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Comune di San Piero a Sieve

Seat: San Piero a Sieve (Firenze)
Date of live: - sec. XIV

Headings:
Comune di San Piero a Sieve, San Piero a Sieve (Firenze), sec. XIV -, SIUSA

Other names:
Lega di Tagliaferro, sec. XIV
Comunità di San Piero a Sieve, sec. XIV - 1774, sec. XIV - 1774; 1814 - 1865
Mairie di San Piero a Sieve, Mairie di San Piero a Sieve

La lega di Tagliaferro, o di San Piero a Sieve, nacque in concomitanza con le altre leghe del contado fiorentino, alla fine del secolo XIII o agli inizi del successivo ed era formata da venti popoli, riuniti nei pivieri di San Piero a Sieve, Macioli e Vaglia. La sua trasformazione in podesteria avvenne nel 1408, ma la sua vita autonoma fu di breve durata perché nel 1417 fu unita alla podesteria di Fiesole, il cui podestà era però tenuto ad inviare a San Piero a Sieve uno dei notai della sua corte, Nel 1424 il banco di San Piero a Sieve passò alle dipendenze della podesteria di Borgo San Lorenzo, e successivamente, al tempo del principato, fu sottomesso alla giurisdizione anche civile del vicariato del Mugello che già esercitava quella penale fin dal 1415. La podesteria di San Piero a Sieve continuò però fino all'epoca delle riforme leopoldine, allo stesso modo di quanto avvenuto a Scarperia, ad avere propri organi collegiali e propri uffici come entità amministrativa corrispondente al Comune.
Nel 1774 il territorio della Lega di Tagliaferro, comprendente San Piero a Sieve e i plebati di Vaglia, di S. Cresci a Maciole e di Sesto, fu organizzato nella nuova comunità di San Piero a Sieve, compresa nella circoscrizione della cancelleria di Scarperia, da cui dipendeva fino dalla sua istituzione (1570). Il governo della nuova Comunità di San Piero a Sieve, eletto per sorteggio fra i possidenti locali, era costituito dal Magistrato composto da un gonfaloniere e da alcuni priori ed in carica per un anno. Il Magistrato, affiancato da un consigliere per ciascun popolo della comunità, andava a formare il Consiglio Generale. Il vecchio sistema fiscale venne riformato e razionalizzato: tutte le imposizioni vennero abolite ed al loro posto venne istituita la "tassa di redenzione". Si trattava di un'unica tassa annuale fissa assegnata a ciascuna da versarsi in tre rate alla Cassa della Camera delle Comunità. Se non fosse riuscita a pagare la tassa di redenzione, la comunità era autorizzata a distribuire un'imposta sui possidenti, chiamata "dazio". Di tutte le questioni finanziarie si occupava un camarlingo o depositario, estratto dalle borse approntate per il magistrato ed in carica da uno ad un massimo di tre anni consecutivi. Un altro importante ufficio, da porsi all'incanto, era quello di "provveditore di strade e fabbriche" di durata triennale. La Comunità venne soppressa nel 1808 con l'annessione della Toscana all'Impero francese.
Nel 1808, durante il periodo francese, la Comunità di San Piero a Sieve fu trasformata in mairie, ma ne fu scorporato il territorio dell'ex piviere di Vaglia, che andò a costituire una mairie autonoma. La mairie di San Piero a Sieve dipese fino al 1814 dalla prefettura del dipartimento dell'Arno, con sede a Firenze. Il maire, coadiuvato da due "aggiunti", impersonava un potere governativo dai caratteri marcatamente accentrati ed autoritari, svolgendo un ampio ventaglio di funzioni politiche, finanziarie ed amministrative che andavano dal controllo delle entrate comunali all'iniziativa dei lavori pubblici, dalle registrazioni dello stato civile alle operazioni di arruolamento comunale. ad esso era sottoposto un Consiglio comunale, che si riuniva una volta all'anno, il 15 maggio, per un periodo non superiore ai quindici giorni, soprattutto per discutere il rendiconto finanziario.
Con la Restaurazione fu ricostituita la Comunità di San Piero a Sieve, ma mantenendo la separazione da quella di Vaglia che era stata introdotta dai francesi. Venne aggregata alla cancelleria di Scarperia, alle cui dipendenze rimase anche dopo le riforme del 1849.
Gli uffici restaurati trassero comunque esperienza dalla passata amministrazione, sia riguardo all'accentramento del governo comunitativo, che in materia di previsione finanziaria. All'interno del Magistrato si verificò infatti un forte rafforzamento del potere del Gonfaloniere, nominato da sovrano all'interno di una rosa di nomi scrutinati, su consiglio del Soprintendente della Camera di Sovrintendenza Comunitativa, e in carica per tre anni. Al Gonfaloniere vennero attribuite funzioni di controllo su di un ampio ventaglio di affari comunitativi, che andavano dall'amministrazione del fisco, dall'ordine pubblico all'assetto del territorio. Al Magistrato spettavano l'elezione del camarlingo, in carica per tre anni, e l'approvazione del bilancio di previsione. Il Consiglio, in carica per un anno, si riuniva di regola una sola volta, nel mese di settembre, assieme al Magistrato per eleggere i deputati incaricati della ripartizione della tassa di famiglia e gli impiegati della comunità e per deliberare sull'eventuale apertura di nuove strade. La Comunità venne definitivamente soppressa in seguito all'applicazione della legge comunale e provinciale
Con la Legge "per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia" del 22 marzo 1865 n. 2248, insieme al relativo regolamento di attuazione dell'8 giugno dello stesso anno, venne stabilita per la prima volta la struttura organizzativa dei nuovi comuni. Il territorio nazionale fu diviso in province, circondari, mandamenti e comuni. Questi ultimi andarono a sostituire le amministrazioni comunitative preunitarie con un Consiglio Comunale elettivo, che sostituiva il Consiglio generale della Comunità, e una Giunta Municipale presieduta dal sindaco, nominato dal re fra i consiglieri in carica.


Legal position:
pubblico

Type of creator:
preunitario
ente pubblico territoriale

Connected institutional profiles:
Comunità (Granducato di Toscana), 1774 - 1808
Mairie (Impero francese), 1805 - 1814
Comunità (Granducato di Toscana), 1814 - 1865
Comune, 1859 -

Generated archives:
Comune di San Piero a Sieve (fondo)
Stato civile del Comune di San Piero a Sieve (fondo)


Editing and review:
Gelli Simona, 2005/07/25, prima redazione


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