unitamente alla pieve di Brivio, il distretto IX di Brivio della provincia di Milano.
Il comune di Nava con Brianza, Piè Castello, Sarizza e Sarizzetta, Cassina Fumagalla, in forza della ripartizione del dipartimento della Montagna, fu compreso nel distretto V dei Laghi con capoluogo Oggiono. In base alla divisione del dipartimento del Serio, il comune di Nava e uniti fu inserito nel distretto II dell'Adda, ossia di Brivio. Nell'assetto definitivo della repubblica cisalpina, determinato nel maggio del 1801, Nava e uniti era uno dei comuni che costituivano il distretto IV di Lecco del dipartimento del Lario. Nel nuovo piano di distrettuazione provvisoria del dipartimento del Lario, in esecuzione del decreto 14 novembre 1802, il comune di Nava venne ricollocato nel IX distretto ex milanese con capoluogo Santa Maria Hoè, nel quale fu confermato, come comune di III classe con 495 abitanti, nel 1803. Con l'organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d'Italia, il comune di Nava con Brianza, Piè Castello, Sarizza e Sarizzetta, e Cassina Fumagalla venne ad appartenere al cantone VI di Santa Maria Hoè del distretto IV di Lecco: comune di III classe, contava 891 abitanti. A seguito dell'aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario, il comune denominativo di Nava, con una popolazione di 1.554 abitanti complessivi e comprendente i comuni aggregati di Brianzola e uniti, Cagliana e uniti, Nava e uniti, Tegnone e uniti, era inserito nel cantone V di Merate del distretto IV di Lecco, nel quale fu confermato con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Nava con Brianza, Piè Castello, Sarizza e Cassina Fumagalla fu inserito nel distretto XXIV di Brivio. Nava con Brianza, Piè Castello, Sarizza e Cassina Fumagalla, comune con convocato, fu confermato nel distretto XXIV di Brivio in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Nava con le frazioni Brianza, Piè Castello, Sarizza e Cassina Fumagalli, comune con convocato generale e con una popolazione di 589 abitanti, fu inserito nel distretto XII di Brivio.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Nava con 591 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Brivio, circondario III di Lecco, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 637 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia. Popolazione residente nel comune: abitanti 604 (Censimento 1871); abitanti 635 (Censimento 1881); abitanti 624 (Censimento 1901); abitanti 683 (Censimento 1911); abitanti 683 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Lecco della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1927 il comune di Nava venne aggregato al nuovo comune di Colle Brianza.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

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