Seat: Genova
Date of live: sec. XV - 1874
Headings:
Ospedale di Pammatone, Genova, sec. XV - 1874, SIUSA
Fin dal XV secolo l'ospedale di Pammatone, la maggiore istituzione assistenziale genovese, si fece carico, tra le varie sue incombenze, anche dell'accoglienza degli esposti. Nell'ospedale essi erano trattenuti per qualche tempo, venendo quindi messi a balia nelle campagne del Genovesato dove restavano fino all'età di dodici anni, corrispondendo un piccolo sussidio a coloro che li allevavano. Raggiunta questa età, le bambine erano nutrite ed alloggiate dall'ospedale vita natural durante a cura dell'amministrazione, che le impiegava a servizio dei malati o le collocava come domestiche, pagando una dote a quelle che si sposavano. I maschi erano invece lasciati come garzoni presso i contadini che li avevano tenuti a balia o erano posti come apprendisti presso artigiani ed altri lavoranti. L'attività, cui un sovrintendeva uno dei dodici Protettori con il titolo di Deputato agli esposti, assorbiva buona parte delle risorse economiche dell'istituto per il gran numero di neonati che annualmente erano abbandonati. Essa divenne sempre più onerosa nel corso del XIX secolo ma anche dopo che nel 1850 il governo sabaudo decise di affidare la cura degli esposti anche alle amministrazioni provinciali, l'ospedale continuò a farsene carico, non intendendo rinunciare alle considerevoli rendite legate nel tempo da numerosi benefattori a tale scopo. Così che fu solo nel 1869 che a Genova venne deciso di sollevare l'ospedale da questa incombenza, affidandola al costituendo Ospizio per l'Infanzia abbandonata di Genova che, peraltro, poté cominciare a funzionare solo nel 1874.
Legal position:
pubblico
Type of creator:
ente di assistenza e beneficenza
Creators:
Ospizio per l'infanzia abbandonata di Genova, successore, sec. XV - 1874
Generated archives:
Antica amministrazione dipendente dall'Ospedale di Pammatone (1852-1874) (fondo)
Istituto per la protezione e l'assistenza all'infanzia - IPPAI (complesso di fondi / superfondo)
Editing and review:
Frassinelli Antonella, 2008/05/20, prima redazione