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Comune di Ferentillo

Sede: Ferentillo (Terni)
Date di esistenza: sec. XIV -

Intestazioni:
Comune di Ferentillo, Ferentillo (Terni), 1860 -, SIUSA
Comunità di Ferentillo, Ferentillo (Terni), sec. XIV - 1860, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità di Ferentillo, sec. XIV - 1860

Le origini di Ferentillo risalgono al secolo VIII e la sua storia è legata a quella dell'Abbazia di San Pietro in Valle, sorta per volere del duca longobardo Faroaldo II, che rinunciò al Ducato e, da monaco, si ritirò in tale luogo fino alla morte.
Il feudo abbaziale tentò di rendersi indipendente sia dal Ducato di Spoleto sia dal Capitolo lateranense, cui era passato nel secolo XIV in seguito al comportamento corrotto dei monaci.
Nel 1400 Spoleto acquistò la giurisdizione civile dell'Abbazia e anche dei castelli vicini.
Ferentillo divenne un piccolo stato nel 1484, grazie a papa Innocenzo VIII Cybo, che ne nominò primo signore suo nipote Franceschetto Cybo. Questi sposò Maddalena de' Medici e nel 1515 il figlio, Lorenzo Cybo, prese in moglie Ricciarda Malaspina, unendo così Ferentillo al Principato di Massa Carrara e Piombino.
Grazie al mecenatismo di questa illustre famiglia, Ferentillo acquistò importanza non solo dal punto di vista culturale ma anche socio-politico.
Nel 1563 il principe Alberico Cybo Malaspina firmò gli statuti, garantendo l'indipendenza del territorio da ogni interferenza sia ecclesiastica che spoletina: un principato libero e sovrano che ebbe autonomia fino nel 1730, quando Alderano Cybo lo vendette a Nicolò Benedetti e ai Montecchio di Fano. Nel 1799 Ferentillo fu occupata dagli Insorgenti e liberata, in seguito, dalle truppe regolari spoletine.
Durante il periodo napoleonico entrò a far parte del Dipartimento del Trasimeno, Circondario del Trasimeno.
Nel 1847 papa Pio IX consegnò Ferentillo alla famiglia francese Montholon, conferendogli il titolo di "principi di Umbriano e di Precetto".

Al momento dell'Unità d'Italia, nel 1860, Ferentillo divenne comune ed ebbe un sindaco, dapprima di nomina regia, poi eletto da parte del consiglio comunale. Con il regime fascista fu abolito il sistema elettivo e, dal 1926, venne istituito un podestà di nomina regia che assommava in sé le funzioni esercitate dagli organi amministrativi di origine elettiva e quelle del sindaco in qualità di ufficiale di governo.
Caduto il regime fascista, il r.d. 4 aprile 1944 n. 111, ripristinò il sindaco e la giunta municipale, attribuendo al prefetto il compito di provvedere temporaneamente alla nomina del sindaco e degli assessori, in attesa di poter indire le elezioni per la ricostituzione delle amministrazioni locali.
Con il decreto legislativo luogotenenziale del 7 gennaio 1946 n. 1, come in tutti i comuni italiani, venne ricostituita l'amministrazione su base elettiva.

(tratto dall'inventario del 2003, a cura di Rosanna Piccinini e Laura Pennoni)


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale (1860 - )
preunitario (sec. XIV - 1860)

Profili istituzionali collegati:
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comune, 1859 -
Ufficio di Stato civile (Umbria), 1860 - 1865

Per saperne di più:
Comune di Ferentillo - Si tratta del sito istituzionale del Comune, contenente anche una presentazione storica e paesaggistica.

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Ferentillo (fondo)
Stato civile del Comune di Ferentillo (fondo)


Bibliografia:
P. BIANCIARDI, M. G. NICO OTTAVIANI, Il territorio di Spoleto e la sua normativa statutaria (secoli XIII-XVI), in Gli statuti comunali umbri. Atti del convegno di studi svoltosi in occasione del VII° centenario della promulgazione dello statuto comunale di Spoleto (1296-1996), Spoleto 8-9 novembre 1996, a cura di E. MENESTO', Spoleto, Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, 1997, pp. 307-335, 323, 335

Redazione e revisione:
Lonzini Silvia, 2006/03/24, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2013/10/21, revisione


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